mercoledì 30 marzo 2011
Il mantra dei bufali
Leggende nucleari, tutta la verità sul fabbisogno energetico nazionale Dalle centrali atomiche francesi l'Italia importa solo l'uno per cento dell'elettricità totale che consuma “Che senso ha continuare a snobbare il nucleare? Alla fine lo importiamo dalla Francia, tanto vale portarcelo in casa”. Lo sentiamo ripetere come un mantra ogni volta che si tocca la questione dell’atomo. Ma è veramente così? E se lo è, quanto pesa effettivamente l’energia atomica francese sul totale del nostro fabbisogno energetico? Per capirlo basta armarsi di pazienza e fare due calcoli. Partiamo dal “fabbisogno nazionale lordo” e cioè dalla richiesta totale di energia elettrica in Italia. Nel 2009, secondo i dati pubblicati da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, è stato pari a circa 317.602 Gwh (Gigawatt/ora all’anno). Di questi, circa 278.880 Gwh (87,81%) sono stati prodotti internamente, in buona parte da centrali termoelettriche (77,4% delle produzione nazionale) che funzionano principalmente a gas (65,1% del totale termoelettrico), carbone (17,6%) e derivati petroliferi (7,1%): combustibili fossili, in larga parte importati. Il gas, che è la fonte più rilevante nel mix energetico italiano, arriva per il 90% dall’estero, soprattutto da Algeria (34,44% del totale importato), Russia (29,85%) e Libia (12,49%). La parte di fabbisogno non coperta dalla produzione nazionale viene importata, tramite elettrodotti, dai paesi confinanti. In tutto, nel 2009, sempre secondo i dati di Terna, abbiamo acquistato dall’estero circa 44.000 Gwh di energia, al netto dei 2.100 circa che abbiamo esportato. 10.701 Gwh ce li ha ceduti la Francia, 24.473 la Svizzera e 6.712 la Slovenia. Tre paesi ai nostri confini che producono elettricità anche con centrali nucleari. In base ai dati pubblicati dalla Iaea (Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica), la Francia produce il 75,17% dell’elettricità con il nucleare, la Svizzera il 39,50% e la Slovenia circa il 38%. In termini di Gwh questo significa che importiamo circa 8.000 Gwh di energia elettrica prodotta dalle centrali nucleari francesi, 9.700 Gwh dalle centrali svizzere e 2.550 Gwh dall’unica centrale slovena. Quanto pesa quindi il nucleare estero sul fabbisogno italiano? Il conto è presto fatto. Basta dividere i Gwh nucleari importati mettendo a denominatore il fabbisogno nazionale lordo. Si scopre così che solo il 2,5% del fabbisogno nazionale è coperto dal nucleare francese, il 3,05% dal nucleare svizzero e lo 0,8% da quello sloveno. In realtà, se si considera il mix medio energetico nazionale calcolato dal Gestore servizi energetici (GSE) in collaborazione con Terna, la percentuale di energia nucleare effettivamente utilizzata in Italia è pari ad appena l’1,5% del totale. Se si scompone il dato, si scopre che il nucleare francese pesa per circa lo 0,6% sul mix energetico nazionale. Ma c’è un’altro dato da considerare. Consultando i dati pubblicati da Terna si scopre infatti che l’Italia dal punto di vista energetico è tecnicamente autosufficiente. Le nostre centrali (termoelettriche, idroelettriche, solari, eoliche, geotermiche) sono in grado di sviluppare una potenza totale di 101,45 GW, contro una richiesta massima storica di circa 56,8 GW (picco dell’estate 2007). Perché allora importiamo energia dall’estero? Perché conviene. Soprattutto di notte, quando l’elettricità prodotta dalle centrali nucleari, che strutturalmente non riescono a modulare la potenza prodotta, costa molto meno, perché l’offerta (che più o meno rimane costante) supera la domanda (che di notte scende). E quindi in Italia le centrali meno efficienti vengono spente di notte proprio perché diventa più conveniente comprare elettricità dall’estero. “E se dovesse succedere un incidente in una delle centrali dei paesi confinanti?”. Beh, non ci sarebbe da rallegrarsi, ma ancora una volta i dati possono esserci (un po’) di conforto. Le tre centrali nucleari più vicine all’Italia sono in Francia a Creys-Malville (regione dell’Isère), in Svizzera a Mühleberg (vicino a Berna) e in Slovenia a Krško, verso il confine con la Croazia. Creys-Malville è a circa 100 Km in linea d’aria dalla Valle d’Aosta, a 250 Km da Torino e a 350 Km da Milano. Mühleberg dista circa 100 Km dal confine piemontese e 220 Km da Milano. Krško è a 140 Km da Trieste. Ammesso che si possa usare come riferimento il disastro di Černobyl‘, in caso di incidente sembra che la più alta esposizione alle radiazioni si verifichi nel raggio di 30-35 chilometri dal reattore. Quindi nelle nostre valli alpine e nelle grandi città del nord si possono dormire ancora sonni abbastanza tranquilli rispetto all’eventualità che si costruisca un reattore dentro i confini nazionali.
martedì 29 marzo 2011
Se ne parla all'estero: non vogliono essere come l'Italia !
L'iniziativa è stata lanciata per sensibilizzare la popolazione sul pagamento del canone Campagna tedesca per i media liberi: «Non finire come l'Italia di Berlusconi»
Il presidente del Consiglio utilizzato come testimonial in negativo per una campagna delle emittenti pubbliche La campagna tedesca sulla libertà di informazione che usa Berlusconi come testimonial in negativo
MILANO - Senza media indipendenti si rischia di fare la fine dell'Italia. E' ciò che afferma una nuova campagna pubblicitaria ideata dall'agenzia Serviceplan e lanciata dalle emittenti pubbliche tedesche ARD e ZDF che prende di mira il Belpaese e le emittenti controllate da Silvio Berlusconi. Lo spot, lanciato in occasione delle elezioni negli stati del Baden-Würtenberg e della Renania Palatinato e promosso su diversi quotidiani nazionali, presenta in primo piano una foto del nostro Primo ministro che appare sorridente e felice. Sull'immagine campeggia lo slogan: «Una democrazia è forte quando ha media liberi». ANTITESI DELLA DEMOCRAZIA - Della vicenda si è parlato anche in Spagna, dalle colonne del quotidiano El Mundo. L'Italia di Berlusconi è segnalata dal giornale di Madrid come l'antitesi della libertà e dell'indipendenza dei media. Secondo lo spot la Germania, se non avesse media indipendenti e neutri, finanziati attraverso le tasse, potrebbe rischiare di diventare un paese semilibero: «La Germania ha un panorama televisivo tra i più ricchi e variegati al mondo - si legge sul cartellone pubblicitario -. Siamo noi tutti che lo rendiamo possibile grazie al canone che paghiamo». Inoltre come si legge sul sito www.wuv.de, rivista che si occupa di media e pubblicità, una democrazia funziona «non solo quando ci sono elezioni libere, ma anche quando i media non sono sottomessi al potere politico». CAMPAGNA PRECEDENTE - Nei mesi scorsi le stesse emittenti televisive tedesche avevano già lanciato un altro spot per difendere la democrazia e la libertà dei mezzi d'informazione. Sul cartellone pubblicitario compariva un'immagine dei violenti scontri tra giovani nordafricani e forze dell'ordine. Sulla foto compariva la domanda: «Quanto è importante votare per te?». La réclame, come rivelano i siti web tedeschi, poneva l'accento sul fatto che ci son popoli, non molto lontani dai confini europei, che ancora oggi sono oppressi, ma che sono pronti a lottare e a morire pur di conquistare il diritto di voto. Francesco Tortora - 25 marzo 2011(ultima modifica: 26 marzo 2011) tratta da:http://www.corriere.it/esteri/11_marzo_25/campagna-tedesca-media-liberi-berlusconi-esempio-negativo_50aa6908-5705-11e0-847d-b307f7e234b2.shtml
In Italia INVECE:
-->
Stop ai programmi di informazione durante la campagna elettorale
RAI: BLITZ MAGGIORANZA, RISCHIO STOP TALK SHOW PER VOTO I talk show finiscono nel mirino della maggioranza in vista delle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio prossimi. Un emendamento al regolamento in discussione in Commissione di Vigilanza Rai presentato da Pdl, Lega e Responsabili prevede di estendere i principi della disciplina delle tribune politiche ai programmi di informazione: una norma che, secondo l'opposizione, portera' alla sospensione dei talk show. I conduttori sono gia' sul piede di guerra. Contro l'ipotesi si schiera Bersani mentre Di Pietro parla di ''proposta da Minculpop''. Fonte: comunicato ANSA -->
Attori recitano elogi al governo durante programmi televisivi, fingendosi terremotati aquilani
La falsa terremotata di Forum: «Chiedo scusa a tutti gli aquilani» in trasmissioni gli elogi al governo, PROTESTANO I CITTADINI DEL CAPOLUOGO ABRUZZESE ... «NESSUNO MI HA COSTRETTO» - Così ora, in un'intervista audio al Centro, quotidiano abruzzese chiede scusa a «tutti gli aquilani e a tutti gli abruzzesi» per la parte che confessa era recitata ma - dice - «nessuno mi ha pagato o costretto a dire queste frasi, mi sono uscite così a me, ingenuamente». Per un rimborso spese, un gettone da 300 euro. Dal canto suo la conduttrice Dalla Chiesa ha respinto ogni critica al mittente: «Ho fatto puntate interi sugli aiuti, ho persino mandato i peluche ai bambini. Vergogna a me? No, io non l'accetto». E in una nota Mediaset la difende a spada tratta: «Nessuno può mettere in dubbio la professionalità e la buona fede di Rita Dalla Chiesa. Lo scontro politico, per quanto aspro, non può arrivare a spargere veleni su una conduttrice e un programma che ogni giorno, in diretta, danno spazio alle ragioni, alle amarezze e alle speranze della gente comune». E «arrivare a ipotizzare che le affermazioni spontanee della signora abruzzese siano frutto di un piano architettato a tavolino è un chiaro attacco strumentale che Mediaset respinge». Tratto da: http://www.corriere.it/cronache/11_marzo_28/forum-scuse-falsa-terremotata_30c24bee-5979-11e0-bc5a-84b93b4dfe5d.shtml
Il presidente del Consiglio utilizzato come testimonial in negativo per una campagna delle emittenti pubbliche La campagna tedesca sulla libertà di informazione che usa Berlusconi come testimonial in negativo
MILANO - Senza media indipendenti si rischia di fare la fine dell'Italia. E' ciò che afferma una nuova campagna pubblicitaria ideata dall'agenzia Serviceplan e lanciata dalle emittenti pubbliche tedesche ARD e ZDF che prende di mira il Belpaese e le emittenti controllate da Silvio Berlusconi. Lo spot, lanciato in occasione delle elezioni negli stati del Baden-Würtenberg e della Renania Palatinato e promosso su diversi quotidiani nazionali, presenta in primo piano una foto del nostro Primo ministro che appare sorridente e felice. Sull'immagine campeggia lo slogan: «Una democrazia è forte quando ha media liberi». ANTITESI DELLA DEMOCRAZIA - Della vicenda si è parlato anche in Spagna, dalle colonne del quotidiano El Mundo. L'Italia di Berlusconi è segnalata dal giornale di Madrid come l'antitesi della libertà e dell'indipendenza dei media. Secondo lo spot la Germania, se non avesse media indipendenti e neutri, finanziati attraverso le tasse, potrebbe rischiare di diventare un paese semilibero: «La Germania ha un panorama televisivo tra i più ricchi e variegati al mondo - si legge sul cartellone pubblicitario -. Siamo noi tutti che lo rendiamo possibile grazie al canone che paghiamo». Inoltre come si legge sul sito www.wuv.de, rivista che si occupa di media e pubblicità, una democrazia funziona «non solo quando ci sono elezioni libere, ma anche quando i media non sono sottomessi al potere politico». CAMPAGNA PRECEDENTE - Nei mesi scorsi le stesse emittenti televisive tedesche avevano già lanciato un altro spot per difendere la democrazia e la libertà dei mezzi d'informazione. Sul cartellone pubblicitario compariva un'immagine dei violenti scontri tra giovani nordafricani e forze dell'ordine. Sulla foto compariva la domanda: «Quanto è importante votare per te?». La réclame, come rivelano i siti web tedeschi, poneva l'accento sul fatto che ci son popoli, non molto lontani dai confini europei, che ancora oggi sono oppressi, ma che sono pronti a lottare e a morire pur di conquistare il diritto di voto. Francesco Tortora - 25 marzo 2011(ultima modifica: 26 marzo 2011) tratta da:http://www.corriere.it/esteri/11_marzo_25/campagna-tedesca-media-liberi-berlusconi-esempio-negativo_50aa6908-5705-11e0-847d-b307f7e234b2.shtml
In Italia INVECE:
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Stop ai programmi di informazione durante la campagna elettorale
RAI: BLITZ MAGGIORANZA, RISCHIO STOP TALK SHOW PER VOTO I talk show finiscono nel mirino della maggioranza in vista delle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio prossimi. Un emendamento al regolamento in discussione in Commissione di Vigilanza Rai presentato da Pdl, Lega e Responsabili prevede di estendere i principi della disciplina delle tribune politiche ai programmi di informazione: una norma che, secondo l'opposizione, portera' alla sospensione dei talk show. I conduttori sono gia' sul piede di guerra. Contro l'ipotesi si schiera Bersani mentre Di Pietro parla di ''proposta da Minculpop''. Fonte: comunicato ANSA -->
Attori recitano elogi al governo durante programmi televisivi, fingendosi terremotati aquilani
La falsa terremotata di Forum: «Chiedo scusa a tutti gli aquilani» in trasmissioni gli elogi al governo, PROTESTANO I CITTADINI DEL CAPOLUOGO ABRUZZESE ... «NESSUNO MI HA COSTRETTO» - Così ora, in un'intervista audio al Centro, quotidiano abruzzese chiede scusa a «tutti gli aquilani e a tutti gli abruzzesi» per la parte che confessa era recitata ma - dice - «nessuno mi ha pagato o costretto a dire queste frasi, mi sono uscite così a me, ingenuamente». Per un rimborso spese, un gettone da 300 euro. Dal canto suo la conduttrice Dalla Chiesa ha respinto ogni critica al mittente: «Ho fatto puntate interi sugli aiuti, ho persino mandato i peluche ai bambini. Vergogna a me? No, io non l'accetto». E in una nota Mediaset la difende a spada tratta: «Nessuno può mettere in dubbio la professionalità e la buona fede di Rita Dalla Chiesa. Lo scontro politico, per quanto aspro, non può arrivare a spargere veleni su una conduttrice e un programma che ogni giorno, in diretta, danno spazio alle ragioni, alle amarezze e alle speranze della gente comune». E «arrivare a ipotizzare che le affermazioni spontanee della signora abruzzese siano frutto di un piano architettato a tavolino è un chiaro attacco strumentale che Mediaset respinge». Tratto da: http://www.corriere.it/cronache/11_marzo_28/forum-scuse-falsa-terremotata_30c24bee-5979-11e0-bc5a-84b93b4dfe5d.shtml
A futura memoria
Il nuovo Policlinico di Milano costerà 235 mln
Previsto un investimento da 235 mln di euro per ricostruire il nuovo Policlinico di Milano, che per l'80% dovrà essere sostenuto dalla fondazione ospedaliera stessa guidata dal Presidente, Giancarlo Cesana, e dal Direttore Generale, Luigi Macchi. Potrebbe essere utilizzato anche il patrimonio immobiliare da 1,5 mld ereditato dal Policlinico in 500 anni di lasciti e donazioni, il cui rendimento oggi è dello 0,7%, pari a 9 mln di euro. Il piano sarà varato con l'accordo dell'Assessorato alla Sanità.
