Parlamento è una definizione che si usa solitamente per indicare l'insieme della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. Ha quindi poco senso dire "il Parlamento ed il Senato hanno fatto...",, ma occorrerebbe invece dire "le due Camere", oppure "Camera e Senato".
Indottrinare ha un significato diverso da insegnare, spiegare. Se qualcuno mi aiuta a comprendere meglio un concetto, oppure mi segnala un errore, probabilmente mi sta insegnando, ma non è detto che mi stia anche indottrinando. A mio parere le due parole non possono essere usate usare come sinonimi.
Esperienza pregressa: per molte attività avere una esperienza pregressa è positivo. Spesso nelle inserzioni per la ricerca di personale qualificato è indicato quale esperienza debbono avere i candidati, in quale modo essi abbiano già dimostrato le proprie capacità, ed appreso i rudimenti del lavoro che si candidano a compiere. Nella antica Roma si parlava addirittura di un "Cursus Honorum", il cui scopo era (forse anche) evitare che persone impreparate potessero assumere posizioni di grande responsabilità. Con la politica "gggiovane" si privilegia invece l'inesperienza, e spesso l'appartenenza ad un sesso diverso da quello maschile, ritenendoli di per sè titoli di merito e dimostrazione di capacità e di novità.
Dettagli:
Parlamento Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il parlamento è il corpo legislativo o assemblea legislativa dello Stato, ossia un organo complesso, costituito essenzialmente da uno o più organi collegiali di tipo assembleare (camere), la cui funzione precipua, sebbene non unica, è l'approvazione delle leggi.
Dall'Enciclopedia Italiana Treccani
Indottrinare
Vocabolario on line
indottrinare v. tr. [rifacimento di addottrinare, sull’esempio del fr. endoctriner]. – Istruire; far assimilare, con opera d’insegnamento e di persuasione insistente e metodica, i principî di una dottrina, soprattutto politica; si usa per lo più in tono iron. o polemico: i. le masse; i. le giovani leve del partito; lo hanno indottrinato ben bene!
Cursus honorum
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il cursus honorum era l'ordine sequenziale degli uffici pubblici tenuti dall'aspirante politico sia durante il periodo repubblicano, sia nei primi due secoli dell'Impero romano. Fu creato inizialmente per gli uomini di rango senatoriale. Poi sotto l'alto Impero, essendo i cittadini divisi in tre classi (ordine senatorio, equestre e plebei), i membri di ciascuna classe potevano fare una ben distinta carriera politica (cursus honorum).[1]Le magistrature tradizionali erano disponibili solo per i cittadini dell'ordine senatorio. Le magistrature che sopravvissero alla fine della Repubblica erano, in ordine di importanza nel cursus honorum: il consolato, la pretura, il tribunato plebeo, l'edilità, la questura e il tribunato militare.[1]
Il cursus honorum conteneva un insieme sia di cariche politiche che militari. Ogni ufficio aveva un'età minima per l'elezione, ed un intervallo minimo per ottenere la carica successiva, oltre a leggi che proibivano di reiterare un particolare ufficio. Queste regole cominciarono ad essere alterate e poi ignorate nel corso dell'ultimo secolo della Repubblica. Per esempio, Mario fu console per cinque anni consecutivi tra il 104 e il100 a.C.
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