Qui non scrivo nulla di mio, ma segnalo l'articolo pubblicato da Maurizio Strano nel suo sito.
Tema sono i costi per il viaggio del Papa e le donazioni alle vittime del terremoto in Emilia Romagna e Lombardia. Ed un certo modo di comunicare attraverso Facebook...
Tema sono i costi per il viaggio del Papa e le donazioni alle vittime del terremoto in Emilia Romagna e Lombardia. Ed un certo modo di comunicare attraverso Facebook...
3 commenti:
Maurizio prosegue a dare informazioni concrete. Ecco un link alle ultime notizie:
http://www.euripi.de/2012/06/05/sintesi-molto-solidale/#comment-259
Cita un articolo de "La Stampa" che copio nel prossimo commento, che spiega bene la situazione.
Sms solidali: dove finiscono i nostri soldi
Cerchiamo di fare un po' di chiarezza sugli sms solidali attivati in seguito al terremoto che ha colpito l'Emilia.
Moltissimi italiani hanno contribuito con un messaggino al 45500 del valore di due euro. Il numero, attivo fino al 30 giugno, serve a raccogliere fondi per dare un aiuto concreto alle popolazioni colpite.
La Protezione Civile aggiorna quotidinamente quanto ha raccolto. L'ultimo dato disponibile si trova a questo indirizzo .
Molti lettori chiedono come e quando verrano spesi i soldi, se è vero che per il terremoto dell'Aquila i soldi non siano poi stati regalati ma solo prestati a tasso agevolato. Un sacco di domande, tutte giuste, che testimoniano una grande attenzione che non va disattesa.
Cerco di rispondere alle vostre domande, dopo aver lavorato insieme ad alcuni colleghi e in contatto con alcuni utentiu di twitter per capire quale sia la verità.
TUTTI I NOSTRI SOLDI VENGONO DESTINATI ALLE POPOLAZIONI COLPITE?
Sì, la cifra raccolta sarà interamente destinata alle popolazioni colpite. Come sempre, sulle cifre non grava l'Iva e nessuna quota andrà agli operatori di telefonia. Gli operatori inoltre verseranno i contributi raccolti senza intermediazioni bancarie.
QUANDO VERRANNO SPESI I SOLDI? PERCHE' I SOLDI RACCOLTI CON L'ALLUVIONE DI GENOVA NON SONO ANCORA STATI SPESI?
I soldi tecnicamente non sono già nella disponibilità della Protezione Civile, nè degli operatori telefonici. E' una sorta di promessa di donazione, quella che si fa con l'sms. Ma fino a quando Tim, Vodafone, Wind, Tre e gli altri operatori non riscuotono le bollette, non possono entrare in possesso dei soldi e quindi non possono trasferirli alla Protezione Civile.
QUALI SONO I TEMPI?
I tempi tecnici di trasferimento dei fondi sono di circa 60 giorni per le donazioni effettuate con l'invio di sms
CHI GESTISCE I FONDI RACCOLTI?
Il responsabile sarà Vasco Errani, presidente della regione Emilia Romagna coadiuvato dagli altri Presidenti delle regioni colpite dal sisma (Lombardia e Veneto) e da un comitato di garanti che si sta formando.
E' VERO CHE ALL'AQUILA I SOLDI NON SONO STATI DONATI MA DATI A PRESTITO?
Ha fatto molto rumore un articolo pubblicato su Yahoo circa la destinazione finale dei soldi raccolti via sms all'indomani del terremoto dell'Aquila nel 2009.
In totale per il terremoto dell'Aquila furono raccolti, tra sms e donazioni varie ben € 68.338.754,90, come si evince da questo documento sul sito della protezione civile.
Cinque di questi 68 milioni sono stati dati a una Onlus che si chiama Etimos. La convenzione la trovate qua , ed è stata approvata dalla Corte dei Conti.
DANNO I SOLDI DONATI IN PRESTITO?
No. Come sopra spiegato una parte piccola dei soldi raccolti sono stati dati a una fondazione (proprio come se fosse un'impresa) la quale ha sua volta finanzia progetti. Sono stati usati come garanzia, ma non spesi. A fronte della garanzia, le banche hanno erogato microcrediti con fondi propri che funzionano molto bene, almeno a leggere l'ultimo bilancio. Il Sole24ore ha scritto così, nello scorso aprile: "Nessuna insolvenza e pochissimi ritardi nel pagamento delle rate su oltre 3 milioni e 830mila euro di crediti erogati da gennaio 2011 a oggi, un totale di 191 finanziamenti suddivisi fra imprese (114), cooperative (9) e famiglie (68), per un ammontare medio che si attesta rispettivamente intorno a 27mila, 38mila e 5.600 euro".
Si pagano singoli progetti (o si aiutano singole famiglie in difficoltà) sulla base di business plan, e la realizzazione del progetto viene seguita passo dopo passo.
Per leggere in modo più approfondito dell'operazione Microcredito in Abruzzo rimando a questo articolo de "Il Post"
Possiamo dunque stare tranquilli? Penso proprio di sì, inutile vedere dietrologia dove non c'è. E anzi, già che ci siamo, armiamoci di cellulare e mandiamo un messaggino al 45500. Sono solo due caffè.
Marco
twitter@chedisagio
marco.castelnuovo@lastampa.it
tratto da: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=204&ID_articolo=442
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