Tratto da Corriere della Sera Milano Pag.1 - 26/03/2011
Previsto un investimento da 235 mln di euro per ricostruire il nuovo Policlinico di Milano, che per l'80% dovrà essere sostenuto dalla fondazione ospedaliera stessa guidata dal Presidente, Giancarlo Cesana, e dal Direttore Generale, Luigi Macchi. Potrebbe essere utilizzato anche il patrimonio immobiliare da 1,5 mld ereditato dal Policlinico in 500 anni di lasciti e donazioni, il cui rendimento oggi è dello 0,7%, pari a 9 mln di euro. Il piano sarà varato con l'accordo dell'Assessorato alla Sanità.
Tratto da Corriere della Sera Milano Pag.1 - 26/03/2011
lunedì 28 marzo 2011
Arriva il viceprefetto Francesca Iacontini
tratto da: http://www.mi-lorenteggio.com/news/11679
Pubblicata il 27/03/2011 alle 11:38:08 in Politica
Buccinasco. Nominato il Commissario Prefettizio
Dopochè 14 consiglieri comunali su 20 si sono dimessi. Negati i domiciliari a Cereda
(mi-lorenteggio.com) Buccinasco, 27 marzo 2011 - A seguito delle dimissioni di quattordici consiglieri comunali su venti, in seguito all'arresto del Sindaco, Loris Cereda, di un assessore e di un consigliere nell’ambito di un’inchiesta per corruzione, nella giornata di ieri, il prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi, ha proposto al Ministero dell’Interno lo scioglimento del consiglio comunale di Buccinasco, che avverrà con decreto del Presidente della Repubblica.
Nel frattempo, per assicurare la continuità amministrativa, ha disposto la sospensione del consiglio e ha nominato il viceprefetto Francesca Iacontini commissario. Suo compito sarà quello di garantire l’amministrazione provvisoria del Comune. Nel frattempo si sono conclusi gli interrogatori di garanzia degli arrestati indagati. A Cereda gli è stata negata la richiesta dei domiciliari. Mentre, solo l'intermediario, Umberto Pastori, li ha ottenuti.
Intanto le indagini proseguono per ricostruire tutta la vicenda.
V.A.
Pubblicata il 27/03/2011 alle 11:38:08 in Politica
Buccinasco. Nominato il Commissario Prefettizio
Dopochè 14 consiglieri comunali su 20 si sono dimessi. Negati i domiciliari a Cereda
(mi-lorenteggio.com) Buccinasco, 27 marzo 2011 - A seguito delle dimissioni di quattordici consiglieri comunali su venti, in seguito all'arresto del Sindaco, Loris Cereda, di un assessore e di un consigliere nell’ambito di un’inchiesta per corruzione, nella giornata di ieri, il prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi, ha proposto al Ministero dell’Interno lo scioglimento del consiglio comunale di Buccinasco, che avverrà con decreto del Presidente della Repubblica.
Nel frattempo, per assicurare la continuità amministrativa, ha disposto la sospensione del consiglio e ha nominato il viceprefetto Francesca Iacontini commissario. Suo compito sarà quello di garantire l’amministrazione provvisoria del Comune. Nel frattempo si sono conclusi gli interrogatori di garanzia degli arrestati indagati. A Cereda gli è stata negata la richiesta dei domiciliari. Mentre, solo l'intermediario, Umberto Pastori, li ha ottenuti.
Intanto le indagini proseguono per ricostruire tutta la vicenda.
V.A.
Cambio di data
Aggiornamento sul ciclo di incontri "La Costituzione per tutti, “nuovi” e “vecchi” cittadini" che il Circolo Giorgio La Pira ha organizzato in occasione delle festività per i 150 anni dell’Unità d’Italia Il quarto e ultimo incontro avrà luogo Martedì 29 Marzo alle 20,45 ( NON MERCOLEDI'!) presso il Circolo con l’avv. Giuseppina Spanò, Giudice di Pace, sul tema: “Il sistema Giudiziario: le persona e la difesa dei diritti e degli interessi legittimi”
domenica 27 marzo 2011
Piazzista
piazzista [piaz-zì-sta] s.m. e f. (pl.m. -sti)
• Agente di commercio, commesso viaggiatore che propaganda e piazza vari prodotti per conto di una o più ditte
• a. 1900
tratto da: il Sabatini Coletti, http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/P/piazzista.shtml
• Agente di commercio, commesso viaggiatore che propaganda e piazza vari prodotti per conto di una o più ditte
• a. 1900
tratto da: il Sabatini Coletti, http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/P/piazzista.shtml
venerdì 25 marzo 2011
PDL e CL vanno a casa ...
Oggi si è arrivati alla conclusione del percorso della giunta Cereda, con le dimissioni di praticamente tutti i consiglieri comunali
Anche i consiglieri di maggioranza si sono dimessi, come se non vedessero l'ora di chiudere questa esperienza
Gli unici a non essersene accorti sono i lettori della rassegna stampa presente sul sito del Comune di Buccinasco; l'ultima notizia è del 15 Febbraio 2011.
Poi più nulla.
Forse dovremmo trarne delle conclusioni ...
Anche i consiglieri di maggioranza si sono dimessi, come se non vedessero l'ora di chiudere questa esperienza
Gli unici a non essersene accorti sono i lettori della rassegna stampa presente sul sito del Comune di Buccinasco; l'ultima notizia è del 15 Febbraio 2011.
Poi più nulla.
Forse dovremmo trarne delle conclusioni ...
giovedì 24 marzo 2011
La Giunta è un organo collegiale
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N° 6 DEL 14-03-2011
Oggetto: ORDINE DEL GIORNO PROT. N. 2191 DEL 10/02/2011
... Il Sindaco dichiara che, ancora una volta Buccinasco, ha dato una dimostrazione di serietà e serenità per quelle che sono le sue componenti istituzionali. Considerare e giudicare solo i singoli comportamenti degli assessori è riduttivo, perché la Giunta è un organo collegiale e le decisioni vengono assunte in modo complessivo, a prescindere da chi presenta le proposte di deliberazione.
La città è amministrata congiuntamente e saranno gli elettori a valutare l’operato di questa Amministrazione.
Oggetto: ORDINE DEL GIORNO PROT. N. 2191 DEL 10/02/2011
... Il Sindaco dichiara che, ancora una volta Buccinasco, ha dato una dimostrazione di serietà e serenità per quelle che sono le sue componenti istituzionali. Considerare e giudicare solo i singoli comportamenti degli assessori è riduttivo, perché la Giunta è un organo collegiale e le decisioni vengono assunte in modo complessivo, a prescindere da chi presenta le proposte di deliberazione.
La città è amministrata congiuntamente e saranno gli elettori a valutare l’operato di questa Amministrazione.
Dalla Chiesa al Vico Sabato 26 Marzo
Iniziative per la legalità
Sabato 26 marzo alle 10.30 presso l’Auditorium del Centro Scolastico Omnicomprensivo si terrà un incontro con il Dott. Nando Dalla Chiesa che presenterà il suo recente libro “La convergenza”.
L’iniziativa rientra nel quadro delle iniziative sulla legalità promosse dal Comune di Corsico (http://www.comune.corsico.mi.it/downloads/legalita2011_programma.pdf).
Sabato 26 marzo alle 10.30 presso l’Auditorium del Centro Scolastico Omnicomprensivo si terrà un incontro con il Dott. Nando Dalla Chiesa che presenterà il suo recente libro “La convergenza”.
L’iniziativa rientra nel quadro delle iniziative sulla legalità promosse dal Comune di Corsico (http://www.comune.corsico.mi.it/downloads/legalita2011_programma.pdf).
mercoledì 23 marzo 2011
Armando Spataro a Buccinasco
Armando Spataro presenta il libro
Ne valeva la pena
Giovedì 24 marzo, ore 21, Auditorium Fagnana, via Tiziano 7, Buccinasco
Ne valeva la pena
Giovedì 24 marzo, ore 21, Auditorium Fagnana, via Tiziano 7, Buccinasco
martedì 22 marzo 2011
ultime news
http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/03/22/news/tangenti_buccinasco_arrestato_sindaco-13936601/
IL CASO - Buccinasco, arrestati per tangenti
sindaco e funzionari del ComuneMazzette per 10 milaeuro per gare d'appalto e manutenzione pubblica. In manette Loris Cereda, l'assessore Marco Cattaneo, un consigliere comunale e altri tre. Le accuse: corruzione e falso
OMISSIS
IL CASO - Buccinasco, arrestati per tangenti
sindaco e funzionari del ComuneMazzette per 10 milaeuro per gare d'appalto e manutenzione pubblica. In manette Loris Cereda, l'assessore Marco Cattaneo, un consigliere comunale e altri tre. Le accuse: corruzione e falso
OMISSIS
Visione cristiana del codice della strada
Alcuni mesi fa scrissi una lettera al rettore di una scuola privata della nostra zona, a proposito della abitudine educativa dei genitori dei ragazzi che la frequentano di parcheggiare in seconda fila, bloccando il traffico e provocando code lunghe centinaia di metri nelle strade adiacenti.
LINK
Ecco il testo del mio mail:
Da: Franco Gatti <******>
Oggetto: Libertà di educazione
A: *************
Data: Venerdì 17 settembre 2010, 07:31
Buongiorno prof Wolfsgruber
leggo nel Vs sito, nella pagina "chi siamo", questa lettera di intenti:
"... con l’obiettivo primario di favorire, attraverso l’esperienza scolastica, l’educazione dei propri figli e dei giovani, sostenendo e incoraggiando il compito proprio della famiglia secondo una visione cristiana della vita... "
E' per questo motivo che i genitori della scuola privata sita in Via Inganni 12 parcheggiano sempre in seconda fila bloccando il traffico ?
Cordiali saluti
Franco Gatti
[che percorre tutte le mattine via Inganni, augurandosi che gli alunni non imparino il rispetto per gli altri e la legge da questo tipo di genitori]
Franco Gatti
Buccinasco, MI
tel ******
mail: ******
Oggi davanti a quella scuola CONTINUANO a parcheggiare auto in seconda fila
LINK
Ecco il testo del mio mail:
Da: Franco Gatti <******>
Oggetto: Libertà di educazione
A: *************
Data: Venerdì 17 settembre 2010, 07:31
Buongiorno prof Wolfsgruber
leggo nel Vs sito, nella pagina "chi siamo", questa lettera di intenti:
"... con l’obiettivo primario di favorire, attraverso l’esperienza scolastica, l’educazione dei propri figli e dei giovani, sostenendo e incoraggiando il compito proprio della famiglia secondo una visione cristiana della vita... "
E' per questo motivo che i genitori della scuola privata sita in Via Inganni 12 parcheggiano sempre in seconda fila bloccando il traffico ?
