Sono tra le persone che preferirebbero che le primarie fossero organizzate subito.
Prima che cada il governo. Prima di un eventuale governo tecnico. Prima che sia possibile dire "ora non c'è più tempo", o anche "le primarie ci mostrerebbero divisi, meglio che siano in pochi a scegliere"...
Rinviare l'organizzazione delle primarie vuol dire correre il rischio di trovarci candidati impresentabili, come successo alle ultime provinciali (Milano: Penati) e regionali (Lombardia: ancora Penati). E' frustrante ascoltare chi ha scelto Penati vantarsi perché abbiamo perso poco... Non voglio trovarmi ancora nella stessa situazione ...
Quindi: che si organizzino delle primarie entro Ottobre, aperte a chi ci vuole stare (anche fuori dal PD). nelle quali gli elettori possano scegliere il candidato premier.
P.S. stamattina sentivo per radio che il PD insegue come candidato Sindaco al Comune di Milano l'architetto della EXPO 2015 (vedi nei commenti). Ma siamo impazziti ?
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2 commenti:
Boeri candidato a Sindaco di Milano ? --> ecco la notizia alla quale mi riferivo
http://www.ilgiornale.it/milano/boeri_io_candidato_sindaco_pd_lunita_ha_preso_cantonata/27-08-2010/articolo-id=469477-page=0-comments=1
Boeri: «Io candidato sindaco del Pd? L’Unità ha preso una cantonata»
di Chiara Campo
Sono senza parole, cado dalle nuvole». L’architetto di Expo e del Bosco verticale disegnato all’interno del progetto di Garibaldi-Repubblica è irritato. Risponde alla telefonata dagli Usa, e dev’essere l’ultima di una lunga serie. «Primarie Pd: a Milano spunta il nome di Stefano Boeri» titolava ieri in prima pagina «L’Unità». Il Pd, racconta l’articolo, vorrebbe esprimere un proprio candidato, capace di raccogliere le forze migliori della città, riformista e moderato. E svela il mistero sul nome che dovrebbe essere presentato ai primi di settembre, dal palco della festa democratica al Palasharp. Ma il diretto interessato assicura: «Non c’è niente di fondato, cado dalle nuvole e onestamente sono in forte imbarazzo».
Che proprio caschi dalle nuvole è improbabile, e corregge il tiro «sono diversi mesi che il mio nome circola ma insieme a quello di tanti altri, mio fratello Tito, il presidente del tribunale Livia Pomodoro, l’avvocato Umberto Ambrosoli. Ma ripeto che la notizia è infondata». Non escluso un suo coinvolgimento nella politica milanese in vista delle comunali 2011, anche se sembrerebbe propendere più per una lista civica («sto solo ragionando da qualche tempo su un progetto insieme ad altri, al limite ne parlerò a tempo e ora» si limita ad concludere).
Boeri è l’architetto che ha lavorato a stretto fianco con il sindaco-commissario per la realizzazione del masterplan di Expo, ma ha firmato contro il Piano di governo del territorio fiore all’occhiello della giunta Moratti un appello ai milanesi per riscriverlo e di recente anche i cinque referendum per una città più vivibile lanciati dall’ex assessore alla Mobilità Edoardo Croci. Docente di Progettazione urbanistica presso il Politecnico, direttore della rivista «Abitare», ha disegnato un grattacielo eco-sostenibile all’interno del progetto Porta Nuova del gruppo Hines. Anche a sinistra, c’è chi vede storto il coinvolgimento dell’architetto nei progetti di trasformazione della città per farne un candidato credibile.
Tratto da: http://notizie.virgilio.it/notizie/politica/2010/09_settembre/01/milano_boeri_lascia_consulta_expo_pronto_a_candidatura_primarie,25846570.html
Milano/ Boeri lascia consulta Expo, pronto a candidatura primarie
L'urbanista replica a Podestà: "Non ho alcun contratto attivo"
Stop a qualsiasi contratto di collaborazione con la società che gestisce l'Expo, dimissioni con effetto immediato dalla Consulta degli architetti. E' la prima conseguenza pratica dell'annuncio fatto oggi dalle colonne del Corriere della Sera della candidatura alle primarie per il Pd di Stefano Boeri, architetto e urbanista. La candidatura alle primarie, che dovrebbero tenersi tra fine ottobre e inizio novembre, si aggiunge a quelle già annunciate dell'avvocato Giuliano Pisapia e del consigliere regionale Pd Roberto Caputo. Boeri, milanese, classe 1956, ha spiegato di volersi presentare come un candidato "indipendente", espressione della cosiddetta "società civile", per "governare in modo diverso la città e dargli un'accelerata"; la sua proposta è stata subito ben accolta dai dirigenti lombardi del Pd, a partire dal segretario metropolitano Roberto Cornelli: "La sua competenza e la sua passione per la città - ha detto - sono un grande valore aggiunto per chi vuole parlare al futuro dei milanesi. Noi siamo pronti al confronto con lui e con tutte le energie che aspirano a dare vita a un grande progetto civico". "Non ho rinnovato il contratto di collaborazione con Expo - ha spiegato Boeri - In riferimento alle dichiarazioni del presidente della Provincia di Milano e coordinatore del Pdl Guido Podestà,(che dopo l'annuncio dell'architetto ne ha chiesto le dimissioni dall'incarico che ricopriva alla Consulta ndr) voglio precisare che attualmente non ho alcun contratto attivo con Expo. L'ultima mia collaborazione è terminata il maggio scorso". L'urbanista ha precisato quindi di aver "già comunicato all'amministratore della società di gestione di Expo, Giuseppe Sala, la decisione di non voler riconfermare il mio contratto di consulente". La notizia della discesa in campo di Boeri è stata recepita come "una notizia positiva" sia Giuliano Pisapia, il primo esponente della sinistra a lanciare la propria candidatura per Palazzo Marino, sia dall'altro futuro sfidante Roberto Caputo, che, rinnovando la sua disponibilità al confronto delle primarie, l'ha definita "una buona novità". Ancora più aperto il sostegno espresso da Franco Mirabelli, coordinatore per Milano di Area Democratica: "La disponibilità di Stefano Boeri a candidarsi per fare il sindaco di Milano è una bella opportunità per cambiare finalmente in questa città. Sta al PD e al centrosinistra saperla cogliere senza ripetere gli errori del passato". Congedandosi dalla struttura, Boeri ha voluto augurare alla Consulta architettonica di Expo 2015, "nella quale resteranno Jacques Herzog, Ricky Burdett e William Mcdonought, tre validissimi architetti di statura internazionale" di poter "continuare con la stessa passione e lo stesso impegno il lavoro portato avanti finora".
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