Ieri ho chiesto
ad un amico di prestarmi la sua macchina del tempo, ed ho potuto assistere in
anteprima al Consiglio Comunale di oggi.
Presidente del
Consiglio: “So che in alcune occasioni
sono stata accusata di essere una Presidente di parte, poco attenta al mio
ruolo di garanzia dei diritti di tutti i cittadini, maggioranza, minoranza, ed
anche di coloro che non hanno eletto propri rappresentanti in consiglio”. (Brusio in aula. Qualche spettatore tenta un timido applauso)
“Ma in questa
occasione parlo come rappresentante di tutti i cittadini di Buccinasco, ai
quali la riforma della Costituzione in discussione vuole negare la possibilità
di eleggere propri rappresentanti al Senato.
Con la proposta del Segretario del PD Renzi di riformare il Senato limitando
la presenza ai solo Sindaci delle città Capoluogo di Provincia, gli abitanti
delle città e paesi come il nostro saranno espropriati dalla capacità di eleggere
i propri rappresentanti “ (Forte brusio in sala, che diventa attento silenzio
non appena la Presidente riprende a parlare).
“Noi vogliamo eleggere i nostri rappresentanti in Parlamento, non
vogliamo che gli abitanti del Capoluogo scelgano anche per noi!” (Forte brusio,
qualche applauso).
Chiedo quindi ai
Consiglieri Comunali di approvare un documento in tal senso” (applausi)
Prende la parola
il Sindaco.
Sindaco: “Non appena letta sui giornali la notizia
della proposta di riforma del Senato che estrometteva gli abitanti del nostro
Comune, ho immediatamente scritto al Segretario del Partito
Democratico, il mio partito, segnalando la illogicità e la violenza della sua
proposta di riforma Costituzuonale, che impediva la scelta dei propri rappresenti
agli abitanti dei piccoli Comuni, e costituiva artificiosamente un Senato
formato principalmente dai rappresentanti di alcuni partiti, ben lontano dal
rappresentare le esigenze e la volontà di tutti i cittadini”. (Brusio di approvazione) . “Non è questo il modo corretto di per organizzare uno
stato federale rispettoso dei diiritti della maggioranza di governare, e dei
diritti delle minoranze di essere rappresentati” (Applausi) “Ho contattato i Sindaci dei Comuni vicini,
rappresentanti di cittadini cha saranno anch’essi esclusi dall’elezione
dei propri rappresentanti in Senato dalla riforma in discussione, ed abbiamo preparato assieme un
documento nel quale minacciamo di lasciare i nostri incarichi se il
Parlamento dovesse proseguire la discussione di tale riforma. Ed intendo non solo le dimissioni dal PD, ma
anche le dimissioni da Sindaci. Se Il PD
vuole che gli abitanti di paesi e città non capoluogo di provincia non abbiamo
più la possibilità di scegliere i propri rappresentanti, di fatto
considerandoli cittadini con minori diritti rispetto aigli abitanti delle città
capoluogo, troverà la mia ferma opposizione”. (Brusii di approvazione, anche
provenienti dal pubblico)
Viene quindi
approvato all’unanimità un documento che verrà inviato ai Parlamentari eletti
in Lombardia, ai Presidenti delle Camere e p.c. al segretario pro tempore del
Partito Democratico.
In base alla mia
navigazione con la macchina del tempo sembra che nei prossimi giorni documenti
simili saranno approvati in moltissimi
altri comuni italiani, e che la riforma
Costituzionale Renzi – Berlusconi verrà
emendata.
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