Cordiali saluti
Franco Gatti
[che percorre tutte le mattine via Inganni, augurandosi che gli alunni non imparino il rispetto per gli altri e la legge da questo tipo di genitori]
Franco Gatti
Buccinasco, MI
tel ******
mail: ******
Oggi davanti a quella scuola CONTINUANO a parcheggiare auto in seconda fila
lunedì 21 marzo 2011
Attento a te !
LE DIECI REGOLE PER SALVAGUARDARE LA FERTILITA’ DI LUI
1. Evita sempre il fumo e le droghe.
Il fumo, infatti, oltre a danneggiare l’intero sistema cardiovascolare, crea danni specifici alle arterie che portano sangue e pressione al pene concorrendo a determinare i disturbi dell‘erezione. Tutte le droghe inoltre, sia leggere che pesanti, influenzano negativamente la fertilità. Gli anabolizzanti diffusi nelle palestre possono indurre la riduzione dei testicoli, scomparsa degli spermatozoi, perdita di capelli, crescita del seno e tumori al fegato.
2. No all’abuso di alcol.
Danneggia sia la capacità sessuale che la fertilità. In caso di cirrosi, favorisce la trasformazione degli ormoni maschili in femminili, ostacolando la fertilità. Inoltre l’alcol agisce direttamente sulla funzione del testicolo, riducendo la produzione di testosterone e di spermatozoi.
3. Scegli un’alimentazione sana, tieni sotto controllo il tuo peso e fai un’adeguata attività fisica.
Evita di assumere cibi ricchi di grassi e spezie, riduci la quantità di caffè e the. L’obesità determina uno squilibrio ormonale con una diminuzione del principale ormone maschile, il testosterone, e un aumento degli ormoni “femminili”: gli estrogeni.
4. Adotta un sano comportamento sessuale.
Evita i rapporti occasionali poichè potrebbero esporti al pericolo di contrarre infezioni a trasmissione sessuale (ad esempio AIDS, Epatiti, Gonorrea, Sifilide ecc) che possono compromettere lo stato di fertilità. L’utilizzo del preservativo può ridurre i fattori di rischio.
5. Osserva una corretta igiene intima.
Lava almeno due volte al giorno la regione genitale abbassando completamente la pelle del prepuzio e adoperati affinché l’igiene personale faccia parte del tuo stile di vita quotidiano.
6. Attento allo stress.
E’ un nemico della sessualità: l’eccesso di adrenalina che ne deriva può produrre disturbi erettivi transitori.
7. No agli indumenti troppo stretti.
Anche l’abbigliamento intimo ha la sua importanza, preferisci materiali naturali e capi comodi.
8. No al telefono cellulare sempre nella tasca dei pantaloni.
Le radio frequenze sembrano ridurre la motilità degli spermatozoi del 20%.
9. Esegui periodicamente l’autopalpazione dei testicoli.
Con questa semplice manovra si può individuare il tumore del testicolo, neoplasia rara ma più frequente tra i 15 e 40 anni e facilmente curabile se diagnosticata precocemente. Non trascurare mai un dolore ai testicoli.
10. Dopo i 18 anni di età inizia ad aver cura della tua salute andrologica parlando con il tuo medico di fiducia che ti saprà informare ed indirizzare da uno specialista.
La visita specialistica in giovane età serve ad individuare eventuali patologie pregresse capaci di ridurre la fertilità. A questa età potrebbe essere utile eseguire un esame del liquido seminale poiché l’infertilità di coppia è maschile
nel 50% dei casi.
Tratto da: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_newsAree_1426_listaFile_itemName_0_file.pdf
Attenzione ! Stranamente la versione del decalogo pubblicata da molti siti "sorvola" sui pericoli del cellulare tenuto nella tasca dei pantaloni. Esempio: http://www.vitachenasce.org/pillole-di-scienza/maschi-infertilita-andrologo-giovani.html
1. Evita sempre il fumo e le droghe.
Il fumo, infatti, oltre a danneggiare l’intero sistema cardiovascolare, crea danni specifici alle arterie che portano sangue e pressione al pene concorrendo a determinare i disturbi dell‘erezione. Tutte le droghe inoltre, sia leggere che pesanti, influenzano negativamente la fertilità. Gli anabolizzanti diffusi nelle palestre possono indurre la riduzione dei testicoli, scomparsa degli spermatozoi, perdita di capelli, crescita del seno e tumori al fegato.
2. No all’abuso di alcol.
Danneggia sia la capacità sessuale che la fertilità. In caso di cirrosi, favorisce la trasformazione degli ormoni maschili in femminili, ostacolando la fertilità. Inoltre l’alcol agisce direttamente sulla funzione del testicolo, riducendo la produzione di testosterone e di spermatozoi.
3. Scegli un’alimentazione sana, tieni sotto controllo il tuo peso e fai un’adeguata attività fisica.
Evita di assumere cibi ricchi di grassi e spezie, riduci la quantità di caffè e the. L’obesità determina uno squilibrio ormonale con una diminuzione del principale ormone maschile, il testosterone, e un aumento degli ormoni “femminili”: gli estrogeni.
4. Adotta un sano comportamento sessuale.
Evita i rapporti occasionali poichè potrebbero esporti al pericolo di contrarre infezioni a trasmissione sessuale (ad esempio AIDS, Epatiti, Gonorrea, Sifilide ecc) che possono compromettere lo stato di fertilità. L’utilizzo del preservativo può ridurre i fattori di rischio.
5. Osserva una corretta igiene intima.
Lava almeno due volte al giorno la regione genitale abbassando completamente la pelle del prepuzio e adoperati affinché l’igiene personale faccia parte del tuo stile di vita quotidiano.
6. Attento allo stress.
E’ un nemico della sessualità: l’eccesso di adrenalina che ne deriva può produrre disturbi erettivi transitori.
7. No agli indumenti troppo stretti.
Anche l’abbigliamento intimo ha la sua importanza, preferisci materiali naturali e capi comodi.
8. No al telefono cellulare sempre nella tasca dei pantaloni.
Le radio frequenze sembrano ridurre la motilità degli spermatozoi del 20%.
9. Esegui periodicamente l’autopalpazione dei testicoli.
Con questa semplice manovra si può individuare il tumore del testicolo, neoplasia rara ma più frequente tra i 15 e 40 anni e facilmente curabile se diagnosticata precocemente. Non trascurare mai un dolore ai testicoli.
10. Dopo i 18 anni di età inizia ad aver cura della tua salute andrologica parlando con il tuo medico di fiducia che ti saprà informare ed indirizzare da uno specialista.
La visita specialistica in giovane età serve ad individuare eventuali patologie pregresse capaci di ridurre la fertilità. A questa età potrebbe essere utile eseguire un esame del liquido seminale poiché l’infertilità di coppia è maschile
nel 50% dei casi.
Tratto da: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_newsAree_1426_listaFile_itemName_0_file.pdf
Attenzione ! Stranamente la versione del decalogo pubblicata da molti siti "sorvola" sui pericoli del cellulare tenuto nella tasca dei pantaloni. Esempio: http://www.vitachenasce.org/pillole-di-scienza/maschi-infertilita-andrologo-giovani.html
Come un titolo può essere fuorviante.
Ho letto nel sito di farmacista 33 questa notizia.
Bmj, allattare sì ma fino a quattro mesi
Nuove raccomandazioni pubblicate dal British medical journal, mette in dubbio l'utilità e i benefici di un allattamento al seno prolungato oltre i quattro mesi, contrariamente a quanto viene detto alle neo-mamma dal Servizio sanitario nazionale, il cui consiglio è di allattare per almeno sei mesi. Secondo i risultati della ricerca dopo i quattro mesi il latte materno deve essere alternato a cibi solidi, altrimenti il bimbo rischia di sviluppare intolleranze alimentari e una carenza di ferro. I ricercatori avrebbero riscontrato infatti tale carenza nel 30% dei bambini allattati esclusivamente al seno fino ai 6 mesi: una mancanza che può portare in seguito a ritardi nello sviluppo, problemi di comportamento e di rendimento scolastico e quoziente intellettivo inferiore. Se poi non vengono introdotte verdure nella dieta dei bambini dopo i primi quattro mesi di solo latte, il rischio è che si creino successivamente intolleranze alimentari e allergie.
Solo leggendo due volte l'articolo mi sono accorto che il British medical journal non è contrario all'allattamento al seno dopo il 4 mese, ma solo alla nutrizione CON IL SOLO LATTE MATERNO dopo i 4 mesi. Che è cosa diversa da "allattare sì ma fino a quattro mesi" ...
Bmj, allattare sì ma fino a quattro mesi
Nuove raccomandazioni pubblicate dal British medical journal, mette in dubbio l'utilità e i benefici di un allattamento al seno prolungato oltre i quattro mesi, contrariamente a quanto viene detto alle neo-mamma dal Servizio sanitario nazionale, il cui consiglio è di allattare per almeno sei mesi. Secondo i risultati della ricerca dopo i quattro mesi il latte materno deve essere alternato a cibi solidi, altrimenti il bimbo rischia di sviluppare intolleranze alimentari e una carenza di ferro. I ricercatori avrebbero riscontrato infatti tale carenza nel 30% dei bambini allattati esclusivamente al seno fino ai 6 mesi: una mancanza che può portare in seguito a ritardi nello sviluppo, problemi di comportamento e di rendimento scolastico e quoziente intellettivo inferiore. Se poi non vengono introdotte verdure nella dieta dei bambini dopo i primi quattro mesi di solo latte, il rischio è che si creino successivamente intolleranze alimentari e allergie.
Solo leggendo due volte l'articolo mi sono accorto che il British medical journal non è contrario all'allattamento al seno dopo il 4 mese, ma solo alla nutrizione CON IL SOLO LATTE MATERNO dopo i 4 mesi. Che è cosa diversa da "allattare sì ma fino a quattro mesi" ...
Ecco comunque il limk all'articolo originale: http://www.bmj.com/content/342/bmj.c5955.full
sabato 19 marzo 2011
Festa del papà
Ricevo e pubblico (forse a qualcuno potrà interessare ...)
COMUNICATO STAMPA
GRAZIE ALLA PROVINCIA DI MILANO, IL 19 MARZO SARA’ FESTA ANCHE PER I PAPA’ SEPARATI
MILANO, 16 marzo 2011. 19 marzo, festa dei papà: anche quelli separati. Sabato sarà una giornata di festa davvero per tutti i papà. L’assessorato alle Politiche sociali della Provincia di Milano, guidato da Massimo Pagani, ha infatti organizzato per sabato una festa dedicata ai genitori separati e ospitati presso la struttura inaugurata nel maggio 2010 a Rho, presso il Convento dei Padri oblati.
“Lo abbiamo sempre sostenuto: il nostro progetto mira principalmente a salvaguardare il rapporto tra genitori e figli e non potevamo certo dimenticare una ricorrenza così sentita come la festa del papà – spiega Pagani – Per questo abbiamo organizzato per sabato sera una cena offerta dai padri oblati per creare un ulteriore momento di incontro tra i nostri ospiti e i loro figli, pensando anche a un piccolo dono. A quasi un anno di distanza dall’inaugurazione dei 15 mini–alloggi possiamo dire con orgoglio di aver vinto questa difficile sfida: non ci siamo limitati a garantire un tetto a chi ne aveva bisogno, ma abbiamo creato un servizio di supporto per papà in difficoltà fatto di dialogo, ascolto e assistenza. Ora siamo pronti ad inaugurare una seconda fase del progetto, dedicata alla stabilizzazione residenziale dopo la prima fase di accoglienza che ha una durata di 8-12 mesi. Non solo. A breve metteremo a disposizione alcuni alloggi anche a Milano”.
Dall’inizio del progetto ad oggi sono stati inseriti nella casa dei papà separati di Rho 14 ospiti; di questi uno si è ritirato dopo due mesi di permanenza, un secondo si è riconciliato con la moglie rientrando nel nucleo familiare ed un terzo ha recentemente concluso il suo percorso, raggiungendo gli obiettivi condivisi del progetto individuale.
Ad oggi i papà ospiti sono 11. Grazie anche alla collaborazione dei Padri Oblati si è creato tra loro un clima familiare, che fa dire ai papà di “sentirsi a casa”.
La struttura si è attrezzata per dare ad ogni papà la disponibilità ad accogliere i propri figli secondo i tempi e le modalità definite, in sede di separazione, dal giudice.
I figli trovano un ambiente accogliente e tranquillo, con ampi spazi attrezzati allo svago e alla socializzazione.
Considerati i nove mesi dall’avvio del progetto, l’equipe si è resa conto della necessità di offrire ai papà ospiti non solo accoglienza, orientamento, accompagnamento e counselling, ma anche un luogo di rielaborazione di risposte efficaci rispetto alla condizione paterna nel suo ruolo genitoriale. A tal proposito è stato proposto ai papà ospiti un ciclo di film sulla genitorialità e una serie di incontri sulla paternità presso il Consultorio decanale di Rho.
Sabato sera alla cena organizzata presso il “Giardino d’inverno” del Collegio, sarà presente anche l’assessore Massimo Pagani.
