sabato 31 gennaio 2015

Renzi e Mattarella, secondo Rosy Bindi

Tratto da: http://www.democraticidavvero.it/adon.pl?act=doc&doc=13622
31/1/2015, QUIRINALE, BINDI: “MATTEO MI HA FATTO COMMUOVERE”
di Giovanna Casadio - da La Repubblica

«Mi sono commossasi, fino alle lacrime. Ma avrei preferito che non se ne accorgessero...».
Rosy Bindi parla di Sergio Mattarella e del vento che cambia. La presidente della commissione Antimafia nell'Assemblea dei Grandi Elettori dem di giovedì è andata ad abbracciare Renzi. Un gesto inatteso per una antirenziana.

Bindi, perché si vergogna della sua commozione?

«È stato un momento di debolezza...».

Ma cosa la commuove della candidatura di Mattarella?

«La commozione nasce per la storia comune del cattolicesimo democratico, non solo per la provenienza dalla sinistra Dc. E poi ho pensato alle vittime di mafia. Se Mattarella sarà eletto presidente della Repubblica, al Colle va un uomo il cui fratello Piersanti è stato ammazzato dalla mafia. È un riscatto per tutte le vittime di mafia».

L'agguato mafioso avvenne nel 1980.

«Sono passati 35 anni sia dall'omicidio di Piersanti Mattarella il 6 gennaio sia da quello per mano dei terroristi di Vittorio Bachelet il 12 febbraio del 1980. Una ragione per me di commozione in più»

Ha sentito Mattarella?

«Sì, gli ho telefonato. Teniamo incrociate le dita».

Renzi è stato bravo, lo ammette?

«Sì, certamente. Anche perché si è fatto aiutare. Il metodo di questi giorni si può trasferire a ogni scelta che deve fare il Pd e il governo».

Ad esempio sulle riforme, su cui lei ha espresso più volte il dissenso?

«Certamente sulle riforme».

Ora che il Patto del Nazareno traballa, la sinistra dem diventa centrale?

«Il processo riformatore deve andare avanti, perché è vitale non mettere a rischio le riforme. Ci devono essere le condizioni perché nessuno sostituisca nessuno. Poi ragioniamo nel merito. Ho lavorato perché Ncd tornasse dentro nella partita per il Colle. Indispensabile a mio parere è appellarsi sia a Forza Italia che ad Alfano perché la qualità della candidatura di Mattarella merita che non si tirino indietro».

È diventata renziana?

«Resto bindiana. Non capisco questa riduzione a uno».

Si aspetta un cambiamento con Mattarella al Colle?

«È una candidatura eccellente, soprattutto in questo periodo perché è in grado di portare solidità istituzionale, moralità, sobrietà, grande equilibrio e fermezza».


A che punto siamo?

19 Gennaio 2009: BUCCI-GAS: IDEA ALLA BEPPE GRILLO   LINK
...Singolare iniziativa, quella avanzata dal consigliere Rino Pruiti di Uniti per Buccinasco, che non mancherà di suscitare interesse, anche perché avrebbe riflessi diretti sulle tasche dei buccinaschesi. Pruiti propone di realizzare in città un distributore comunale di gas per autotrazione...

18 Luglio 2010: BUCCINASCO, CONSIGLIO COMUNALE DEL 16 LUGLIO 2010: SALDI ESTIVI !   LINK
... ho chiesto che si imponesse – almeno – la costruzione di una pompa a metano (clicca QUI link interno). Mi è stato risposto che non si puo’ imporre nulla a nessuno e si poteva solo scrivere in delibera una raccomandazione per l’uso del metano e di altre fonti energetiche più sostenibili per l’ambiente...

30 Novembre 2010:  BUCCINASCO: BILANCIO 2011 “CHE TRISTEZZA”   LINK
...- La proposta di fare un distributore di gas metano per autotrazione e incassare soldi favorendo nel prezzo le famiglie (altri stanno facendo l’affare)? Hanno detto di no!...

8 Maggio 2011:  BUCCINASCO-GAS S.R.L. : RIPROPONGO L’IDEA COME PROPOSTA PROGRAMMATICA   LINK
... Nel 2009 avevo proposto, trovando anche due società importanti disposte alla realizzazione, che il Comune aprisse sul suo territorio un distributore di gas metano e gpl, non concedendo semplicemente l’autorizzazione a dei privati che avrebbero fatto i soldi ma diventando “Comune-imprenditore“, cioè partecipando ad una società mista pubblico-privato con benefici sia per il pubblico (casse comunali e Cittadini) che per il privato che si sarebbe ritrovato con un distributore in esclusiva e con la benedizione e il sostegno mediatico delle Istituzioni locali. ...

