È indetto referendum popolare per deliberare l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.
Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.
Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati.
La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.
La legge determina le modalità di attuazione del referendum.
Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.
Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati.
La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.
La legge determina le modalità di attuazione del referendum.
Quindi la strada sembra semplice: si raccolgono più di 500'000 firme, si passa il giudizio di costituzionalità, e poi si va al voto.
Invece sembra che non sia così semplice: in questi giorni leggo commenti sulla inutilità dei referendum, sullo spreco di milioni di euro, sulla impossibilità di raggiungere il quorum, sulla demagogia di chi vorrebbe andare a votare, sul fatto che i quesiti siano complicati e poco chiari
Ma in passato, per i primi referendum ai quali abbiamo partecipato, queste obiezioni non valevano ? O eravamo più attenti al valore della democrazia, ed a quello del nostro voto liberamente espresso ?
Concludo con un concetto sul quale tornerò ancora:
Dove non c’è quorum l’affluenza è alta. Dove c’è il quorum l’affluenza è bassa.
1 commento:
giusto! Chi ritiene che un referendum non si debba tenere perchè materia tecnica da sottoporre ai ns parlamentari che sono pagati e votati per lavorare, ha il diritto di non partecipare al referendum facendolo fallire. Anche questa è "democrazia" ! Molto meglio che votare per "partito preso" senza conoscere la materia. Aggiungo che tranne quello sull'aborto, gli altri referendum che hanno avuto successo sono stati quasi tutti delle BUFALE che si sono poi dovuti correggere con nuove leggi!
Silvio (TO)
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