Massimiliano Capitanio
Responsabile Ufficio stampa e Comunicazione
assessorato Politiche sociali – Provincia di Milano
http://www.provincia.milano.it/affari_sociali
Viale Piceno 60, Milano (MI) - Telefono: 02 7740.6986 - Fax: 02 7740.3111 - Cellulare: +39 366 6873.404
COMUNICATO STAMPA
GRAZIE ALLA PROVINCIA DI MILANO, IL 19 MARZO SARA’ FESTA ANCHE PER I PAPA’ SEPARATI
MILANO, 16 marzo 2011. 19 marzo, festa dei papà: anche quelli separati. Sabato sarà una giornata di festa davvero per tutti i papà. L’assessorato alle Politiche sociali della Provincia di Milano, guidato da Massimo Pagani, ha infatti organizzato per sabato una festa dedicata ai genitori separati e ospitati presso la struttura inaugurata nel maggio 2010 a Rho, presso il Convento dei Padri oblati.
“Lo abbiamo sempre sostenuto: il nostro progetto mira principalmente a salvaguardare il rapporto tra genitori e figli e non potevamo certo dimenticare una ricorrenza così sentita come la festa del papà – spiega Pagani – Per questo abbiamo organizzato per sabato sera una cena offerta dai padri oblati per creare un ulteriore momento di incontro tra i nostri ospiti e i loro figli, pensando anche a un piccolo dono. A quasi un anno di distanza dall’inaugurazione dei 15 mini–alloggi possiamo dire con orgoglio di aver vinto questa difficile sfida: non ci siamo limitati a garantire un tetto a chi ne aveva bisogno, ma abbiamo creato un servizio di supporto per papà in difficoltà fatto di dialogo, ascolto e assistenza. Ora siamo pronti ad inaugurare una seconda fase del progetto, dedicata alla stabilizzazione residenziale dopo la prima fase di accoglienza che ha una durata di 8-12 mesi. Non solo. A breve metteremo a disposizione alcuni alloggi anche a Milano”.
Dall’inizio del progetto ad oggi sono stati inseriti nella casa dei papà separati di Rho 14 ospiti; di questi uno si è ritirato dopo due mesi di permanenza, un secondo si è riconciliato con la moglie rientrando nel nucleo familiare ed un terzo ha recentemente concluso il suo percorso, raggiungendo gli obiettivi condivisi del progetto individuale.
Ad oggi i papà ospiti sono 11. Grazie anche alla collaborazione dei Padri Oblati si è creato tra loro un clima familiare, che fa dire ai papà di “sentirsi a casa”.
La struttura si è attrezzata per dare ad ogni papà la disponibilità ad accogliere i propri figli secondo i tempi e le modalità definite, in sede di separazione, dal giudice.
I figli trovano un ambiente accogliente e tranquillo, con ampi spazi attrezzati allo svago e alla socializzazione.
Considerati i nove mesi dall’avvio del progetto, l’equipe si è resa conto della necessità di offrire ai papà ospiti non solo accoglienza, orientamento, accompagnamento e counselling, ma anche un luogo di rielaborazione di risposte efficaci rispetto alla condizione paterna nel suo ruolo genitoriale. A tal proposito è stato proposto ai papà ospiti un ciclo di film sulla genitorialità e una serie di incontri sulla paternità presso il Consultorio decanale di Rho.
Sabato sera alla cena organizzata presso il “Giardino d’inverno” del Collegio, sarà presente anche l’assessore Massimo Pagani.
Massimiliano Capitanio
Responsabile Ufficio stampa e Comunicazione
assessorato Politiche sociali – Provincia di Milano
http://www.provincia.milano.it/affari_sociali
Viale Piceno 60, Milano (MI) - Telefono: 02 7740.6986 - Fax: 02 7740.3111 - Cellulare: +39 366 6873.404
Guarda la luna, non il dito
Sabato arriva la Superluna - Il 19 marzo si ripete il fenomeno del perigeo lunare: non accadeva da 18 anni - il nostro satellite apparirà più grande del 14%
Tratto da: http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/11_marzo_17/super-luna-elmar-burchia_2f0012be-508c-11e0-9bca-0ee66c45c808.shtml
(Ap) - MILANO - Non accadeva da diciotto anni: sabato 19 marzo, il nostro satellite apparirà ai nostri occhi più grande del solito, del 14% per l'esattezza. Si verificherà quello che è chiamato «perigeo lunare»: la Luna, che sarà piena, si troverà infatti alla distanza minima con la Terra, a circa 356.577 chilometri. Quella che è già stata soprannominata la «Superluna», ha portato con sè anche le immancabili profezie catastrofiche, che da qualche giorno circolano con insistenza soprattutto in Rete. Ma niente paura: non ci sarà l'Apocalisse, solo uno stupendo spettacolo astronomico.
PERIGEO - Con la testa all'insù, e ad occhio nudo, potremo assistere ad un fenomeno astronomico molto particolare, seppur ordinario. Che però non si verificava dal marzo 1993. La prossima Luna piena, prevista questo sabato, ci sembrerà infatti più grande e più luminosa del solito, sempre se il cielo sarà sereno. Il nostro satellite sarà al perigeo, il punto di minima distanza dalla Terra. Un fenomeno che dipende innanzitutto delle variazioni che periodicamente interessano l'orbita lunare, dovute alle perturbazioni gravitazionali esercitate dal Sole. L'ultimo perigeo lunare si era verificato nel settembre di cinque anni fa. Allora, la distanza con la Terra era di 357.210 chilometri. In media la distanza Terra-Luna è di 382.900 chilometri. Il prossimo apogeo invece, ovvero la distanza massima fra la Luna e il nostro pianeta, avverrà il 12 ottobre di quest'anno. In quel giorno il satellite sarà ben 49.857 chilometri più lontano di quanto lo sarà sabato 19 marzo.
PREVISIONI APOCALITTICHE - In coincidenza con la «Luna gigante» di sabato sono affiorate dalla Rete una serie di tesi, più o meno elaborate, ma in gran parte apocalittiche. Soprattutto la correlazione con il devastante terremoto e lo tsunami che hanno colpito il Giappone venerdì 11 marzo è motivo di apprensione per qualche utente poco attento. Esperti, blogger specializzati e astronomi però tranquillizzano: «No, la "Superluna" non ha causato il terremoto in Giappone», spiegano su Query, la rivista del Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale (il Cicap).
ILLUSIONE LUNARE - «Gli effetti della "Superluna" sul nostro pianeta sono bassi», spiega anche il capo scienziato alla Nasa, Jim Garvin. Che sottolinea: «Tenendo conto di alcuni studi molto dettagliati di sismologi e vulcanologi, l'allineamento della Luna in combinazione con la Luna piena, non dovrebbe avere alcun effetto importante sulla Terra». Per godersi lo spettacolo al meglio dalle pagine dell'agenzia spaziale americana si raccomanda di osservare il satellite quando è più vicino all'orizzonte. Inoltre, guardando la Luna attraverso un oggetto in primo piano, come per esempio un albero, viene innescato un effetto ottico chiamato in modo fantasioso «illusione lunare». L'occhio umano viene di fatto ingannato e la Luna ci apparirà artificialmente enorme.
Elmar Burchia - 17 marzo 2011
Tratto da: http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/11_marzo_17/super-luna-elmar-burchia_2f0012be-508c-11e0-9bca-0ee66c45c808.shtml
(Ap) - MILANO - Non accadeva da diciotto anni: sabato 19 marzo, il nostro satellite apparirà ai nostri occhi più grande del solito, del 14% per l'esattezza. Si verificherà quello che è chiamato «perigeo lunare»: la Luna, che sarà piena, si troverà infatti alla distanza minima con la Terra, a circa 356.577 chilometri. Quella che è già stata soprannominata la «Superluna», ha portato con sè anche le immancabili profezie catastrofiche, che da qualche giorno circolano con insistenza soprattutto in Rete. Ma niente paura: non ci sarà l'Apocalisse, solo uno stupendo spettacolo astronomico.
PERIGEO - Con la testa all'insù, e ad occhio nudo, potremo assistere ad un fenomeno astronomico molto particolare, seppur ordinario. Che però non si verificava dal marzo 1993. La prossima Luna piena, prevista questo sabato, ci sembrerà infatti più grande e più luminosa del solito, sempre se il cielo sarà sereno. Il nostro satellite sarà al perigeo, il punto di minima distanza dalla Terra. Un fenomeno che dipende innanzitutto delle variazioni che periodicamente interessano l'orbita lunare, dovute alle perturbazioni gravitazionali esercitate dal Sole. L'ultimo perigeo lunare si era verificato nel settembre di cinque anni fa. Allora, la distanza con la Terra era di 357.210 chilometri. In media la distanza Terra-Luna è di 382.900 chilometri. Il prossimo apogeo invece, ovvero la distanza massima fra la Luna e il nostro pianeta, avverrà il 12 ottobre di quest'anno. In quel giorno il satellite sarà ben 49.857 chilometri più lontano di quanto lo sarà sabato 19 marzo.
PREVISIONI APOCALITTICHE - In coincidenza con la «Luna gigante» di sabato sono affiorate dalla Rete una serie di tesi, più o meno elaborate, ma in gran parte apocalittiche. Soprattutto la correlazione con il devastante terremoto e lo tsunami che hanno colpito il Giappone venerdì 11 marzo è motivo di apprensione per qualche utente poco attento. Esperti, blogger specializzati e astronomi però tranquillizzano: «No, la "Superluna" non ha causato il terremoto in Giappone», spiegano su Query, la rivista del Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale (il Cicap).
ILLUSIONE LUNARE - «Gli effetti della "Superluna" sul nostro pianeta sono bassi», spiega anche il capo scienziato alla Nasa, Jim Garvin. Che sottolinea: «Tenendo conto di alcuni studi molto dettagliati di sismologi e vulcanologi, l'allineamento della Luna in combinazione con la Luna piena, non dovrebbe avere alcun effetto importante sulla Terra». Per godersi lo spettacolo al meglio dalle pagine dell'agenzia spaziale americana si raccomanda di osservare il satellite quando è più vicino all'orizzonte. Inoltre, guardando la Luna attraverso un oggetto in primo piano, come per esempio un albero, viene innescato un effetto ottico chiamato in modo fantasioso «illusione lunare». L'occhio umano viene di fatto ingannato e la Luna ci apparirà artificialmente enorme.
Elmar Burchia - 17 marzo 2011
venerdì 18 marzo 2011
Ad maiora
Ad maiora
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Ad maiora! è una locuzione latina che si traduce letteralmente con «Verso cose più grandi!».
È una formula di augurio usata normalmente nei brindisi (inter pocula, «tra i bicchieri») per augurare al festeggiato «ancora più grandi successi» (maiora) nel lavoro, nella scuola o nella carriera. L'espressione è utilizzata ancora oggi con lo stesso significato.
Promemoria per chi abbia frequentato il Liceo Scientifico Maiorana di Rho: è tempo di prendere contatto col Liceo: è in via di costituzione una associazione che raccoglierà ex studenti, ex docenti ed ex personale ATA.
Per informazioni potete contattare anche me.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Ad maiora! è una locuzione latina che si traduce letteralmente con «Verso cose più grandi!».
È una formula di augurio usata normalmente nei brindisi (inter pocula, «tra i bicchieri») per augurare al festeggiato «ancora più grandi successi» (maiora) nel lavoro, nella scuola o nella carriera. L'espressione è utilizzata ancora oggi con lo stesso significato.
Promemoria per chi abbia frequentato il Liceo Scientifico Maiorana di Rho: è tempo di prendere contatto col Liceo: è in via di costituzione una associazione che raccoglierà ex studenti, ex docenti ed ex personale ATA.
Per informazioni potete contattare anche me.
giovedì 17 marzo 2011
I leghisti OGGI lavorano !
Venerdì 18 febbraio 2011
Ministro per la Semplificazione Normativa
COMUNICATO STAMPA
CALDEROLI – FESTA 17 MARZO: "DECRETO LEGGE E’ PURA FOLLIA ED E’ INCOSTITUZIONALE"
“Fare un decreto legge per istituire la festività del 17 marzo, un decreto legge privo di copertura (traslare come copertura gli effetti del 4 di novembre, infatti, rappresenta soltanto un pannicello caldo e non a caso mancava la relazione tecnica obbligatoria prevista dalla legge di contabilità), in un Paese che ha il primo debito pubblico europeo e il terzo a livello mondiale e in più farlo in un momento di crisi economica internazionale è pura follia.
Ed è anche incostituzionale.
Come ho già detto sono e resto contrario alla decisione di non far lavorare il Paese il 17 di marzo, sia per il costo diretto che è insito in una festività con effetti civili che per quello indiretto, che proverrà dallo stimolo di allungare la festività in un ponte da giovedì fino a domenica.
Se vogliamo rilanciare davvero il Pil di questo Paese con il decreto legge di oggi abbiamo fatto l’esatto contrario.”
Lo afferma il Ministro per la Semplificazione Normativa e Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, sen. Roberto Calderoli .
Ministro per la Semplificazione Normativa
COMUNICATO STAMPA
CALDEROLI – FESTA 17 MARZO: "DECRETO LEGGE E’ PURA FOLLIA ED E’ INCOSTITUZIONALE"
“Fare un decreto legge per istituire la festività del 17 marzo, un decreto legge privo di copertura (traslare come copertura gli effetti del 4 di novembre, infatti, rappresenta soltanto un pannicello caldo e non a caso mancava la relazione tecnica obbligatoria prevista dalla legge di contabilità), in un Paese che ha il primo debito pubblico europeo e il terzo a livello mondiale e in più farlo in un momento di crisi economica internazionale è pura follia.
