martedì 29 marzo 2011

Se ne parla all'estero: non vogliono essere come l'Italia !

L'iniziativa è stata lanciata per sensibilizzare la popolazione sul pagamento del canone Campagna tedesca per i media liberi: «Non finire come l'Italia di Berlusconi»
Il presidente del Consiglio utilizzato come testimonial in negativo per una campagna delle emittenti pubbliche La campagna tedesca sulla libertà di informazione che usa Berlusconi come testimonial in negativo

MILANO - Senza media indipendenti si rischia di fare la fine dell'Italia. E' ciò che afferma una nuova campagna pubblicitaria ideata dall'agenzia Serviceplan e lanciata dalle emittenti pubbliche tedesche ARD e ZDF che prende di mira il Belpaese e le emittenti controllate da Silvio Berlusconi. Lo spot, lanciato in occasione delle elezioni negli stati del Baden-Würtenberg e della Renania Palatinato e promosso su diversi quotidiani nazionali, presenta in primo piano una foto del nostro Primo ministro che appare sorridente e felice. Sull'immagine campeggia lo slogan: «Una democrazia è forte quando ha media liberi». ANTITESI DELLA DEMOCRAZIA - Della vicenda si è parlato anche in Spagna, dalle colonne del quotidiano El Mundo. L'Italia di Berlusconi è segnalata dal giornale di Madrid come l'antitesi della libertà e dell'indipendenza dei media. Secondo lo spot la Germania, se non avesse media indipendenti e neutri, finanziati attraverso le tasse, potrebbe rischiare di diventare un paese semilibero: «La Germania ha un panorama televisivo tra i più ricchi e variegati al mondo - si legge sul cartellone pubblicitario -. Siamo noi tutti che lo rendiamo possibile grazie al canone che paghiamo». Inoltre come si legge sul sito www.wuv.de, rivista che si occupa di media e pubblicità, una democrazia funziona «non solo quando ci sono elezioni libere, ma anche quando i media non sono sottomessi al potere politico». CAMPAGNA PRECEDENTE - Nei mesi scorsi le stesse emittenti televisive tedesche avevano già lanciato un altro spot per difendere la democrazia e la libertà dei mezzi d'informazione. Sul cartellone pubblicitario compariva un'immagine dei violenti scontri tra giovani nordafricani e forze dell'ordine. Sulla foto compariva la domanda: «Quanto è importante votare per te?». La réclame, come rivelano i siti web tedeschi, poneva l'accento sul fatto che ci son popoli, non molto lontani dai confini europei, che ancora oggi sono oppressi, ma che sono pronti a lottare e a morire pur di conquistare il diritto di voto. Francesco Tortora - 25 marzo 2011(ultima modifica: 26 marzo 2011) tratta da:http://www.corriere.it/esteri/11_marzo_25/campagna-tedesca-media-liberi-berlusconi-esempio-negativo_50aa6908-5705-11e0-847d-b307f7e234b2.shtml

In Italia INVECE:
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Stop ai programmi di informazione durante la campagna elettorale

RAI: BLITZ MAGGIORANZA, RISCHIO STOP TALK SHOW PER VOTO I talk show finiscono nel mirino della maggioranza in vista delle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio prossimi. Un emendamento al regolamento in discussione in Commissione di Vigilanza Rai presentato da Pdl, Lega e Responsabili prevede di estendere i principi della disciplina delle tribune politiche ai programmi di informazione: una norma che, secondo l'opposizione, portera' alla sospensione dei talk show. I conduttori sono gia' sul piede di guerra. Contro l'ipotesi si schiera Bersani mentre Di Pietro parla di ''proposta da Minculpop''. Fonte: comunicato ANSA -->
Attori recitano elogi al governo durante programmi televisivi, fingendosi terremotati aquilani

La falsa terremotata di Forum: «Chiedo scusa a tutti gli aquilani» in trasmissioni gli elogi al governo, PROTESTANO I CITTADINI DEL CAPOLUOGO ABRUZZESE ... «NESSUNO MI HA COSTRETTO» - Così ora, in un'intervista audio al Centro, quotidiano abruzzese chiede scusa a «tutti gli aquilani e a tutti gli abruzzesi» per la parte che confessa era recitata ma - dice - «nessuno mi ha pagato o costretto a dire queste frasi, mi sono uscite così a me, ingenuamente». Per un rimborso spese, un gettone da 300 euro. Dal canto suo la conduttrice Dalla Chiesa ha respinto ogni critica al mittente: «Ho fatto puntate interi sugli aiuti, ho persino mandato i peluche ai bambini. Vergogna a me? No, io non l'accetto». E in una nota Mediaset la difende a spada tratta: «Nessuno può mettere in dubbio la professionalità e la buona fede di Rita Dalla Chiesa. Lo scontro politico, per quanto aspro, non può arrivare a spargere veleni su una conduttrice e un programma che ogni giorno, in diretta, danno spazio alle ragioni, alle amarezze e alle speranze della gente comune». E «arrivare a ipotizzare che le affermazioni spontanee della signora abruzzese siano frutto di un piano architettato a tavolino è un chiaro attacco strumentale che Mediaset respinge». Tratto da: http://www.corriere.it/cronache/11_marzo_28/forum-scuse-falsa-terremotata_30c24bee-5979-11e0-bc5a-84b93b4dfe5d.shtml

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Il servizio della Tv Svizzera sui Campi Flegrei

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