4 Aprile 2012:  RINO PRUITI : (RI)PROPONGO ANCORA LA REALIZZAZIONE DI UN DISTRIBUTORE COMUNALE DI GAS/METANO/GPL   LINK
... Si tratta del cd. Marketing Istituzionale: il comune fornisce un servizio al cittadino e crea in esso  soddisfazione per il risparmio che il servizio gli offre, quindi la vendita del carburante a minore costo crea una fidelizzazione del pubblico verso la figura istituzionale e contemporaneamente un’entrata per le casse dell’amministrazione (un entrata non inferiore a quella degli altri distributori, visto il risparmio dovuto al diverso canale di approvvigionamento e all’assenza di costi per la promozione e pubblicità che invece hanno le compagnie petrolifere)...

4 Dicembre 2012:  BUCCINASCO : CONCESSIONE IN AFFITTO DI UN’AREA COMUNALE. ECCO L’OCCASIONE PER POTER AVERE UN DISTRIBUTORE DI GAS METANO SUL NOSTRO TERRITORIO   LINK
... Detto fatto, la Giunta, con delibera nr. n.112 del 29/11/2012, ha dato le direttive per L’INDIZIONE DI UNA GARA AD EVIDENZA PUBBLICA PER LA CONCESSIONE D’USO DI AREA COMUNALE SITA IN VIA DELLE AZALEE ANG. VIA COMMERCIO, circa 7.000 metri quadrati oggi inutilizati, o utilizzati impropriamente da carovane abusive di nomadi...

15 Febbraio 2014:  #Buccinasco : ma che fine ha fatto il distributore di gpl e metano che avevamo promesso?   LINK
... Avevamo individuato l’area comunale (via commercio / azalee) che è perfetta per questo scopo essendo al confine con Trezzano S.N. di fronte alla tangenziale ovest. Gli uffici avevamo fatto il bando pubblico, purtroppo la burocrazia obbligatoria, qualche equivoco, unito ad una ‘debolezza’ imprenditoriale dei partecipanti, hanno fatto si che il tutto sia finito in NULLA. Quasi due anni persi.
Adesso bisogna SUBITO riprovarci evitando, per quanto possibile, perdite di tempo ed errori operativi. ..

Ndr.  Febbraio 2015.   A che punto siamo?
Quale è il piano economico della iniziativa, con previsioni a 12, 24, 36 e 60 mesi?
Che succede se i costi non bilanciano gli utili?
Perché il "pubblico" dovrebbe fare quello che il "privato", investendo i propri denari, ed in vista di un ritorno economico non fa?   E' compito del "pubblico" vendere metano, panettoni, salsa di pomodoro, acciaio, medicine..., o invece i privati potrebbero farlo più efficacemente?

Faremo come per la seconda (e la terza) farmacia comunale di Buccinasco, promessa, ri-promessa, promessa ancora, ma non ancora aperta?

Ed infine, se  è una iniziativa così vantaggiosa, perché (quasi) nessun altro lo ha ancora fatto, compresa la stessa giunta di cui fa parte l'assessore?

mercoledì 28 gennaio 2015

Fanta Democrazia

Il Segretario del Partito "Democratico" ha deciso che i "suoi" Grandi Elettori voteranno scheda bianca alle prime tre elezioni per il Presidente della Repubblica.    Fosse mai che possano proporre da soli un buon candidato Presidente, e che il candidato possa raggiungere i voti necessari!  NON SI PUO'! Il patto segreto del Nazareno LO IMPEDISCE!  E per impedire che venga loro in mente di votare, che so, Prodi, o Dalla Chiesa, o Rodotà o la Bindi..., meglio imporre loro di NON VOTARE per niente.

Poi, arrivati alla quarta votazione, tutti compatti a votar il Candidato che Renzi tirerà fuori dal cappello qualche minuto prima delle votazioni,  CHIUNQUE esso sia.  Magari Gianni Letta.  Un candidato che agli elettori PD piace molto (?).  che a 80 anni (!) è l'uomo giusto per "tenere il posto" a Berlusconi, ovviamente dopo avere completato quanto previsto dal Patto Segreto del Nazareno, ed avere concesso la Grazia ai suoi grandi elettori.  Oppure no?

Oppure tra qualche giorno verrò smentito, e Renzi proporrà / imporrà un candidato capace e meritevole, nel quale anche gli ex-elettori del PD possano riconoscersi?
Amici del PD, voi ci credete?

martedì 27 gennaio 2015

Dalla Chiesa for President?

A Renzi non piace (perché non piace a Berlusconi?, e perché non piace a Berlusconi?) ma c'è un candidato che potrebbe ricoprire degnamente l'onere di essere il nuovo Presidente della Repubblica Italiana, e che conosce bene Buccinasco...!

