lunedì 14 maggio 2012

Ancora tagli alla sanità (pubblica) lombarda, o meglio per i cittadini lombardi

Notizia interessante.  Ora prima di andare al pronto soccorso sarà necessario sapere con che diagnosi si sarà DIMESSI!


LA STRETTA

Sanità, ticket «retroattivi»
per i pazienti meno gravi

Pronto soccorso, i dimessi in codice bianco pagheranno 25 euro. Medici di base mobilitati per l'assistenza ai casi più lievi

Nei Pronto soccorso della Lombardia debutta dal 1° giugno il codice bianco alle dimissioni . Vuol dire che d'ora in avanti i 25 euro di ticket previsti per i casi meno gravi (i codici bianchi, appunto) non verranno più sborsati sulla base delle valutazioni cliniche fatte dal medico all'ingresso, ma sul referto finale all'uscita dall'ospedale. La conseguenza pratica del provvedimento, approvato ieri dal Pirellone, è quella di allargare la percentuale di cittadini paganti (oggi al 10%, su 2 milioni e 300 mila richieste d'aiuto). Un paziente che prudenzialmente può essere considerato all'inizio un codice verde, infatti, può rivelarsi alla fine dei controlli clinici meno serio di quanto ipotizzato e trasformarsi in codice bianco con il pagamento del relativo ticket da 25 euro. L'obiettivo principale della misura è evitare i cosiddetti accessi inutili al Pronto soccorso.

CHI PAGA, CHI NO - I codici bianchi, sottoposti al ticket, sono quei casi che richiedono un trattamento ambulatoriale. Continuerà a non pagare: chi deve essere ricoverato; chi deve rimanere sotto osservazione clinica per più di 6 ore; chi ha una frattura, una lussazione oppure una distorsione che comporti l'applicazione del gesso; chi ha ferite che necessitano di sutura; gli ustionati, gli intossicati e chi ha ingoiato corpi estranei; le donne in gravidanza; chi viene inviato dal medico di famiglia o dalla guardia medica. Il governatore Roberto Formigoni sottolinea: «Lo scopo del provvedimento è migliorare la qualità e la gestione di un servizio che conta 2,3 milioni di accessi ogni anno (di cui il 75% in codice verde, ndr )».
I MONITOR PER I FAMILIARI - Tra le altre misure previste dalla delibera di ieri, c'è l'introduzione nei Pronto soccorso di monitor che permettano a chi è in sala d'attesa di seguire passo dopo passo la situazione del loro familiare entrato nel circuito dei controlli medici e degli esami. Entro 15 giorni i manager degli ospedali devono inviare al direttore generale dell'assessorato alla Sanità, Carlo Lucchina, i progetti con i quali intendono dare attuazione alle indicazioni del Pirellone. «Capita spesso di accompagnare una persona in Pronto soccorso e di dover rimanere in attesa senza informazioni anche per lungo tempo - ammette Formigoni -. Come è già stato fatto in alcuni ospedali, ora i Pronto soccorso dovranno introdurre uno schermo o un display informativo nella sala d'attesa con un numero identificativo del paziente conosciuto anche dai parenti (non ovviamente il nome per ragioni di privacy), il codice di accesso, l'ora di arrivo, visite ed esami effettuati». Lo stanziamento per questo nuovo servizio è fino a 1,5 milioni di euro (50 mila euro per ogni Pronto soccorso).
GLI AMBULATORI TAGLIA CODE - Nuova data, altra novità. Entro il 15 giugno negli ospedali devono essere previsti ambulatori, in funzione dalle 8 alle 20, mirati ai codici bianchi-verdi. Per attivare il servizio e per pagare i medici che ci lavoreranno, il Pirellone darà un contributo medio di 200 mila euro per singola struttura (6 milioni di euro in totale). Lo scopo è di ridurre i tempi di attesa, differenziando i percorsi per i casi più urgenti e per quelli meno gravi. Gli ospedali coinvolti dalla riforma del Pronto soccorso sono trenta (la lista è nella tabella a lato). Sintetizza l'assessore alla Sanità, Luciano Bresciani: «Sono provvedimenti che vanno nella stessa direzione, ossia quella di garantire un maggiore servizio alla popolazione e un'appropriatezza nelle cure fornite». Polemico il consigliere pd Gian Antonio Girelli: «Formigoni si accorge finalmente di un problema reale, uno dei tanti con i quali i cittadini hanno quotidianamente a che fare».
Simona Ravizza10 maggio 2012 (modifica il 11 maggio 2012)

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