sabato 1 febbraio 2014

La scelta delle attività alternative per chi non si avvalga dell'Insegnamento della religione cattolica a Scuola


Il Quotidiano Avvenire si lamenta perchè il Ministero deel'Istruzione propone alle famiglie di scegliere contemporaneamente se avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica (e solo di quella) e le attività alternative.

"Per evitare disagi alle scuole ed alle famiglie" (testuale) suggerisce che il mo­dulo sulla scelta dell’ora di religione vada compilato «al momento dell’i­scrizione », mentre quello per le atti­vità alternative, «all’inizio del nuovo anno scolastico».

Davvero non comprendo come un differimento della scelta, con la proposta delle differenti opzioni tra cui scegliere, sia "Per evitare disagi alle scuole e alle famiglie»."

Boh!
Franco

A giorni le iscrizioni
Scuola, strana confusione sull'ora di religione
«Apochi giorni dall’avvio delle iscrizioni per il nuovo anno scolastico, ancora non c’è chiarezza sull’Inse­gnamento della religione cattolica. Il Miur intervenga al più presto per evitare ulteriore confusione, con i­nevitabili ricadute negative sugli stu­denti e le loro famiglie». 

A lanciare l’allarme è Nicola Incampo, respon­sabile dell’area Irc del sito cultura­cattolica. it , che contesta un passag­gio dell’allegato tecnico alla circola­re 28 del 10 gennaio emessa dal Miur. Contraddicendo la stessa cir­colare, firmata dal direttore genera­le del Dipartimento per l’istruzione, Daniela Palumbo, che sul punto e­ra chiara, l’allegato tecnico inseri­sce, tra i “contenuti del modulo d’i­scrizione”, sia il modello per la scel­ta dell’Insegnamento della religio­ne cattolica, sia quello per le attività alternative riservato ai non avva­lentisi. In questo modo, contesta In- campo, si mette sullo stesso piano la facoltà di avvalersi dell’Irc e la scel­ta delle attività alternative, «che la norma pone su piani diversi». Come, correttamente, riportato dal­la circolare 28 del 10 gennaio, il mo­dulo sulla scelta dell’ora di religione va compilato «al momento dell’i­scrizione », mentre quello per le atti­vità alternative, deve essere compi-­lato, soltanto dagli studenti che non si avvalgono dell’Irc, «all’inizio del nuovo anno scolastico». 

«Può sembrare una questione di po­co conto ma così non è – precisa In­campo –. Dare, in contemporanea, i due moduli, potrebbe generare gravi anomalie, quali, per esempio, la for­mazione di classi intere di non avva­lentisi, oppure la collocazione dell’o­ra di religione alla prima o all’ultima ora di lezione, con un inevitabile svi­limento della materia. Gli studenti, a questo punto, sarebbero tentati di non avvalersi anche solo per saltare un’ora di scuola». L’urgenza di una correzione di rotta, invocata da Incampo, deriva dal fat­to che, proprio in questi giorni, le scuole stanno procedendo alla “per­sonalizzazione” del modulo d’iscri­zione, la cui base è però costituita dal modello indicato dall’allegato tecni­co predisposto dal Ministero. «Alcuni insegnanti – conclude In­campo – hanno denunciato che, nelle loro scuole, si vuole procede­re con la compilazione dei due mo­duli in contemporanea. Per que­sto il Miur deve intervenire con ce­lerità. Per evitare disagi alle scuole e alle famiglie».


Paolo Ferrario

tratto da:  http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/Ora%20di%20religione%20rischio%20caos.aspx

Immagine tratta da:  http://www.lezionidireligione.it/joomla2/index.php?option=com_content&view=article&id=201:3-l-ora-di-religione-per-una-scelta-consapevole-diapositive&catid=13:religione-a-scuola&Itemid=196

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