Nando Dalla Chiesa, un altro nome giusto ma sbagliato per il Presidente della Repubblica

nando
Come ogni volta il totoquirinale imperversa. E l’elezione per il Quirinale è un po’ come quando i Cardinali si riuniscono per eleggere il Papa. L’unica differenza è che questi ultimi, nel conclave, sono aiutati dallo Spirito Santo. Questa volta, forse, la similitudine è più stretta perché, sono in molti a dirlo, la nomina del nuovo Capo dello Stato sarà, se non altro, suggerita dal Nazareno.
Oggi il parlamentare piddino Giorgio Tonini al Senato, conversando con i giornalisti, ripeteva che non si sa assolutamente il nome che c’è nella testa di Renzi, e che lo stesso premier non si svela nemmeno con i collaboratori più stretti, leali e fedeli. Questo anche se il nome o “i nomi” ce li potrebbe già avere in mente. Tanti nomi per tanti scenari diversi. E aggiungeva che la situazione è un po’ come quella per l’elezione del Papa. Per diventare Papa serve che ti votino e che poi tu accetti. Quindi il mondo potrebbe esser pieno di Papa a metà, pronti ad accettare. Ma poi serve l’altro 50%, il voto dei Cardinali elettori. Nel caso del presidente della Repubblica almeno di 757 elettori alle prime tre votazioni e 505 dalla quarta in poi.

sabato 24 gennaio 2015

La auto blu non sono state rottamate.



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Auto blu, un flop la rottamazione di Renzi. Il governo ne ha 1.060 di troppo

Auto blu, un flop la rottamazione di Renzi. Il governo ne ha 1.060 di troppo
Palazzo Chigi ha imposto il tetto di cinque auto pubbliche a tutte le amministrazioni. Ma a nove mesi dall'annuncio ne ha in dotazione ancora 15. I ministeri dovrebbero averne 93, ma nei parchi auto se contano ancora 1.153. Rottamazioni? Nel 2014 lo Stato si è liberato di 4mila vetture vecchie ma ne ha comprate 1.300 nuove, vanificando il risparmio. E il governo commissaria la pubblicazione dei censimenti
E’ come sparare sulla Croce Rossa, d’accordo. Ma tocca tornare sulla piaga delle auto blu, il più odiato tra i simboli del privilegioe il più difficile – a quanto pare – da estirpare.

Neve. Speriamo di no!

Determine n.20 del 21/01/2015

SERVIZIO DI SGOMBERO NEVE E GHIACCIO PER LA STAGIONE INVERNALE 2014 - 2015 - PRESA D'ATTO GARA DESERTA E ANNULLAMENTO IMPEGNO DI SPESA


Attenzione alle date:  termine di presentazione delle offerte ore 12 del 12/1/2015; verbale della situazione alle 18,00 del 9/1/2015
E siamo ancora senza impresa per sgombero neve e ghiaccio...
P.S. Nell'emisfero boreale l'inverno astronomico va dal 21 dicembre o 22 dicembre al 20 marzo o 21 marzo.

martedì 20 gennaio 2015

Quale ruolo per i partiti?

Segnalo una riflessione di Nicola Colaianni pubblicata sul sito di Aldo Giannuli:

Su alcuni caratteri d’urgenza di una legge sui partiti

Molto volentieri ospito questo intervento dell’amico, giurista ed ex parlamentare Nicola Colaianni. Buona lettura! A.G.
I partiti sono in crisi. Quelli che abbiamo conosciuto nei primi cinquant’anni di repubblica, così forti e pervasivi da aver dato luogo alla partitocrazia, non esistono più. Non val neanche la pena criticarli: per riprendere una battuta, mi sembra, di Gaetano Silvestri, commetteremmo un vilipendio di cadavere.

lunedì 19 gennaio 2015

Proposte elettorali

Renzi imporrà al SUO PD il SUO candidato a Presidente della Repubblica, quello concordato con Berlusconi attraverso il Patto del Nazareno (segreto...!).
Ma ci potrebbero essere alternative.

Segnalo quindi che la inossidabile Rosy Bindi è ancora viva..., e che potrebbe degnamente ricoprire il ruolo di Presidente della Repubblica.
Informazioni al sito:  http://www.democraticidavvero.it/

Altri cittadini si sono invece mossi in favore di Nando dalla Chiesa, aprendo il sito:





Quindi..., un altro Presidente è possibile..., Basterebbe non adagiarsi sulle imposizioni del "più ganzo Presidente del Consiglio di sempre"!

sabato 10 gennaio 2015

Tutto va ben, madama la marchesa (2)

Dopo avere usato il titolo di questa vecchia canzone come titolo per il commento precedente, ritengo utile spiegare a cosa mi riferisco
Ecco quindi il testo della canzone LINK ed un link dove potrete ascoltarla interpretata da Nunzio Filogamo: LINK

Ogni riferimento alla politica italiana.... non è casuale...