Ed è anche incostituzionale.
Come ho già detto sono e resto contrario alla decisione di non far lavorare il Paese il 17 di marzo, sia per il costo diretto che è insito in una festività con effetti civili che per quello indiretto, che proverrà dallo stimolo di allungare la festività in un ponte da giovedì fino a domenica.
Se vogliamo rilanciare davvero il Pil di questo Paese con il decreto legge di oggi abbiamo fatto l’esatto contrario.”
Lo afferma il Ministro per la Semplificazione Normativa e Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, sen. Roberto Calderoli .
mercoledì 16 marzo 2011
Grammatica buccinaschese: per indicare una azione avvenuta 3 giorni prima si usa il futuro indicativo
DETERMINAZIONE N° 279 DEL 9/03/2011
Oggetto: CONTRIBUTO ECONOMICO AL COMITATO FESTA DI CARNEVALE PER ORGANIZZAZIONE FESTA DI CARNEVALE - 6 MARZO 2011
... DETERMINA ... di erogare il contributo di € 3.500,00 alle Parrocchie di Buccinasco in occasione dell’organizzazione della tradizionale “Festa di Carnevale” che si terrà domenica 6 Marzo 2011;
Oggetto: CONTRIBUTO ECONOMICO AL COMITATO FESTA DI CARNEVALE PER ORGANIZZAZIONE FESTA DI CARNEVALE - 6 MARZO 2011
... DETERMINA ... di erogare il contributo di € 3.500,00 alle Parrocchie di Buccinasco in occasione dell’organizzazione della tradizionale “Festa di Carnevale” che si terrà domenica 6 Marzo 2011;
Promemoria incontri Circolo Giorgio la Pira
In occasione delle festività per i 150 anni dell’Unità d’Italia il Circolo Giorgio La Pira ha organizzato un ciclo di incontri su "La Costituzione per tutti, “nuovi” e “vecchi” cittadini" LINK
Questa sera, Mercoledì 16 Marzo alle 20,45 l’avv. Fabio Di Palma, Giudice di Pace, parlerà di: “Gli organi dello Stato: l’ordinamento statale e l’ordinamento territoriale Regione, Provincia e Comune”
Questa sera, Mercoledì 16 Marzo alle 20,45 l’avv. Fabio Di Palma, Giudice di Pace, parlerà di: “Gli organi dello Stato: l’ordinamento statale e l’ordinamento territoriale Regione, Provincia e Comune”
Venerdì 18 Marzo al Vico
OGGETTO: Iniziative per il 150° dell'Unità d'Italia
Nel quadro delle iniziative di riflessione sul 150° anniversario dell’Unità d’Italia
promosse dal Comune di Corsico (http://www.comune.corsico.mi.it/downloads/150italia_programma.pdf) il Liceo "G.B. Vico" organizza una serata di riflessione sulle religioni presenti nel territorio nazionale, sia autoctone, sia di recente "importazione" con i flussi immigratori.
La serata, intitolata "Unità d'Italia e pluralismo religioso: gli studenti del
Vico si confrontano con il territorio”, permetterà agli studenti di presentare
pubblicamente il lavoro che hanno svolto in classe sotto la guida delle Prof.sse De
Vecchi e Sacchi, partendo dall’analisi dei cinque articoli della Costituzione in cui si parla di religione.
Il tema è stato scelto per aiutare a comprendere come oggi l’Unità d’Italia debba
confrontarsi con un pluralismo religioso crescente, che coinvolge non solo scelte individuali di coscienza, ma anche le strutture sociali e culturali del Paese.
Durante la serata saranno presenti esponenti di differenti religioni (ebraica, musulmana, valdese, buddista o induista, zoroatrista) che presenteranno la loro religione e risponderanno alle domande formulate dagli studenti durante il lavoro svolto in classe.
La serata si svolgerà dalle 20.30 alle 22.30 di venerdì 18 marzo presso l’Auditorium del Centro Scolastico Omnicomprensivo ed è aperta a tutti gli studenti, genitori e insegnanti del Vico, oltre ai cittadini interessati.
Il Dirigente Scolastico
(Roberto Ceriani)
Nel quadro delle iniziative di riflessione sul 150° anniversario dell’Unità d’Italia
promosse dal Comune di Corsico (http://www.comune.corsico.mi.it/downloads/150italia_programma.pdf) il Liceo "G.B. Vico" organizza una serata di riflessione sulle religioni presenti nel territorio nazionale, sia autoctone, sia di recente "importazione" con i flussi immigratori.
La serata, intitolata "Unità d'Italia e pluralismo religioso: gli studenti del
Vico si confrontano con il territorio”, permetterà agli studenti di presentare
pubblicamente il lavoro che hanno svolto in classe sotto la guida delle Prof.sse De
Vecchi e Sacchi, partendo dall’analisi dei cinque articoli della Costituzione in cui si parla di religione.
Il tema è stato scelto per aiutare a comprendere come oggi l’Unità d’Italia debba
confrontarsi con un pluralismo religioso crescente, che coinvolge non solo scelte individuali di coscienza, ma anche le strutture sociali e culturali del Paese.
Durante la serata saranno presenti esponenti di differenti religioni (ebraica, musulmana, valdese, buddista o induista, zoroatrista) che presenteranno la loro religione e risponderanno alle domande formulate dagli studenti durante il lavoro svolto in classe.
La serata si svolgerà dalle 20.30 alle 22.30 di venerdì 18 marzo presso l’Auditorium del Centro Scolastico Omnicomprensivo ed è aperta a tutti gli studenti, genitori e insegnanti del Vico, oltre ai cittadini interessati.
Il Dirigente Scolastico
(Roberto Ceriani)
martedì 15 marzo 2011
Sempre peggio !
Segnalo che il Preside del 2° circolo di Buccinasco è intervenuto pubblicamente sul lavoro dei due circoli in seduta congiunta per stabilire criteri per la accettazione di iscrizioni arrivate fuori termine
Potete leggere il suo intervento al link : http://buccinasco.cittaideale.cerca.com/2227/comune-scuola-pubblica-e-privata-non-si-intendono-ci-vorrebbe-maggiore-dialogo-fra-tutti/comment-page-1/#comment-588
Potete anche leggere una mia risposta.
Nel caso la condivideste, potreste intervenire anche voi per sottileneare che la scuola pubblica non merita solo classi affollate e incertezza della presenza di insegnanti di ruolo
Buona serata
Franco Gatti
Il commento del Dirigente del 2° Circolo:
Sono stato invitato a visitare questo blog, che non conoscevo,e vi ho trovato considerazioni stimolanti, a cui vorrei aggiungere due sole brevi considerazioni:
1. come Dirigente scolastico del II° Circolo di Buccinasco, in perfetta sintonia con la collega del I° Circolo, dott.ssa Cameroni, mi sono unicamente preoccupato di come poter EVENTUALMENTE accogliere un numero considerevole di alunni che avessero chiesto l’iscrizione al mio Circolo: l’unica possibilità concreta era quella di avere dette iscrizioni entro il 10 marzo ESCLUSIVAMENTE per poter inserire i nuovi numeri nella richiesta di organico (posti cattedra) ed avere una certezza organizzativa. Se questa esigenza fosse in contrasto con altre legittime aspettative,e fra esse quella di poter iscriversi “all’ultimo momento”, non sta a me giudicarlo. E’ chiaro che, se iscritti successivamente, gli alunni ed i loro genitori si sarebbero dovuti accontentare di ciò che si trova (classi affollate e incertezza della presenza di insegnanti di ruolo).
2. I rapporti tra scuole pubbliche e private (pressoché inesistenti) fanno parte della fotografia dell’esistente; se si volessero impostare rapporti diversi, sarebbe bene farlo in tempi non sospetti.
Vittorio Ciocca
Dirigente Scolastico
II° Circolo di Buccinasco
Il mio commento:
Gentile dr Ciocca
vorrei aggiungere un commento alle sue parole.
Oltre a scrivere "E’ chiaro che, se iscritti successivamente, gli alunni ed i loro genitori si sarebbero dovuti accontentare di ciò che si trova (classi affollate e incertezza della presenza di insegnanti di ruolo)."
Forse avrebbe potuto scrivere anche "E’ chiaro che anche i bambini iscritti ENTRO I TEMPI alla scuola pubblica, quelli che non la considerano una seconda scelta, hanno il diritto di non accontentarsi di classi affollate e incertezza della presenza di insegnanti di ruolo."
Tutto questo partendo dal presupposto (che forse il dr Ciocca non condivide) che anche chi si iscrive per tempo alla scuola pubblica abbia qualche diritto.
O forse sbaglio ?
Franco Gatti
genitore bambini e ragazzi iscritti alle scuole pubbliche
vicepresidente 2° Consiglio di Circolo
Potete leggere il suo intervento al link : http://buccinasco.cittaideale.cerca.com/2227/comune-scuola-pubblica-e-privata-non-si-intendono-ci-vorrebbe-maggiore-dialogo-fra-tutti/comment-page-1/#comment-588
Potete anche leggere una mia risposta.
Nel caso la condivideste, potreste intervenire anche voi per sottileneare che la scuola pubblica non merita solo classi affollate e incertezza della presenza di insegnanti di ruolo
Buona serata
Franco Gatti
Il commento del Dirigente del 2° Circolo:
Sono stato invitato a visitare questo blog, che non conoscevo,e vi ho trovato considerazioni stimolanti, a cui vorrei aggiungere due sole brevi considerazioni:
1. come Dirigente scolastico del II° Circolo di Buccinasco, in perfetta sintonia con la collega del I° Circolo, dott.ssa Cameroni, mi sono unicamente preoccupato di come poter EVENTUALMENTE accogliere un numero considerevole di alunni che avessero chiesto l’iscrizione al mio Circolo: l’unica possibilità concreta era quella di avere dette iscrizioni entro il 10 marzo ESCLUSIVAMENTE per poter inserire i nuovi numeri nella richiesta di organico (posti cattedra) ed avere una certezza organizzativa. Se questa esigenza fosse in contrasto con altre legittime aspettative,e fra esse quella di poter iscriversi “all’ultimo momento”, non sta a me giudicarlo. E’ chiaro che, se iscritti successivamente, gli alunni ed i loro genitori si sarebbero dovuti accontentare di ciò che si trova (classi affollate e incertezza della presenza di insegnanti di ruolo).
2. I rapporti tra scuole pubbliche e private (pressoché inesistenti) fanno parte della fotografia dell’esistente; se si volessero impostare rapporti diversi, sarebbe bene farlo in tempi non sospetti.
Vittorio Ciocca
Dirigente Scolastico
II° Circolo di Buccinasco
Il mio commento:
Gentile dr Ciocca
vorrei aggiungere un commento alle sue parole.
Oltre a scrivere "E’ chiaro che, se iscritti successivamente, gli alunni ed i loro genitori si sarebbero dovuti accontentare di ciò che si trova (classi affollate e incertezza della presenza di insegnanti di ruolo)."
Forse avrebbe potuto scrivere anche "E’ chiaro che anche i bambini iscritti ENTRO I TEMPI alla scuola pubblica, quelli che non la considerano una seconda scelta, hanno il diritto di non accontentarsi di classi affollate e incertezza della presenza di insegnanti di ruolo."
Tutto questo partendo dal presupposto (che forse il dr Ciocca non condivide) che anche chi si iscrive per tempo alla scuola pubblica abbia qualche diritto.
O forse sbaglio ?
Franco Gatti
genitore bambini e ragazzi iscritti alle scuole pubbliche
vicepresidente 2° Consiglio di Circolo
Conosci i tuoi sindaci
Giovedì 17 Maggio, ore 18,00, Sala Consiliare di Buccinasco
Incontro con la Storia di Buccinasco: Aldo Formenti, Guido Lanati, Maurizio Carbonera, Loris Cereda, sindaci di Buccinasco da 1988 ad oggi, raccontno la storia della Comunità di Buccinasco negli ultimi 30 anni.
Incontro con la Storia di Buccinasco: Aldo Formenti, Guido Lanati, Maurizio Carbonera, Loris Cereda, sindaci di Buccinasco da 1988 ad oggi, raccontno la storia della Comunità di Buccinasco negli ultimi 30 anni.
venerdì 11 marzo 2011
Noi non mettiamo le mani nelle tasche dei cittadini !
