Dopo le dichiarazioni di Renzi mi attendevo che parecchi iscritti al PD, rappresentanti eletti nelle amministrazioni Comunali, coordinatori o membri dei direttivi dei circoli, o anche semplici simpatizzati ed elettori avrebbero alzato la mano per dire:
"NO; NON CI STO!"
Invece nulla.
O sono solo io che ricordo che due anni fa il PD mi chiese il voto per qualche cosa di molto diverso. O ormai la classe dirigente del PD accetta di tutto. Ed anche un decreto come quello approvato dal Governo entra a buon titolo tra gli ideali ai quali il "nuovo" PD si ispira.
La manona
Il premier nella riunione del gruppo del Pd ha dichiarato: la manina è mia. Il governo ha discusso approfonditamente il testo del decreto fiscale.
La versione del premier sconfessa numerose ricostruzioni: non è stato un errore o una svista, è stata una scelta politica meditata, voluta direttamente dal presidente del Consiglio. Chi ha voluto strumentalizzare, ha sbagliato: non c’è alcun segreto, anzi c’è una deliberazione pubblica e un risultato non ‘colposo’, ma ‘premeditato’.
Il 3% non è una soglia sbagliata: se cambierà è solo per non dare ragione ai perfidi antiberlusconiani.
Posso dirlo: così è pure peggio. Perché qualcuno non ha atteso di sapere che la norma riguardasse anche Berlusconi per dire che non andava bene.
Resta solo da capire perché la manona non possa intervenire con la stessa determinazione prima del 20 febbraio, data che sembra molto strana. O, forse no, non così strana, dopotutto.
Tratto da: http://www.ciwati.it/2015/01/08/la-manona/
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