Tutto va ben, madama la marchesa (1)

Ecco.  Si conferma che sono un illuso.  Un idealista e non certo un grande "politico".
Dopo le dichiarazioni di Renzi mi attendevo che parecchi iscritti al PD, rappresentanti eletti nelle amministrazioni Comunali, coordinatori o membri dei direttivi dei circoli, o anche semplici simpatizzati ed elettori avrebbero alzato la mano per dire:
"NO; NON CI STO!"

Invece nulla.  
O sono solo io che ricordo che due anni fa il PD mi chiese il voto per qualche cosa di molto diverso. O ormai la classe dirigente del PD accetta di tutto.  Ed anche un decreto come quello approvato dal Governo entra a buon titolo tra gli ideali ai quali il "nuovo" PD si ispira.


La manona


Il premier nella riunione del gruppo del Pd ha dichiarato: la manina è mia. Il governo ha discusso approfonditamente il testo del decreto fiscale.
La versione del premier sconfessa numerose ricostruzioni: non è stato un errore o una svista, è stata una scelta politica meditata, voluta direttamente dal presidente del Consiglio. Chi ha voluto strumentalizzare, ha sbagliato: non c’è alcun segreto, anzi c’è una deliberazione pubblica e un risultato non ‘colposo’, ma ‘premeditato’.
Il 3% non è una soglia sbagliata: se cambierà è solo per non dare ragione ai perfidi antiberlusconiani.
Posso dirlo: così è pure peggio. Perché qualcuno non ha atteso di sapere che la norma riguardasse anche Berlusconi per dire che non andava bene.
Resta solo da capire perché la manona non possa intervenire con la stessa determinazione prima del 20 febbraio, data che sembra molto strana. O, forse no, non così strana, dopotutto.


martedì 6 gennaio 2015

Renzi ed il PD sanciscono il principio per cui un ricco può impunemente rubare più di un povero?

Tratto da:  http://www.ciwati.it/2015/01/05/la-regressivita-fiscale/

La regressività fiscale

Scrive Rita Castellani, a conferma di quanto trovate qui sotto:
Il peggio di quella roba non è “l’effetto Berlusconi”. Ma il fatto che la (non) punibilità è legata ad una percentuale del reddito evaso, e non al valore assoluto, che è la misura vera del danno allo Stato. Quindi: se hai un reddito di 1000 e evadi 100 sei punibile come chi, con un reddito di 1mln., evade 100.000. Che è un modo surrettizio di negare ulteriormente il principio costituzionale della progressività della responsabilità fiscale.
Rocco Olita rincara:
Della depenalizzazione del reato di evasione fiscale per somme al di sotto del 3% del reddito considerato, ciò che dovrebbe indignare di più non è la sua applicabilità ai casi Unicredit o Berlusconi, ma la ratio palesemente ingiusta.
In pratica, con norme come quella si sancisce il principio per cui un ricco può impunemente rubare più di un povero.

Le bufale del Governo

POLITICA & PALAZZO

Riforme: vota la Balla dell’Anno


Marco Travaglio,  Condirettore de Il Fatto Quotidiano e scrittore
1. Mai dire 18. “L’articolo 18 è un totem ideologico, inutile discuterne” (Matteo Renzi, 12-8). “Non serve abolire l’articolo 18. Basta il contratto di inserimento” (Giuliano Poletti, ministro del Lavoro, Corriere, 17-8). “Il problema non è l’articolo 18, che riguarda 3 mila persone” (Renzi, 1-9).
   
2. Più Pil per tutti. “Abbiamo abbassato le previsioni di crescita del Pil rispetto al governo Letta. Sono prudenti, ma saranno smentite. Lo prometto” (Renzi, 8-5). “Che la crescita sia 0,4 o 0,8 o 1,5% non cambia niente per la vita quotidiana delle persone” (Renzi, 24-7). Letta prevedeva un +1% annuo, Renzi nel Def un +0,8, ora la Commissione Ue lo stima al -0,4%.  

3. Ogni promessa è debito. “Nessuna preoccupazione sui conti pubblici” (Renzi, 2-8). Nel 2014, sotto il governo Renzi, il debito pubblico è cresciuto di 8 miliardi al mese toccando il record di 2.140 miliardi (pari al 131,6% del Pil).   

4. Italicum factum. “Nonostante i gufi, la legge elettorale è passata alla Camera ed entro settembre sarà approvata: mai più larghe intese e chi vince governa cinque anni. È una rivoluzione impressionante, chi vince governa. Politica 1 – Disfattismo 0” (Renzi, 12-3). L’Italicum è arenato al Senato e il governo l’ha lardellato di emendamenti: dovrà pure tornare alla Camera.   