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N° 51 DEL 07-03-2011
Oggetto: REVISIONE TARIFFE UTILIZZO STRUTTURE COMUNALI AD USO CELEBRAZIONE MATRIMONI
... VISTA la deliberazione di G.C. n. 32 del 01/02/2007 con la quale venivano adeguate le tariffe per l’utilizzo delle strutture comunali, ad uso matrimoni civili, come di seguito specificato:
Centro Socio Culturale Cascina Robbiolo per i residenti € 140,00 per i non residenti € 280,00
Sala Giunta per i residenti € 80,00 per i non residenti € 180,00
... DELIBERA
1) di adeguare il costo per l’utilizzo delle sale per la celebrazione dei matrimoni da effettuarsi dal lunedì al sabato mattina, con omaggio-ricordo da parte dell’Amministrazione Comunale, così come di seguito indicato:
· Centro S.C. Cascina Robbiolo per i residenti € 200,00 per i non residenti € 350,00
· Sala Giunta per i residenti € 80,00 per i non residenti € 200,00
2) di concedere ai cittadini residenti in Buccinasco la possibilità di contrarre il loro matrimonio senza addebito di spese, presso l’Ufficio del Sindaco od altro Ufficio dotato degli elementi essenziali per la celebrazione, dal lunedì al venerdì mattina, senza omaggio-ricordo da parte dell’Amministrazione Comunale ed a condizione che non siano presenti alla cerimonia più di quattro invitati, oltre naturalmente ai due testimoni;
Ndr: Dunque, riassumendo:
da 140 a 200: + 42% per i residenti c/o Centro S.C. Cascina Robbiolo (sono i più penalizzati)
da 280 a 350: + 25% per i non residenti c/o Centro S.C. Cascina Robbiolo
da 80,00 resta invariato per i residenti c/o Sala Giunta
da 180,00 a 200 + 11% per i non residenti c/o Sala Giunta
oppure "quasi di nascosto", dal lunedì al venerdì mattina(NON il sabato !), senza omaggio-ricordo (ma gli omaggi si pagano ?) con al massimo quattro invitati + due testimoni + gli sposi ...
Oggetto: REVISIONE TARIFFE UTILIZZO STRUTTURE COMUNALI AD USO CELEBRAZIONE MATRIMONI
... VISTA la deliberazione di G.C. n. 32 del 01/02/2007 con la quale venivano adeguate le tariffe per l’utilizzo delle strutture comunali, ad uso matrimoni civili, come di seguito specificato:
Centro Socio Culturale Cascina Robbiolo per i residenti € 140,00 per i non residenti € 280,00
Sala Giunta per i residenti € 80,00 per i non residenti € 180,00
... DELIBERA
1) di adeguare il costo per l’utilizzo delle sale per la celebrazione dei matrimoni da effettuarsi dal lunedì al sabato mattina, con omaggio-ricordo da parte dell’Amministrazione Comunale, così come di seguito indicato:
· Centro S.C. Cascina Robbiolo per i residenti € 200,00 per i non residenti € 350,00
· Sala Giunta per i residenti € 80,00 per i non residenti € 200,00
2) di concedere ai cittadini residenti in Buccinasco la possibilità di contrarre il loro matrimonio senza addebito di spese, presso l’Ufficio del Sindaco od altro Ufficio dotato degli elementi essenziali per la celebrazione, dal lunedì al venerdì mattina, senza omaggio-ricordo da parte dell’Amministrazione Comunale ed a condizione che non siano presenti alla cerimonia più di quattro invitati, oltre naturalmente ai due testimoni;
Ndr: Dunque, riassumendo:
da 140 a 200: + 42% per i residenti c/o Centro S.C. Cascina Robbiolo (sono i più penalizzati)
da 280 a 350: + 25% per i non residenti c/o Centro S.C. Cascina Robbiolo
da 80,00 resta invariato per i residenti c/o Sala Giunta
da 180,00 a 200 + 11% per i non residenti c/o Sala Giunta
oppure "quasi di nascosto", dal lunedì al venerdì mattina(NON il sabato !), senza omaggio-ricordo (ma gli omaggi si pagano ?) con al massimo quattro invitati + due testimoni + gli sposi ...
giovedì 10 marzo 2011
2'900 VS 40'000
Tratto da: http://www.famigliacristiana.it/Informazione/ansa/articolo/influenza-a-parlamento-ue-rivedere-strategie-vaccinazione.aspx
INFLUENZA A: PARLAMENTO UE, RIVEDERE STRATEGIE VACCINAZIONE
IN FUTURO RISPARMIARE RISORSE ED EVITARE CONFLITTI D'INTERESSE
08/03/2011 - ANSA) - STRASBURGO, 8 MAR - Il Parlamento europeo ha oggi puntato il dito contro le strategie di vaccinazione che i 27 Stati membri hanno messo in campo nel 2009 e 2010 per proteggere i cittadini europei dalla diffusione del virus H1n1, responsabile dell'influenza A. Per il futuro, gli eurodeputati preferiscono giocare d'anticipo approvando una risoluzione in cui chiedono, ''acquisti di gruppo di vaccini in modo da risparmiare importante risorse, ma anche regole piu' efficaci per evitare conflitti di interesse''. Relatrice del provvedimento, la deputata francese del gruppo dei Verdi, Michel Rivasi, ha tenuto a sottolinare che la risoluzione vuole evidenziare i dubbi che sono stati sollevati sulla risposta sproporzionata all'influenza A in Europa (che l'Organizzazione mondiale della sanita' aveva dichiarato pandemica nel giugno 2009 ndr); cosi' come sulla potenziale influenza delle case farmaceutiche sulle azioni intraprese''. Nel chiedere di migliorare la cooperazione tra gli Stati membri, gli eurodeputati ricordano che ''per l'emergenza, sono stati spesi miliardi di euro'', a fronte ''di 2.900 decessi provocati dal virus H1n1 fino all'aprile 2010, rispetto ai 40.000 morti annuali di una normale influenza stagionale''. La risposta dei governi nazionali alla pandemia e' stata molto diversa: nell'Ue, solo l'Olanda ha dovuto inviare al macero 18 milioni di dosi di vaccino, mentre negli Usa sono stati eliminati vaccini scaduti per un valore di almeno 260 milioni di dollari. Per evitare poi possibili conflitti di interesse i deputati propongono la pubblicazione della dichiarazione di interessi degli esperti consulenti delle autorita' sanitarie europee. (ANSA).
INFLUENZA A: PARLAMENTO UE, RIVEDERE STRATEGIE VACCINAZIONE
IN FUTURO RISPARMIARE RISORSE ED EVITARE CONFLITTI D'INTERESSE
08/03/2011 - ANSA) - STRASBURGO, 8 MAR - Il Parlamento europeo ha oggi puntato il dito contro le strategie di vaccinazione che i 27 Stati membri hanno messo in campo nel 2009 e 2010 per proteggere i cittadini europei dalla diffusione del virus H1n1, responsabile dell'influenza A. Per il futuro, gli eurodeputati preferiscono giocare d'anticipo approvando una risoluzione in cui chiedono, ''acquisti di gruppo di vaccini in modo da risparmiare importante risorse, ma anche regole piu' efficaci per evitare conflitti di interesse''. Relatrice del provvedimento, la deputata francese del gruppo dei Verdi, Michel Rivasi, ha tenuto a sottolinare che la risoluzione vuole evidenziare i dubbi che sono stati sollevati sulla risposta sproporzionata all'influenza A in Europa (che l'Organizzazione mondiale della sanita' aveva dichiarato pandemica nel giugno 2009 ndr); cosi' come sulla potenziale influenza delle case farmaceutiche sulle azioni intraprese''. Nel chiedere di migliorare la cooperazione tra gli Stati membri, gli eurodeputati ricordano che ''per l'emergenza, sono stati spesi miliardi di euro'', a fronte ''di 2.900 decessi provocati dal virus H1n1 fino all'aprile 2010, rispetto ai 40.000 morti annuali di una normale influenza stagionale''. La risposta dei governi nazionali alla pandemia e' stata molto diversa: nell'Ue, solo l'Olanda ha dovuto inviare al macero 18 milioni di dosi di vaccino, mentre negli Usa sono stati eliminati vaccini scaduti per un valore di almeno 260 milioni di dollari. Per evitare poi possibili conflitti di interesse i deputati propongono la pubblicazione della dichiarazione di interessi degli esperti consulenti delle autorita' sanitarie europee. (ANSA).
Consiglio Comunale Buccinasco
lunedì 14 marzo 2011 alle ore 19:00 presso la sala consiliare - via Vittorio Emanuele n. 7
ORDINE DEL GIORNO:
1) Comunicazione del Sindaco;
2) Surroga del Consigliere Comunale dimissionario Andrea Collini ai sensi dell'art. 38, comma 8 del D.Lgs n. 267/2000;
3) Sostituzione componente commissioni consiliari Servizi alle Persone e Territorio e Ambiente;
4) Parziale rettifica della convenzione stipulata a rogito Notaio Milioti Dott. Giacomo (Rep. n. 71200 Racc. n. 8419) e retrocessione al Comune di Buccinasco di porzione dell’area sita in via Bologna;
5) Ordine del giorno prot. n. 725 del 18/01/2011;
6) Ordine del giorno prot. n. 2191 del 10/02/2011;
7) Interrogazioni, interpellanze, mozioni e o.d.g. presentati dai Consiglieri Comunali.
ORDINE DEL GIORNO:
1) Comunicazione del Sindaco;
2) Surroga del Consigliere Comunale dimissionario Andrea Collini ai sensi dell'art. 38, comma 8 del D.Lgs n. 267/2000;
3) Sostituzione componente commissioni consiliari Servizi alle Persone e Territorio e Ambiente;
4) Parziale rettifica della convenzione stipulata a rogito Notaio Milioti Dott. Giacomo (Rep. n. 71200 Racc. n. 8419) e retrocessione al Comune di Buccinasco di porzione dell’area sita in via Bologna;
5) Ordine del giorno prot. n. 725 del 18/01/2011;
6) Ordine del giorno prot. n. 2191 del 10/02/2011;
7) Interrogazioni, interpellanze, mozioni e o.d.g. presentati dai Consiglieri Comunali.
mercoledì 9 marzo 2011
Meno libertà di scelta !
Vorresti un ospedale pubblico, anzichè uno privato/a scopo di lucro ?
Arrangiati !
Tratto da: http://www.sanitacalabria.it/dettaglio.php?id_a=9259
Dal 2001 persi 30mila posti letto, crescono i privati - ansa
In Italia, tra il 2001 e il 2007, i posti letto in strutture ospedaliere pubbliche sono diminuiti di 30mila unità, mentre le strutture private accreditate hanno rafforzato la loro presenza sul territorio, arrivando a rappresentare quasi la metà delle strutture di assistenza ospedaliera nazionale. E´ lo scenario che emerge dall´ottavo rapporto Osservasalute, presentato dall´università Cattolica di Roma che analizza la qualità dell´offerta sanitaria nel Paese. La riduzione dei posti letto, per quanto riguarda il settore pubblico, secondo il dossier, in base alle linee nazionali si è verificata in maniera omogenea nelle Regioni. Nel periodo considerato, la percentuale dei posti letto in strutture private accreditate sul totale dei posti letto è, invece aumentata, passando dal 19% al 21%. Stando a quanto emerge dal rapporto, negli ospedali italiani i ricoveri sono in continua diminuzione e così le giornate di degenza. Tra il 2001 e il 2008, infatti, il tasso di ospedalizzazione complessivo si è ridotto del 22% per i ricoveri ordinari. Inoltre, il Sistema Sanitario Nazionale sconta un forte carenza di personale infermieristico, nonostante negli ultimi anni ci sia stato un aumento del 4% degli infermieri. Ma gli ospedali e i servizi territoriali sono ancora "in crisi", al punto che si parla di "emergenza infermieristica" in Italia.
Arrangiati !
Tratto da: http://www.sanitacalabria.it/dettaglio.php?id_a=9259
Dal 2001 persi 30mila posti letto, crescono i privati - ansa
In Italia, tra il 2001 e il 2007, i posti letto in strutture ospedaliere pubbliche sono diminuiti di 30mila unità, mentre le strutture private accreditate hanno rafforzato la loro presenza sul territorio, arrivando a rappresentare quasi la metà delle strutture di assistenza ospedaliera nazionale. E´ lo scenario che emerge dall´ottavo rapporto Osservasalute, presentato dall´università Cattolica di Roma che analizza la qualità dell´offerta sanitaria nel Paese. La riduzione dei posti letto, per quanto riguarda il settore pubblico, secondo il dossier, in base alle linee nazionali si è verificata in maniera omogenea nelle Regioni. Nel periodo considerato, la percentuale dei posti letto in strutture private accreditate sul totale dei posti letto è, invece aumentata, passando dal 19% al 21%. Stando a quanto emerge dal rapporto, negli ospedali italiani i ricoveri sono in continua diminuzione e così le giornate di degenza. Tra il 2001 e il 2008, infatti, il tasso di ospedalizzazione complessivo si è ridotto del 22% per i ricoveri ordinari. Inoltre, il Sistema Sanitario Nazionale sconta un forte carenza di personale infermieristico, nonostante negli ultimi anni ci sia stato un aumento del 4% degli infermieri. Ma gli ospedali e i servizi territoriali sono ancora "in crisi", al punto che si parla di "emergenza infermieristica" in Italia.
I piccoli perchè della vita: le automutilazioni
martedì 8 marzo 2011
Criteri di accoglienza di domande fuori termine validi per tutte le scuole primarie del territorio di Buccinasco.
I Consigli di Circolo del 1° e 2° Circolo Didattico di Buccinasco, nella seduta straordinaria congiunta del 07/03/2011 alle ore 18.00 presso la sede di Robbiolo, presieduti rispettivamente dalla sig.ra Maria Teresa Pruonto, in sostituzione della sig.ra Lorena Castellini, e dal sig Maurizio Pennacchio, alla presenza del previsto numero legale, del Sindaco e dell’Ass. all’Istruzione, hanno deliberato
all’unanimità i criteri di accoglienza di domande fuori termine validi per tutte le scuole primarie del territorio di Buccinasco.
