Suggerisco di leggere l'articolo pubblicato da Nando dalla Chiesa sul suo blog a proposito delle relazioni tra la sua attività professionale nella casa editrice Melampo, e la Festa Nazionale del PD di Firenze. Brevemente.., ben quattro dei suoi libri sono stati giudicati non meritevoli di essere presentati e discussi durante la festa.
Ecco i titoli:
“Come diventare gay in cinque settimane”, di Claudia Mauri,
“Inferno Bolzaneto", di Mario Portanova,
“Il Finanziere di Dio. Il caso Roveraro”, di Franco Stefanoni,
“I boss di Chinatown”, di Giampiero Rossi e Simone Spina.
Ecco le conclusioni di Nando dalla Chiesa:
Fatto sta che alla festa nazionale del Pd ... non si può discutere di gay, di Bolzaneto, di affari e misteri d’Italia. Scusate, e allora dove se ne discute? Ma questa è un’abdicazione a pieno titolo della politica. Di una politica che non vuole tra i piedi nulla di sgradevole, nulla di aspro, nulla di compromettente. Anche quando non le si chiede di “dare una linea” (capirei l’imbarazzo), ma di discuterne almeno. Mi si spiega allora che esiste a fare un partito progressista?
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