mercoledì 11 febbraio 2015

C'è a chi piace farsi schedare...

Tratto da:  http://attivissimo.blogspot.it/search?updated-max=2015-02-07T13:46:00%2B01:00&max-results=5

Facebook adesso ti pedina ovunque su Internet

Il 30 gennaio scorso Facebook ha aggiornato le proprie regole di gestione della privacy (la Normativa sui dati) con una nuova formulazione che consente al social network di raccogliere informazioni sui suoi utenti anche quando sono scollegati da Facebook e stanno visitando altri siti o facendo ricerche nei motori di ricerca. Le nuove regole introducono inoltre loscambio di dati con WhatsApp e Instagram.

Con le nuove regole, Facebook può usare anche i segnali GPS, Bluetooth e Wi-Fi dei suoi utenti per localizzarli in qualsiasi momento, può raccogliere informazioni sui pagamenti effettuati su altri siti, e altro ancora.

Tutto questo, dice Facebook, serve a migliorare l'esperienza di utilizzare il social network mostrando soltanto pubblicità pertinenti, ma per molti la progressiva espansione della massa di dati personali rastrellati da Facebook (che possiede già la più grande collezione di foto personali del pianeta e ora sta apprestandosi ad analizzarla con il riconoscimento facciale automatico) ha un effetto molto particolare: il social network sa di loro più cose di quante ne sappiano gli amici, la famiglia e i partner sentimentali.

Se le nuove norme vi risultano strette, l'unica strada ragionevolmente percorribile è eliminare il proprio profilo e trovare un modo alternativo di comunicare.

1 commento:

Andrea D. ha detto...

Facebook, ma anche altri operatori, come Google, vive essenzialmente di pubblicità! Non ha canoni o entrate da altre fonti: senza pubblicità non potrebbe esistere. E la pubblicità più è efficace e più vale, per questo si sforzano continuamente di offrire nuovi servizi che, in un modo o nell'altro, aiutano a raccogliere informazioni e profilare i clienti. Google, in questo senso, è più avanti! Le ricerche che continuamente facciamo sul suo motore di ricerca rivelano molte informazioni preziose! A Google mancano le informazioni sociali ed è per questo che ha creato il proprio Social Network Google+ che, a quanto pare, cresce molto velocemente come numero di utenti, ama ancora poco come utilizzo! Insomma Google sta entrando a gamba tesa nel terreno di Facebook e mi pare scontato che Facebook non possa stare a guardare e cerchi di entrare, per quanto possibile, nel campo di Google.

In ogni caso queste sono le regole del gioco (informazioni in cambio di servizi): giusto o sbagliato? Dipende! Dipende dal reale uso che di queste informazioni si fa! Le compagnie di telefonia mobile sanno, con una certa approssimazione, da decenni dove mi trovo in ogni momento della giornata e in ogni giorno dell'anno! Il cameriere del mio ristorante abituale sa cosa mi piace, cosa non mi piace, dove preferisco sedermi, con chi vado, con che frequenza ci vado, cosa ordino, cosa bevo. Questo gli permette di servirmi meglio, di farmi proposte allineate con i miei gusti. E' un bene o un male? Per me è un bene, anche se, ovviamente, si tratta di un'intrusione nella mia privacy! Certo che qualche intoppo c'è e ci può essere, oggi come ieri: ricordo il caso di una catena di Hotel che ha chiamato a casa un cliente abituale per proporgli un'offerta molto vantaggiosa. La moglie ha così scoperto che in quell'hotel effettivamente il marito ci andava spesso, ma con l'amante!

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