La delibera viene pubblicata martedì 08/03/2011 all’albo e sui siti web di entrambi i Circoli didattici.
All’Amministrazione Comunale è stata fatta richiesta di pubblicare, sempre alla medesima data, il testo integrale della presente delibera sul sito web del Comune e di curarne la massima diffusione a tutte le famiglie eventualmente interessate all’iscrizione.
all’unanimità i criteri di accoglienza di domande fuori termine validi per tutte le scuole primarie del territorio di Buccinasco.
La delibera viene pubblicata martedì 08/03/2011 all’albo e sui siti web di entrambi i Circoli didattici.
All’Amministrazione Comunale è stata fatta richiesta di pubblicare, sempre alla medesima data, il testo integrale della presente delibera sul sito web del Comune e di curarne la massima diffusione a tutte le famiglie eventualmente interessate all’iscrizione.
venerdì 4 marzo 2011
Un'altra sanità è possibile (in Lombardia)
sentenza 8254 della quarta Sezione Penale Cassazione: no a logiche mercantili e a dimissioni rapide negli ospedali
Annullata l'assoluzione di un medico dall'accusa di omicidio colposo: «I criteri di economicità non possono prevalere sul diritto alla salute dei cittadini»
MILANO - La volontà di contenere la spesa sanitaria non può prevalere sul diritto alla salute dei cittadini e le dimissioni dei pazienti dagli ospedali devono essere decise solo in base a valutazioni di ordine medico. È quando sottolinea la Cassazione nella sentenza 8254 della quarta sezione penale con cui ha annullato l'assoluzione di un medico dall'accusa di omicidio colposo di un paziente dimesso dopo 9 giorni da un intervento cardiaco, secondo le linee guida in uso nella struttura sanitaria.
NO SALVACONDOTTO - Se le linee guida in uso negli ospedali «dovessero rispondere solo a logiche mercantili», il rispetto delle stesse «a scapito dell'ammalato, non potrebbe costituire per il medico una sorta di salvacondotto, capace di metterlo al riparo da qualsiasi responsabilità, penale e civile, o anche solo morale» scrivono i giudici, aggiungendo che «sul rispetto di quelle logiche non può innestarsi un comportamento virtuoso del medico che, secondo scienza e coscienza, assuma le decisioni più opportune a tutela della salute del paziente». Secondo la Cassazione le linee guida possono «legittimamente essere ispirate anche a logiche di economicità di gestione purché non siano in contrasto con le conclamate esigenze di cura del paziente».
IL RICORSO - Con questa decisione la quarta sezione penale ha accolto il ricorso dei familiari del paziente deceduto per essere stato dimesso troppo frettolosamente, contro l'assoluzione di un medico dell'ospedale di Busto Arsizio. Lì il paziente era stato ricoverato il 9 giugno 2004 per infarto al miocardio. Sottoposto ad angioplastica con applicazione di uno spent medicato, è stato dimesso dopo 9 giorni, il 18 giugno, dal momento che risultava «asintomatico e stabilizzato». Quella stessa notte l'uomo ebbe un nuovo scompenso e arrivò in ospedale quando era già in arresto cardiocircolatorio. Se non fosse stato dimesso, ha accertato la perizia legale, sarebbe sopravvissuto grazie alle cure che avrebbe ricevuto in reparto. In primo grado il medico firmò che le dimissioni venne condannato a 8 mesi di reclusione e a risarcire i danni morali ai familiari. In appello invece fu assolto «perché il fatto non costituisce reato» in quanto il medico aveva seguito le linee guida in tema di dimissioni. Una tesi non condivisa dalla Cassazione che ha accolto il reclamo della Procura della Corte d'Appello di Milano e dei familiari. I supremi giudici criticano le linee guida obiettando che «nulla si conosce dei loro contenuti, né dell'autorità dalle quali provengono, né del loro livello di scientificità, né delle finalità che con esse si intende perseguire, né è dato di conoscere se rappresentino un'ulteriore garanzia per il paziente o se altro non sono che uno strumento per garantire l'economicità della gestione della struttura ospedaliera».
NUOVO PROCESSO - «A nessuno - prosegue la Cassazione - è consentito anteporre la logica economica alla logica della tutela della salute, né diramare direttive che, nel rispetto della prima, pongano in secondo piano le esigenze dell' ammalato». Inoltre i supremi giudici ricordano ai medici che prima di tutto devono rispondere al loro codice deontologico in base al quale hanno il dovere «di anteporre la salute del malato a qualsiasi altra diversa esigenza» e, pertanto, non sono tenuti «al rispetto di quelle direttive laddove esse siano in contrasto con le esigenze di cura del paziente, e non possono andare esenti da colpa ove se ne lascino condizionare, rinunciando al proprio compito e degradando la propria professionalità e la propria missione a livello ragionieristico». Adesso per il medico in questione si apre quindi un nuovo processo. Il paziente, oltre ad essere stato colpito da infarto, aveva un quadro clinico che consigliava prudenza in quanto era un fumatore obeso: per questo probabilmente non rientrava nei criteri statistici delle linee guida.
Redazione online, 03 marzo 2011 - tratto da http://www.corriere.it/salute/11_marzo_03/cassazione-dimissioni-ospedali_63c8de40-45a1-11e0-be93-d37b38d5ef64.shtml
Annullata l'assoluzione di un medico dall'accusa di omicidio colposo: «I criteri di economicità non possono prevalere sul diritto alla salute dei cittadini»
MILANO - La volontà di contenere la spesa sanitaria non può prevalere sul diritto alla salute dei cittadini e le dimissioni dei pazienti dagli ospedali devono essere decise solo in base a valutazioni di ordine medico. È quando sottolinea la Cassazione nella sentenza 8254 della quarta sezione penale con cui ha annullato l'assoluzione di un medico dall'accusa di omicidio colposo di un paziente dimesso dopo 9 giorni da un intervento cardiaco, secondo le linee guida in uso nella struttura sanitaria.
NO SALVACONDOTTO - Se le linee guida in uso negli ospedali «dovessero rispondere solo a logiche mercantili», il rispetto delle stesse «a scapito dell'ammalato, non potrebbe costituire per il medico una sorta di salvacondotto, capace di metterlo al riparo da qualsiasi responsabilità, penale e civile, o anche solo morale» scrivono i giudici, aggiungendo che «sul rispetto di quelle logiche non può innestarsi un comportamento virtuoso del medico che, secondo scienza e coscienza, assuma le decisioni più opportune a tutela della salute del paziente». Secondo la Cassazione le linee guida possono «legittimamente essere ispirate anche a logiche di economicità di gestione purché non siano in contrasto con le conclamate esigenze di cura del paziente».
IL RICORSO - Con questa decisione la quarta sezione penale ha accolto il ricorso dei familiari del paziente deceduto per essere stato dimesso troppo frettolosamente, contro l'assoluzione di un medico dell'ospedale di Busto Arsizio. Lì il paziente era stato ricoverato il 9 giugno 2004 per infarto al miocardio. Sottoposto ad angioplastica con applicazione di uno spent medicato, è stato dimesso dopo 9 giorni, il 18 giugno, dal momento che risultava «asintomatico e stabilizzato». Quella stessa notte l'uomo ebbe un nuovo scompenso e arrivò in ospedale quando era già in arresto cardiocircolatorio. Se non fosse stato dimesso, ha accertato la perizia legale, sarebbe sopravvissuto grazie alle cure che avrebbe ricevuto in reparto. In primo grado il medico firmò che le dimissioni venne condannato a 8 mesi di reclusione e a risarcire i danni morali ai familiari. In appello invece fu assolto «perché il fatto non costituisce reato» in quanto il medico aveva seguito le linee guida in tema di dimissioni. Una tesi non condivisa dalla Cassazione che ha accolto il reclamo della Procura della Corte d'Appello di Milano e dei familiari. I supremi giudici criticano le linee guida obiettando che «nulla si conosce dei loro contenuti, né dell'autorità dalle quali provengono, né del loro livello di scientificità, né delle finalità che con esse si intende perseguire, né è dato di conoscere se rappresentino un'ulteriore garanzia per il paziente o se altro non sono che uno strumento per garantire l'economicità della gestione della struttura ospedaliera».
NUOVO PROCESSO - «A nessuno - prosegue la Cassazione - è consentito anteporre la logica economica alla logica della tutela della salute, né diramare direttive che, nel rispetto della prima, pongano in secondo piano le esigenze dell' ammalato». Inoltre i supremi giudici ricordano ai medici che prima di tutto devono rispondere al loro codice deontologico in base al quale hanno il dovere «di anteporre la salute del malato a qualsiasi altra diversa esigenza» e, pertanto, non sono tenuti «al rispetto di quelle direttive laddove esse siano in contrasto con le esigenze di cura del paziente, e non possono andare esenti da colpa ove se ne lascino condizionare, rinunciando al proprio compito e degradando la propria professionalità e la propria missione a livello ragionieristico». Adesso per il medico in questione si apre quindi un nuovo processo. Il paziente, oltre ad essere stato colpito da infarto, aveva un quadro clinico che consigliava prudenza in quanto era un fumatore obeso: per questo probabilmente non rientrava nei criteri statistici delle linee guida.
Redazione online, 03 marzo 2011 - tratto da http://www.corriere.it/salute/11_marzo_03/cassazione-dimissioni-ospedali_63c8de40-45a1-11e0-be93-d37b38d5ef64.shtml
giovedì 3 marzo 2011
Per lo scrittore che è in me (ed in molti di Voi)
"Racconta una storia a Buccinasco", primo concorso letterario
Il Comune lancia la prima edizione del concorso letterario “Racconta una storia a Buccinasco”
Il concorso, aperto a tutti i residenti italiani o stranieri, consiste nella composizione di un racconto, novella o fiaba a tema libero ambientato nel Comune di Buccinasco. Un’iniziativa aperta a tutti, senza limiti di età che nasce dall’idea di una giovane cittadina.
“Siamo sempre aperti a valutare proposte interessanti – afferma il Sindaco Loris Cereda – e il confronto con i giovani si concretizza spesso in progetti originali ed accattivanti. Con questo concorso desideriamo non solo premiare i concittadini più portati per la scrittura, ma anche raccontare in modo inedito la nostra città e renderla protagonista di opere di fantasia che entreranno a far parte della nostra storia”.
Gli elaborati, in lingua italiana, non dovranno superare le 30 cartelle dattiloscritte (massimo 3000 caratteri per cartella, spazi inclusi) e non dovranno risultare vincitori in altri concorsi.
Il termine ultimo per la consegna è il 31 agosto 2011.
I lavori andranno recapitati direttamente all’ufficio protocollo del Comune o spediti mezzo raccomandata con avviso di ricevimento in busta chiusa, unitamente alla scheda di concorso debitamente compilata e sottoscritta, con la seguente intestazione: “1° Concorso letterario di Buccinasco, c/o Comune di Buccinasco, Settore cultura, sport e tempo libero, via Roma 2, 20090 Buccinasco”.
Il vincitore verrà premiato in una seduta pubblica attraverso la consegna di un attestato di riconoscimento. Inoltre, i racconti dei primi tre classificati, verranno pubblicati a puntate sul periodico comunale Buccinasco Informazioni.
Per approfondimenti si invita a consultare il sito: www.comune.buccinasco.mi.it o a rivolgersi all’Ufficio Cultura, dottor Luigi Placido, tel.45797254, l.placido@comune.buccinasco.mi.it
Elena Mento - Pubblicato il 01/03/11 10:36 in STORIE DELLA TERRA DI MEZZO (cronache di Buccinasco) - http://blog.comune.buccinasco.mi.it/testo_593.html
Il Comune lancia la prima edizione del concorso letterario “Racconta una storia a Buccinasco”
Il concorso, aperto a tutti i residenti italiani o stranieri, consiste nella composizione di un racconto, novella o fiaba a tema libero ambientato nel Comune di Buccinasco. Un’iniziativa aperta a tutti, senza limiti di età che nasce dall’idea di una giovane cittadina.
“Siamo sempre aperti a valutare proposte interessanti – afferma il Sindaco Loris Cereda – e il confronto con i giovani si concretizza spesso in progetti originali ed accattivanti. Con questo concorso desideriamo non solo premiare i concittadini più portati per la scrittura, ma anche raccontare in modo inedito la nostra città e renderla protagonista di opere di fantasia che entreranno a far parte della nostra storia”.
Gli elaborati, in lingua italiana, non dovranno superare le 30 cartelle dattiloscritte (massimo 3000 caratteri per cartella, spazi inclusi) e non dovranno risultare vincitori in altri concorsi.
Il termine ultimo per la consegna è il 31 agosto 2011.
I lavori andranno recapitati direttamente all’ufficio protocollo del Comune o spediti mezzo raccomandata con avviso di ricevimento in busta chiusa, unitamente alla scheda di concorso debitamente compilata e sottoscritta, con la seguente intestazione: “1° Concorso letterario di Buccinasco, c/o Comune di Buccinasco, Settore cultura, sport e tempo libero, via Roma 2, 20090 Buccinasco”.
Il vincitore verrà premiato in una seduta pubblica attraverso la consegna di un attestato di riconoscimento. Inoltre, i racconti dei primi tre classificati, verranno pubblicati a puntate sul periodico comunale Buccinasco Informazioni.