5. Antimafia come se piovesse. “…una proposta organica sulla base del lavoro fatto dalla commissione presieduta da Garofoli istituita a Palazzo Chigi, con Cantone e Gratteri, per elaborare strumenti e contributi per rendere più incisiva la lotta alla criminalità organizzata… Porterò questi temi anche sui tavoli del semestre europeo che si apre tra qualche mese, perché la mafia non è più solo un problema italiano. C’è tanto lavoro da fare” (Renzi, lettera aperta a Roberto Saviano, Repubblica, 2-3). Nulla di fatto, men che meno sul tavolo del semestre europeo. A parte la legge che riduce le pene e rende praticamente impunibile il voto di scambio politico-mafioso  

6. Ottanta euro extralarge. “Ho preso un impegno con partite Iva, incapienti e pensionati nel proseguire il lavoro di abbassamento delle tasse iniziato con i lavoratori dipendenti e lo manterrò” (Renzi, Twitter, 23-4). “Dal 2015 i pensionati saranno dentro la stessa misura prevista nel decreto Irpef degli 80 euro” (Renzi, 23-5). “Il bonus sarà allargato” (Renzi, 3-6). Nessun allargamento degli 80 euro a incapienti, pensionati e partite Iva (queste ultime, anzi, si vedono triplicare l’aliquota fiscale).   

7. Brum brum, che ripresa! “Lavoriamo per una ripresa col botto a settembre” (Renzi,1-8).“La ripresa è un po’ come l’estate: magari non è bella come volevamo, arriva un po’ in ritardo, ma arriva” (Renzi, 5-8). Nessuna ripresa, anzi: stagnazione e recessione. 
8. Il massimo del minimo. “Presentazione entro otto mesi di un Codice del lavoro che racchiuda e semplifichi tutte le regole attualmente esistenti e sia ben comprensibile anche all’estero” (Renzi, 8-1). “Nel Jobs Act ci sarà il salario minimo” (Renzi, 12-3). Il Codice del lavoro non esiste nemmeno dopo 12 mesi e nel Jobs Act non c’è traccia di salario minimo.   

9. Spending Dippiù. “La spending review la faremo lo stesso anche senza Cottarelli. Dai tagli di spesa avremo 16 miliardi e porteremo il deficit al 2,3%” (Renzi, 30-7).“I tagli saranno non per 17, ma per 20 miliardi. Il governo valuterà tagli non lineari per ciascun ministero. Lunedì con Padoan incontrerò tutti i ministri. Ognuno potrà e dovrà valutare le singole spese da tagliare” (Renzi, 3-9). Licenziati Cottarelli e la sua spending review, solo tagli lineari alle Regioni (4 miliardi) e agli enti locali (2,2 miliardi); quelli ai ministeri ammontano a poco più di 1 miliardo. Totale: 8 scarsi. Eil deficit è al 2,9%. Forse.  
10. Unioni alla tedesca. “Sulle unioni civili ci sarà una proposta ad hoc del governo sul modello tedesco” (Renzi, 27-7). Nessuna proposta del governo sulle unioni civili, né tedesca né esquimese. A parte l’unione incivile con Silvio Berlusconi.

Il Fatto Quotidiano, 30 dicembre 2014

lunedì 5 gennaio 2015

Lavoro (ma non in Italia)

Tratto da:  https://www.linkedin.com/pulse/article/20141205151717-176887622-2014-best-year-for-job-creation-since-1999?trk=tod-home-art-list-small_3

2014: Best Year for Job Creation Since 1999


Holy Smokes: The government’s November jobs report was waaaaay better than analysts’ expectations. The economy added 321,000 jobs, the biggest gain since January 2012, and the unemployment rate remained at a six-year low of 5.8 percent. (The consensus estimate was for 230,000, with a range of about 150,000 to 275,000.) Additionally, revisions to the previous two moths amounted to 44,000 more jobs than originally reported.
This year, there have been ten consecutive months where employment has been over 200,000, the longest such period of gains since a 19-month streak from 1993-1995. Additionally, November was the 50th consecutive month of job gains – a record. Most importantly, with this report, 2014 has become the best year for job creation since 1999! (Cue the Prince music, please.)
OK, maybe not so fast. Just talk to anyone who is working or looking for a job and you may hear a different song -- perhaps Dolly Parton’s “9 to 5”. The biggest complaint is that wage growth is stagnant. In November, average hourly wages increased by 0.4 percent, nudging up the 12-month increase to 2.1 percent.
Annual wage growth has remained between 1.9 to 2.2 percent since 2012. In a normal expansion, increases are closer to 3 percent. According to the Financial Times, this is not a US-centric problem. “Wages have flatlined in the developed world as workers fait to benefit from an uneven global economic recovery.”
The wage issue is not surprising, because it is a longer-term issue. Globalization and technological innovation started to put pressure on wages in the 1990’s; then the Great Recession and the slow growth recovery accelerated the trend; and finally, in past recessions, companies cut wages and then subsequently raised them amid upturns. But in the past three recessions, Corporate America minimized wage cuts and instead let workers go to keep remaining workers happy. Because companies kept wages intact, the Federal Reserve Bank of San Francisco says that we should probably expect slower overall wage growth in this expansion.
Other parts of the labor market that are improving, but still remain problematic include the high number of Americans (6.9 million) who are working part-time because they couldn’t find full-time work; the 2.8 million people who have been unemployed for more than six months; and labor force participation rate (the percentage of those over the age of 16 who are either working or looking for work) remains near levels last seen in the late 1970s; and the broad unemployment rate, which includes involuntary part-time workers and people marginally attached to the labor force, is at a still high 11.4 percent.
While the November jobs report may not be cause for widespread euphoria, it is certainly a welcome piece of data…you’ll have to decide which song to invoke to mark the occasion.

