venerdì 9 maggio 2014

Decreto IRPEF. E se i numeri di Renzi fossero falsi?

Renzi ha promesso di dare ad alcuni italiani, con ben precisi liniti di reddito e di contratto (non a tutti, e tanto meno a chi guadagna poco o è disoccupato...) 80 euro di detrazioni al mese a partire da maggio.  Per quanto?  Con che coperture?   Boh!   E' ancora poco chiaro chi dovrà pagare per questo "omaggio elettorale".

Il Senato, o meglio il "Servizio Studi di Bilancio del Senato", ha espresso dubbi sulla copertura del decreto.  Non conosco i dettagli, ma man mano che si scopre a chi il Governo metterà le mani in tasca per prendere questi soldi (togliere a tutti per dare ad alcuni?) i dubbi sono venuti a tanti osservatori, non solo ai tecnici del Senato..., quindi capisco che se hanno posto delle domande e non hanno ottenuto risposte...  abbiano poi concluso che la copertura del decreto sia dubbia!
Cosa fa il "popolare" Renzi per tentare di togliersi dagli impicci?   Semplice, dichiara che i tecnici  «Hanno detto delle cose false».  Facile.  Non si entra nel merito. non si spiegano i dettagli, si taccia di menzogna l'oppositore e, grazie ad una stampa che ancora crede in lui, si cerca di alzare un polverone da cui tentare di uscire vincitori.  Fino a che funzionerà questa tattica?  Fino a che gli italiani crederanno alle promesse di Renzi?   Vedremo se alle prossime elezioni europee Renzi (ed il PD che su di Renzi si è appiattito, passando da Partito Democratico a Partito del Capo...) riuscirà ad ottenere il 30% dei voti che sogna, oppure meno, molti meno...

N.B. 1:  30% dei voti con un 60% di votanti significa in realtà 18% degli aventi diritto al voto
N.B. 2: Per una volta sono d'accordo con il Senatore Roberto Calderoli (il famoso "padre" del Porcellum) che ha dichiarato:  «La misura è colma. Palazzo Madama quereli Renzi. Chiedo al presidente del Senato e all’ufficio di presidenza di Palazzo Madama di presentare formale querela nei confronti del premier Matteo Renzi, differentemente lo farò io stesso in qualità di senatore e vice presidente del Senato». 
O con Renato Brunetta, che definisce la posizione assunta dal leader Pd un «fallo di reazione e di disperazione del presidente del Consiglio nei confronti del Senato della Repubblica. Con la coscienza sporca e senza scrupoli istituzionali», «per rispondere così, il presidente del Consiglio è sull’orlo di una crisi di nervi, non sa quel che dice, insulta, provoca»
O con Stefano Fassina (PD, ex membro del Governo letta...): «Il servizio Bilancio del Senato, come il servizio corrispondente della Camera, è un’istituzione di eccellenza, elevata professionalità e indipendenza. Sono gravi i continui attacchi del presidente del Consiglio a una istituzione decisiva per l’autonomia del Parlamento». Quelli di Renzi «sono attacchi portati, tra l’altro non sulla base di elementi di merito ma in riferimento a una presunta volontà vendicativa da parte di una istituzione che, come sempre, si limita a fare professionalmente il suo lavoro».

Fonti: http://www.corriere.it/politica/14_maggio_09/grasso-replica-premier-il-senato-istituzione-che-merita-rispetto-04fc2c4a-d776-11e3-bbb4-071d29de8b1e.shtml
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05/09/dl-irpef-renzi-tecnici-senato-hanno-detto-il-falso-grasso-non-metta-in-discussione-serieta/979092/

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