Formigoni e il vizietto dell’elicottero
Roberto Formigoni è ancora una volta sotto accusa. Stavolta le polemiche vertono sull'utilizzo che il governatore fa degli elicotteri per spostamenti di lavoro, un mezzo di trasporto notoriamente costoso e per pochi eletti. Come nel caso dell'incontro per i vertici a Cernobbio, al quale il governatore della Lombardia è arrivato in elicottero: "Ieri per andare a Cernobbio ho speso molto di meno di oggi, per venire qui al cantiere Expo: se vogliamo parlare non di demagogia ma di risparmi della politica, le notizie sono queste, quando si sta guardando la luna è bene non soffermarsi al braccio, solo gli sciocchini lo fanno. Ieri (giovedì ndr) ho viaggiato in maniera completamente gratuita grazie alla collaborazione tra pubblico e privato che in Lombardia funziona. Sono stato nella Bassa mantovana, poi a Cernobbio e poi a Milano senza spendere in benzina, consumo gomme e autista, e in tariffe autostradali. E ho anche risparmiato tempo".
Il riferimento alla collaborazione tra pubblico e privato è alla società Avionord, nata per il trasporto delle équipe mediche e degli organi da trapiantare e controllata dalla Regione Lombardia, che l'ha poi ceduta ad un'azienda di forniture ospedaliere. Rimangono ad ogni modo i legami con il Pirellone, visto che la giunta ha affidato alla società di trasporto i voli sanitari e un contributo di due milioni fino al 2013. In sostanza Formigoni dà una mano ad Avionord e Avionord fornisce gratuitamente passaggi al presidente. Come nella migliore tradizione del clientelismo.
Una passione risaputa, quella di Formigoni per gli elicotteri e velivoli in generale. Uno dei suoi progetti più ambiziosi è proprio quello di creare una rete di trasporto aerea in tutta la Lombardia e in particolare a Milano. Surrealtà? No, se si pensa che in breve tempo è stata effettuata la ricerca "Vertipass", in cui si ipotizzano benefici economici compresi tra 3 e 9 miliardi di euro per il sistema del Paese con il trasporto per via aerea. Il biglietto per il viaggio da vip verrebbe a costare dai 150 euro in su. Evidentemente molto poco popolare. Come modello d'ispirazione si è pensato all'area di Hong Kong. Ma la città cinese sorge su 236 isole dove vivono oltre 7 milioni di abitanti, 15 volte la densità per chilometro della Lombardia. Un luogo dove l'economia galoppa a ritmi che oggi sarebbero insostenibili per l'Italia, dove per i manager dell'arcipelago ci sono ben poche alternative all'elicottero.
Un progetto inverosimile, di certo troppo distante dalla realtà. Ecco allora farsi strada l'idea di un taxi-aereo per Expo 2015, che punta a creare una rete di collegamenti tra tutti i capoluoghi di provincia della regione. Piccolo dettaglio: manca un eliporto nel capoluogo lombardo. Ma è sufficiente fare una piccola modifica al progetto per il rifacimento del Palazzo Lombardia ed ecco servita una piazzola di atterraggio con 26 metri di diametro, abilitata anche per accogliere mezzi da oltre sei tonnellate come l'Agusta Aw 139 da 15 posti. Una piazzola d'atteraggio che dista massimo quaranta metri dalle abitazioni e che è stato inaugurato durante la finale del reality show l'"Isola dei famosi". Dedicato solo alle emergenze. Dicono. Perché a oggi l'unico ad aver utilizzato quella pista è Formigoni.
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