domenica 4 gennaio 2015

Renzi, finito tempo di errori senza un padre

NDR.  ATTENZIONE!  IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO RENZI NON STAVA PARLANDO DELLA DECRETO DELEGATO SALVA BERLUSCONI, CHE INFATTI E' SOLO "SOSPESO", NON ANNULLATO.

Renzi. Il PD di Governo (6)

P.S.: Gli evasori (e magari uno in particolare), però, potrebbero dover portare solo un po’ di pazienza, perché, in realtà, non sembra che il Governo sia pentito della scelta in sé, ma solo dispiaciuto che su questa ci sia stato un “retropensiero”. Infatti, la norma è solo rinviata, visto che – dice ancora il Presidente del Consiglio – “la rimanderemo in Parlamento soltanto dopo le votazioni per il Quirinale e e la fine dei servizi sociali di Berlusconi a Cesano Boscone e dimostreremo che non c’è nessun inciucio strano di cui temere”. Tanto che qualche professionista del retropensiero potrebbe mettersi già all’opera per dire che allora lo scambio è comunque possibile, seppure con una diversa tempistica: è, insomma, solo rinviato. Quanta malizia!

Renzi. Il PD di Governo (5)

Quel che è certo è che il testo, poi pubblicato sul sito internet del governo (con il generico titolo “Schema di decreto legislativo recante disposizioni sulla certezza di diritto nei rapporti tra fisco e contribuente”), fino a un giorno prima del via libera del consiglio dei ministri del 24 dicembre, non conteneva il famoso articolo 19 bis tanto discusso. Lo ha spiegato il sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti e lo confermerebbero anche altre circostanze.

Eutanasia in Belgio

Tratto da:  http://www.corriere.it/esteri/15_gennaio_04/detenuto-chiede-ottiene-l-eutanasia-di-lui-altri-15-seguono-5d435324-93eb-11e4-8745-dbfbe9a3a0e4.shtml

Detenuto chiede e ottiene l’eutanasia Dopo di lui altri 15 lo seguono
Frank Van Den Bleeken, 52 anni e da 30 in galera: «In carcere soffro troppo». L’esecuzione domenica prossima, ma le famiglie delle vittime protestano
di Luigi Offeddu, corrispondente da Bruxelles

Ogni notte, i detenuti dalle celle vicine gli gridano o sussurrano nel buio: «Frank, ammazzati! Ammazzati!». Certi, ha rivelato qualche guardiano, prendono un doppio caffè pur di dare il turno agli altri e non lasciare che per quell’uomo trascorra un solo minuto di pace. Così accade da sempre in molte prigioni del mondo, a chi ha compiuto certi atti. Ma lui, Frank Van Den Bleeken, 52 anni e da 30 in galera, detenuto belga condannato per omicidio e stupri seriali, assassino e torturatore di una diciannovenne la cui madre morì più tardi di crepacuore, lui non si è mai ammazzato e la morte l’ha chiesta allo Stato: anzi, la «dolce morte», l’eutanasia, per sfuggire alle «insopportabili sofferenze psicologiche» che afferma di provare. 

Un buon viatico in vista del Ponte sullo Stretto che il Governo Renzi "Volle, e volle sempre, e fortissimamente volle"

Tratto da:  http://www.lastampa.it/2015/01/04/italia/cronache/palermo-crolla-il-viadotto-dieci-giorni-dopo-linaugurazione-renzi-il-responsabile-pagher-xLJNqHLqRd4S5owcPC5w3H/pagina.html

Palermo, crolla il viadotto dieci giorni dopo l’inaugurazione. Renzi: “Il responsabile pagherà”

Il 23 dicembre il taglio del nastro dello Scorciavacche 2, con 3 mesi di anticipo. Ma a Capodanno mezza carreggiata era sprofondata. L’opera è costata 13 milioni. Ira del premier.