Per approfondimenti si invita a consultare il sito: www.comune.buccinasco.mi.it o a rivolgersi all’Ufficio Cultura, dottor Luigi Placido, tel.45797254, l.placido@comune.buccinasco.mi.it
Elena Mento - Pubblicato il 01/03/11 10:36 in STORIE DELLA TERRA DI MEZZO (cronache di Buccinasco) - http://blog.comune.buccinasco.mi.it/testo_593.html
mercoledì 2 marzo 2011
A proposito di scuole private...
segnalo un post pubblicato sul suo sito da Luigi Saccavini.
Scuola pubblica e scuola privata: questione elettorale che ritorna. Facciamo un punto? link
Ecco il mio commento:
Caro Luigi
forse hai trascurato alcuni punti importanti.
Gli insegnanti della scuola pubblica devono avere superato un concorso selettivo. Ciò dovrebbe permettere (o meglio permette!) solo ai più bravi di insegnare.
Nelle scuole private sono invece chiamati nominativamente, senza che siano noti i criteri di selezione.
Gli insegnanti delle scuole pubbliche sono tenuti a frequentare corsi di aggiornamento ed a confrontarsi con altri insegnanti (i team).
Non so quanto seriamente ciò avvenga per quelli che insegnano nei “diplomifici”.
La scuola pubblica dovrebbe garantire agli insegnanti la serenità (anche economica) necessaria al loro lavoro, con assunzioni a lungo termine. In alcune scuole private gli insegnanti sono licenziati a Giugno e riassunti (se vanno ancora d’accordo col Preside…) a Settembre. O almeno questo è il mio ricordo di quando da giovane laureato cercavo lavoro.
E’ possibile che alcune scuole private siano più serie, ma istintivamente non mi sento di equipararle a quelle pubbliche…
Scuola pubblica e scuola privata: questione elettorale che ritorna. Facciamo un punto? link
Ecco il mio commento:
Caro Luigi
forse hai trascurato alcuni punti importanti.
Gli insegnanti della scuola pubblica devono avere superato un concorso selettivo. Ciò dovrebbe permettere (o meglio permette!) solo ai più bravi di insegnare.
Nelle scuole private sono invece chiamati nominativamente, senza che siano noti i criteri di selezione.
Gli insegnanti delle scuole pubbliche sono tenuti a frequentare corsi di aggiornamento ed a confrontarsi con altri insegnanti (i team).
Non so quanto seriamente ciò avvenga per quelli che insegnano nei “diplomifici”.
La scuola pubblica dovrebbe garantire agli insegnanti la serenità (anche economica) necessaria al loro lavoro, con assunzioni a lungo termine. In alcune scuole private gli insegnanti sono licenziati a Giugno e riassunti (se vanno ancora d’accordo col Preside…) a Settembre. O almeno questo è il mio ricordo di quando da giovane laureato cercavo lavoro.
E’ possibile che alcune scuole private siano più serie, ma istintivamente non mi sento di equipararle a quelle pubbliche…
martedì 1 marzo 2011
Un'altra Chiesa è possibile.
Tratto da: http://www.nandodallachiesa.it/public/index.php?option=content&task=view&id=1546
Vi consegno questa testimonianza di don Enrico. E’ del 17 febbraio. L’occasione è stata l’incontro dei sacerdoti del decanato del centro di Milano con il cardinale Tettamanzi. Mi sono quasi commosso a pensare all’abisso morale tra questo anziano prete e i pasdaran del cattolicesimo pataccaro dei berluscones.
“Eminenza Reverendissima, nel 2012 Milano ospiterà il “Forum internazionale sulla famiglia”. Consegno a Lei queste mie tre attenzioni strettamente collegate:
1. Prima attenzione: il tema “Famiglia: festa, lavoro” è bello. Ma quale che sia lo sforzo degli organizzatori perché ci si attenga al tema, è verosimile che verranno diffusi da più parti voci e slogan su temi di fecondazione artificiale, aborto, divorzio, testamento biologico…Ed è pure verosimile che lo stile sarà probabilmente quello finora invalso di non badare a distinzioni tra coscienza personale e legge civile, all’insegna di un quasi-principio: “gl’imperativi etici con fondamento naturale non sono negoziabili sul piano legislativo”. Forse potremmo e dovremmo ragionare ex novo insieme, con più calma e più umiltà da parte di tutti, sulla vecchia elementare domanda: fino a che punto ho diritto e dovere d’imporre ad altri, in maniera incondizionata, le mie convinzioni, anche se riguardano un bene di fondo?
2. Seconda: l’attuale dirigenza politica italiana è per tanti versi indecente, ma appoggia le tesi della chiesa ufficiale sulle suddette questioni, legate alla famiglia. E ne ottiene un appoggio di contraccambio. Vediamo! Vicinanza al potere politico attuale è espressa da autorità della chiesa come Bertone, Fisichella, Bagnasco. Dissenso da queste eminenze non si ravvisa nella CEI, tranne qualche flebile rammarico sull’Avvenire di fronte a certi comportamenti sessuali di Berlusconi, mentre esponenti politici di spicco di area cattolica ridono a squarciagola sotto le telecamere come il nostro Formigoni davanti alle millanterie sessuali del premier o chiedono non si distribuisca Famiglia Cristiana sui sagrati perché la rivista osa rimproverare le malefatte del premier, come fa l’on. Lupi. Il qualunquismo domina tra noi del clero. In alcuni movimenti della chiesa c’è approvazione. Massiccia adesione di voto è tributata dai nostri fedeli…Questa situazione per non pochi è motivo di scandalo e serpeggia una sottile tentazione di rifiuto anche teorico di una concezione gerarchica della chiesa. Ma la preoccupazione pastorale primaria è un’altra: il silenzio della chiesa contribuisce a corrodere i valori civili nell’anima della gente, ormai libera di separare morale e politica. Temo che per il forum l’abbraccio di questa chiesa con questo potere prenda nuovo vigore
3. Terza: sui 2 temi indicati, cioè la legislazione in materia eticamente sensibile e il rapporto della chiesa con la dirigenza politica, non corre troppo dialogo tra Vertici e base ecclesiale e del resto la base nemmeno sembra molto interessata a richiederlo. Temo che non correrà anche nel 2012. Ebbene! domani Sua Eminenza celebrerà messa con la classe 1961, la mia classe, in occasione del 50° del nostro sacerdozio. Fra non molto io raggiungerò il 75° di età e lascerò l'attuale incarico canonico. Mentre sto raggiungendo questi traguardi anagrafici e ringrazio il Cielo per le tante cose belle che mi ha concesso in questi lunghi anni, non nascondo oggi l’amarezza per il poco interesse della comunità ad un esame serio di quei 2 temi, a mio avviso pastoralmente fondamentali. Nutro tuttavia la speranza che nella preparazione al forum, accanto all’aspetto organizzativo ed all’accento sul tema fissato, la chiesa milanese dia un po’ di attenzione anche a quegli argomenti.”
Vi consegno questa testimonianza di don Enrico. E’ del 17 febbraio. L’occasione è stata l’incontro dei sacerdoti del decanato del centro di Milano con il cardinale Tettamanzi. Mi sono quasi commosso a pensare all’abisso morale tra questo anziano prete e i pasdaran del cattolicesimo pataccaro dei berluscones.
“Eminenza Reverendissima, nel 2012 Milano ospiterà il “Forum internazionale sulla famiglia”. Consegno a Lei queste mie tre attenzioni strettamente collegate:
1. Prima attenzione: il tema “Famiglia: festa, lavoro” è bello. Ma quale che sia lo sforzo degli organizzatori perché ci si attenga al tema, è verosimile che verranno diffusi da più parti voci e slogan su temi di fecondazione artificiale, aborto, divorzio, testamento biologico…Ed è pure verosimile che lo stile sarà probabilmente quello finora invalso di non badare a distinzioni tra coscienza personale e legge civile, all’insegna di un quasi-principio: “gl’imperativi etici con fondamento naturale non sono negoziabili sul piano legislativo”. Forse potremmo e dovremmo ragionare ex novo insieme, con più calma e più umiltà da parte di tutti, sulla vecchia elementare domanda: fino a che punto ho diritto e dovere d’imporre ad altri, in maniera incondizionata, le mie convinzioni, anche se riguardano un bene di fondo?
2. Seconda: l’attuale dirigenza politica italiana è per tanti versi indecente, ma appoggia le tesi della chiesa ufficiale sulle suddette questioni, legate alla famiglia. E ne ottiene un appoggio di contraccambio. Vediamo! Vicinanza al potere politico attuale è espressa da autorità della chiesa come Bertone, Fisichella, Bagnasco. Dissenso da queste eminenze non si ravvisa nella CEI, tranne qualche flebile rammarico sull’Avvenire di fronte a certi comportamenti sessuali di Berlusconi, mentre esponenti politici di spicco di area cattolica ridono a squarciagola sotto le telecamere come il nostro Formigoni davanti alle millanterie sessuali del premier o chiedono non si distribuisca Famiglia Cristiana sui sagrati perché la rivista osa rimproverare le malefatte del premier, come fa l’on. Lupi. Il qualunquismo domina tra noi del clero. In alcuni movimenti della chiesa c’è approvazione. Massiccia adesione di voto è tributata dai nostri fedeli…Questa situazione per non pochi è motivo di scandalo e serpeggia una sottile tentazione di rifiuto anche teorico di una concezione gerarchica della chiesa. Ma la preoccupazione pastorale primaria è un’altra: il silenzio della chiesa contribuisce a corrodere i valori civili nell’anima della gente, ormai libera di separare morale e politica. Temo che per il forum l’abbraccio di questa chiesa con questo potere prenda nuovo vigore
3. Terza: sui 2 temi indicati, cioè la legislazione in materia eticamente sensibile e il rapporto della chiesa con la dirigenza politica, non corre troppo dialogo tra Vertici e base ecclesiale e del resto la base nemmeno sembra molto interessata a richiederlo. Temo che non correrà anche nel 2012. Ebbene! domani Sua Eminenza celebrerà messa con la classe 1961, la mia classe, in occasione del 50° del nostro sacerdozio. Fra non molto io raggiungerò il 75° di età e lascerò l'attuale incarico canonico. Mentre sto raggiungendo questi traguardi anagrafici e ringrazio il Cielo per le tante cose belle che mi ha concesso in questi lunghi anni, non nascondo oggi l’amarezza per il poco interesse della comunità ad un esame serio di quei 2 temi, a mio avviso pastoralmente fondamentali. Nutro tuttavia la speranza che nella preparazione al forum, accanto all’aspetto organizzativo ed all’accento sul tema fissato, la chiesa milanese dia un po’ di attenzione anche a quegli argomenti.”
Pareri ...
La legge sul testamento biologico che sta per approdare in Aula alla Camera «è un passo indietro per il Paese. Era certamente meglio niente di questa legge».
Lo spiega Giuseppe Gristina, della Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva (Siaarti), sottolineando come non si sia tenuto conto del fatto che «la scienza medica di questo Paese si era dichiarata contro questa legge» e che «è stato prodotto un corpo scientifico solidissimo che questa legge ignora».
Quella che sta per essere discussa «è una legge dal sapore medievale che riporta indietro di cinquant'anni la qualità del rapporto medico-paziente» e «genera un vero e proprio danno».
Senza possibilità di dichiarazioni vincolanti «tutto è lasciato in mano al medico» venendo meno al concetto di «alleanza terapeutica che ha alla base l'idea di decisioni condivise».
Perché, si chiede Gristina, «se uno è cosciente può rifiutare di mangiare e bere, mentre se lo ha dichiarato prima e poi non è più cosciente non può farlo? È un'aberrazione».
C'era bisogno «semmai, di una legge cornice che indirizzasse le scelte, non di un codice rigido adatto più alla santa inquisizione».
Fonte: da Doctornews33- newsletter 1 marzo 2011- www. http://www.doctor33.it - tratto da: http://www.salute-donna.net/2011/03/biotestamento-anestesisti-legge-dal.html
Lo spiega Giuseppe Gristina, della Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva (Siaarti), sottolineando come non si sia tenuto conto del fatto che «la scienza medica di questo Paese si era dichiarata contro questa legge» e che «è stato prodotto un corpo scientifico solidissimo che questa legge ignora».
Quella che sta per essere discussa «è una legge dal sapore medievale che riporta indietro di cinquant'anni la qualità del rapporto medico-paziente» e «genera un vero e proprio danno».
Senza possibilità di dichiarazioni vincolanti «tutto è lasciato in mano al medico» venendo meno al concetto di «alleanza terapeutica che ha alla base l'idea di decisioni condivise».
Perché, si chiede Gristina, «se uno è cosciente può rifiutare di mangiare e bere, mentre se lo ha dichiarato prima e poi non è più cosciente non può farlo? È un'aberrazione».
C'era bisogno «semmai, di una legge cornice che indirizzasse le scelte, non di un codice rigido adatto più alla santa inquisizione».
Fonte: da Doctornews33- newsletter 1 marzo 2011- www. http://www.doctor33.it - tratto da: http://www.salute-donna.net/2011/03/biotestamento-anestesisti-legge-dal.html
E' come cercare un ago in un pagliaio.
It is like looking for a needle in a haystack
Questa frase ha molte applicazioni. Anche e soprattutto in politica.
Questa frase ha molte applicazioni. Anche e soprattutto in politica.
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