Segnalo l'articolo di Maurizio Carbonera pubblicato da:
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2 commenti:
LO SCANDALO DELLA CORRETTEZZA
Di Redazione (del 09/11/2009 @ 06:00:01, in Politica locale)
di Maurizio Carbonera
Ho letto sul blog giornalelibero.com una serie di considerazioni nei miei riguardi rispetto ad alcune vicende riferite alla presenza delle mafie sul territorio.
In particolare si sottolineava una mia affermazione relativa alle dichiarazioni che in qualità di testimone ho fornito al processo per associazione mafiosa in corso al Tribunale di Milano che riguarda alcuni componenti della famiglia Barbaro residenti nel Comune di Buccinasco.
Affermazione estratta da una testimonianza della durata di due ore e mezza che ha ripercorso le vicende capitate a Buccinasco negli anni in cui sono stato Sindaco.
In queste dichiarazioni, su domande sia del Pubblico Ministero sia di una decina di avvocati della difesa degli imputati, ribadivo anche quanto già affermato l’11 Novembre 2005, dopo la seconda auto bruciata, e cioè che non sapevo chi poteva essere stato a danneggiare l’auto, e dietro esplicita richiesta indicavo le situazioni di tensione nei riguardi dell’allora Amministrazione presenti sul territorio.
Quanto allora dichiarato, e oggi confermato, dipendeva dal fatto che nessuno si era assunto la paternità dei fatti che mi hanno interessato, per cui si potevano fare solo supposizioni considerando che l’azione politica da noi intrapresa riguardava differenti ambiti: dal rifacimento del Piano Regolatore che prevedeva il non consumo di nuovo suolo agli appalti pubblici. sempre più controllati e trasparenti come assegnazione, dalla demolizione degli orti abusivi al recupero di 700.000 mq di aree pubbliche “dimenticate”, dal controllo diffuso del territorio. sia come vigilanza che come scarichi abusivi. alle politiche sociali per offrire opportunità per le persone deboli, ecc. Tutto questo aveva creato diverse tensioni e prodotto avvenimenti in differenti ambiti.
A questa affermazione fatta in qualità di testimone il giornalista somma un suo ricordo su una manifestazione contro le mafie a Gaggiano dove veniva presentato un libro e dove ero intervenuto per ribadire dal vivo quanto contenuto nel video allegato al libro, avendo rilasciato una intervista.
Il giornalista Davide Bortone individuava allora una mia reticenza nel dichiarare alcune cose. E infatti ero stato volutamente reticente perché mi era stato chiesto dall’autore del libro di fare affermazioni nei riguardi dell’attuale sindaco di Buccinasco, fatto al quale non mi sono reso disponibile perché sono abituato a dichiarare quello che ritengo veritiero e non quello che fa piacere a questo o a quello.
Da tutto questo il nostro giornalista ricava una considerazione su una mia presunta mitezza sul tema mafie.
Continua ...
NIENTE DI PIÙ SBAGLIATO! Ho cercato, e continuo a cercare, di fare il dovere che mi ero assunto con serietà e professionalità e senza tentennamenti pronto anche a denunciare alla Magistratura i fatti e le persone che ad avviso dell’Amministrazione Pubblica avevano compiuto atti irregolari. In questo ho trovato la collaborazione di tutti i componenti della Giunta precedente che insieme a me hanno condiviso quel percorso.
Il coraggio, la forza e la pazienza ritengo di averla dimostrata non solamente nei riguardi di chi tentava con la violenza di condizionare le scelte politiche ma soprattutto di chi nei cinque anni di amministrazione e nei due di opposizione ha continuato a cercare di denigrare, di diffamare, di svilire perseguendo una strategia che è quella della deligittimazione.
Non ultima la riproposizione di una frase contenuta nella sentenza del maggio scorso del GUP Luerti che ha visto tra i maggiori protagonisti nel propagandarla e nel ricavare giudizi politici e morali l’attuale sindaco di Buccinasco, che è stato da me prontamente denunciato per diffamazione e calunnia.
Infatti il 29 Maggio l’attuale sindaco scriveva sul sito web giornalelibero.com una lettera aperta che veniva pubblicata col titolo “Processo alla cosca: Carbonera ha ceduto alla ‘ndrangheta. Cereda: si dimetta”.
Questo per sottolineare che il giornalista gestore del web giornalelibero.com si è reso tramite di una aggressione verbale che aveva lo scopo di ledere la mia reputazione non solo politica e la mia personalità morale riproducendo una lettera senza minimamente approfondire l’argomento e tantomeno offrendomi la possibilità di ribattere alle infondate accuse.
Quali conclusioni ad avviso del giornalista si potrebbero trarre da questa sua continuità nel riportare frasi estraendole dal contesto ed interpretandole a piacimento. Questa ad avviso del giornalista si può chiamare informazione?
Per quanto mi riguarda io continuerò a cercare di essere UN PUNTO DI RESISTENZA contro l’illegalità e le mafie perchè ritengo che ciascuno di noi abbia l’obbligo morale di difendere la propria libertà di uomo. Questo può comportare dei rischi!
Maurizio Carbonera
Consigliere Comunale del PD di Buccinasco
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