Renzi. Il PD di Governo (4)

Lunedì 30 dicembre 2013, il predecessore partiva per le vacanze con famiglia al seguito a bordo di un normalissimo volo di linea. Raccontava quel giorno il “Piccolo” di Trieste che il defenestraturo presidente del Consiglio (al suo ritorno in Italia sarebbe cominciato lo showdown renziano che avrebbe portato al cambio a Palazzo Chigi)  assieme alla moglie ed ai tre figli, si imbarcava come un passeggero qualsiasi sul volo Alitalia AZ1365, decollando da Roma Fiumicino a bordo di un Airbus A320 e atterrando alle 16.05 di sabato allo scalo di Ronchi dei Legionari, l’aeroporto di Trieste. Non solo: “Letta non ha richiesto alcuna assistenza particolare – scriveva ancora il quotidiano friulano – e, anche se appare ovvio che il premier avesse attorno a se gli uomini della sua scorta, il cordone di sicurezza era discreto e quasi invisibile”. Lì il noleggio di una Peugeot 5008 intestata alla consorte e via verso la Slovenia, il più possibile lontano da taccuini e riflettori. Vacanze all’insegna della pace e di una spending review applicata anche al viaggio di ritorno: il 3 gennaio Letta & family ripartivano da Trieste alle 17.20. Con un altro volo di linea.

Renzi. Il PD di Governo (3)

“Renzi e famiglia a sciare a Courmayeur con un volo di Stato”. Denuncia M5S
(per Renzi) “Gli spostamenti aerei, dormire in caserma, avere la scorta, abitare a Chigi non sono scelte ma frutto di protocolli di sicurezza“. 
In realtà giusto un anno fa il premier Enrico Letta partiva per le vacanze di Capodanno, con famiglia al seguito, con un normalissimo volo di linea e un’auto a noleggio.

Renzi. Il PD di Governo (2)

Tratto da:  http://www.ciwati.it/2015/01/04/il-decreto-fiscale-si-e-scritto-da-solo/

Il decreto fiscale si è scritto da solo

Dopo i titoloni dei giornali di oggi, il premier dice che il decreto è bloccato (cogliendo l’occasione di attaccare tutti quelli che ne hanno denunciato le cose vergognose che conteneva, all’insegna del solito rovesciamento della realtà). Ora, se il premier non ne sapeva nulla, se il Mef dice di non averlo visto, se il ministro della Giustizia ha espresso le perplessità che si leggono sulla stampa, chi ha portato quel testo al Consiglio dei ministri?
Un’idea ce l’ho: il decreto, conoscendo l’Italia, si è scritto da solo, a insaputa di tutti, secondo la migliore tradizione politica degli ultimi anni, fotografando così la realtà e la responsabilità delle classi dirigenti di questo povero Paese.
Che possa riguardare Berlusconi è solo un caso, ovviamente.
Lucrezia Ricchiuti commenta così:

Renzi. IL PD di Governo (1)

P. S. Nota sull’aereo di Stato di Renzi. Ma perché si fanno annunci altisonanti sui tagli e sui dimezzamenti delle auto blu e poi si prende l’aereo di Stato per andare in vacanza con la famiglia? Sicurezza? Quattro biglietti andata e ritorno per un’ottima scorta costano di meno, visto che non ci sono orari ufficiali da rispettare. Il problema è che a certe cose ci si abitua...Roba veniale, intendiamoci, prevalentemente simbolica. Ma i paesi si tengono in piedi anche sui simboli e sui gesti simbolici. Nandus dixit. 

Aumento della età pensionabile e bisogno di mantenere la famiglia = lavoratori più vecchi e meno lavoro per i giovani?

Confindustria: “Aumentano i lavoratori over 55. Pochi i giovani occupati”
Secondo uno studio degli industriali, dall'inizio della crisi, ci sono 1,1 milioni ultracinquantenni occupati in più, mentre i giovani sono 1,6 milioni in meno
di F. Q. | 2 gennaio 2015
Tratto da:  http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/02/confindustria-aumentano-lavoratori-over-55-crolla-numero-giovani-occupati/1310892/
   
I lavoratori italiani sono sempre più vecchi. Lo si legge in un report del Centro Studi di Confindustria che ha calcolato come, dall’inizio della crisi, siano aumentati gli occupati tra i 55 e i 64 anni (+1,1 milioni) e diminuiti, invece, quelli tra i 25 e i 34 anni (1,6 milioni in meno). Dati che in termini percentuali parlano di un incremento del tasso d’occupazione per gli over 55 dal 34,2% al 46,9% e di una flessione tra i giovani dal 70,3% al 59,1 per cento.

sabato 3 gennaio 2015

Il commento dell'Assessore

Mi è arrivata via Facebook il commento dell'Assessore David Arboit alla discussione sulla riorganizzazione della struttura del Personale del Comune di Buccinasco, con la rimozione / declassamento di una figura apicale.

Per opportuna informazione pubblico senza alcuna censura il Commento dell'Assessore.

Ovviamente spero ci tratti di un errore.
Oppure di una omonimia o di un furto di identità.

In caso contrario credo che il Sindaco al ritorno delle ferie debba prendere alcune decisioni troppo a lungo rimandate.

Perché dare ai social network il diritto di decidere cosa possiamo e cosa non possiamo comunicare?

Su Internet sta succedendo la stessa cosa. Stiamo rapidamente sostituendo mezzi di comunicazione liberi e regolati soltanto dalle norme di democrazia (mail, mailing list, IRC, newsgroup, forum distribuiti e decentrati), con ambienti chiusi commerciali, di proprietà privata (i social network), nei quali il proprietario decide arbitrariamente cosa abbiamo il diritto di dire o di fare.
...
Comunicare attraverso i social network significa dare a un ente privato commerciale il potere assoluto di controllare e regolamentare quello che possiamo dire, discutere e mostrare in base a regole che non sono quelle del nostro paese o delle nostre leggi, ma sono quelle arbitrarie del proprietario, che le può alterare in ogni momento a proprio piacimento e bandirci quando gli pare.

Nei social network non abbiamo diritti. Pensiamoci, prima di dimenticarci come si manda una mail.

E sì, il Governo Renzi / PD / NCD / SC agevolerà i grandi evasori. Vi stupite?

Tratto da: http://www.ciwati.it/2015/01/02/una-follia-a-natale-siamo-tutti-piu-buoni-soprattutto-con-gli-evasori/

«Una follia» (a Natale siamo tutti più buoni, soprattutto con gli evasori)

Solo il Fatto Quotidiano (e Lucrezia Ricchiuti, già al lavoro da giorni sulla questione) sembrano avere notato che c’è qualche problema con il decreto «a Natale siamo tutti più buoni, soprattutto con gli evasori» che il governo ha approvato il 24 dicembre (nigro signanda lapillo).
Vincenzo Visco commenta così: «è una follia, non capisco cosa diavolo abbiano combinato». L’ex-ministro dice che si tratta di «un gigantesco regalo ai grandi evasori» e parla di «una roba incredibile». Il Mef, sostiene il giornale di Padellaro, aveva bocciato l’idea geniale. Secondo il Sole, se ne andranno come neve al sole (appunto) un terzo dei processi. Se evadi sotto il 3% del fatturato, non rientri più nel penale. Pensate a grandi gruppi o a grandi banche: e non è un esempio casuale.

Quando il sindacato difende i fannulloni. E si mette in condizione di essere ininfluente.

Gli assenteisti e il pubblico impiego: quando il sindacato sbaglia tutto.

A Roma, il 31 dicembre, 4 vigili urbani su 5 si sono dati per ammalati o hanno scelto proprio quel giorno per donare il sangue e godere del relativo permesso per le ore seguenti. La cosa è subito servita al governo per tuonare contro gli irresponsabili e annunciare: “cambieremo il pubblico impiego, licenzieremo i fannulloni”.
La Uil, che non perde una occasione per dire scemenze, ha subito difeso i vigili: “Chi dona, dona sempre” e, quindi, non di assenteisti si tratta, ma di nobili donatori di sangue. Insomma: non è la faccia quello che manca!
Qui dobbiamo capirci. Renzi (che la Uil, come la Cisl e la Cgil hanno abbondantemente votato) aveva iniziato il ritornello della lotta ai “fannulloni” già prima dell’incidente romano, ed ora ha preso la palla al balzo. La cosa non va disgiunta dalle polemiche sull’applicabilità della nuova disciplina del job act al pubblico impiego. Come si sa, prima la Madia ha detto che essa non riguarda il pubblico impiego, subito smentita da Pietro Ichino che ha detto che invece si applica anche lì, a sua volta rismentito da Renzi che ha detto che no, non è il caso…
Il punto è che la strategia del governo punta a due cose: in primo luogo, buttare fuori il sindacato da dovunque sia possibile, attraverso una politica discriminatoria dei licenziamenti. In secondo luogo, assecondare la richiesta dei mercati finanziari all’Italia di operare profondi tagli nella spesa pubblica (a cominciare dalle dimensioni del pubblico impiego) per reperire le risorse necessarie a far fronte al debito pubblico.
La questione dell’assenteismo si presta ottimamente come grimaldello ideologico per far passare una riforma che risponda a questi disegni.

“Ci ha amati”, l’Enciclica del Papa sul Sacro Cuore di Gesù

Dilexit nos”, quarta Enciclica di Francesco, ripercorre tradizione e attualità del pensiero “sull’amore umano e divino del cuore di Gesù Cri...