venerdì 5 dicembre 2008

Scuola, slittano le iscrizioni ?

Così sembrerebbe, leggendo un articolo del Secolo XIX: LINK
Nell'articolo ci sono anche alcune perle...

... il termine delle iscrizioni degli alunni al prossimo anno scolastico slitterà di un mese per dare modo a quelli delle prime classi, in particolare delle superiori, di informarsi delle novità introdotte dai cosiddetti decreti Gelmini ... (ndr: anche per il Secolo XIX i decreti Gelmini sono "cosiddetti"...)

... il provvedimento, messo a punto «per non strumentalizzare le occasioni di orientamento delle famiglie, che devono necessariamente seguire l’emanazione dei regolamenti e non costituire una sede di scontro politico di cui farebbero le spese gli studenti». (ndr: sembrerebbe che la colpa di non essersi informati in tempo sia dei cittadini... non di chi ha partorito questa "riforma", ed ora non pubblica i regolamenti ...)

1 commento:

Franco Gatti ha detto...

Tratto da: http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/italia_e_mondo/2008/12/04/1101927332523-scuola-slittano-iscrizioni.shtml

Scuola, slittano le iscrizioni
04 dicembre 2008


Manca ancora l’ufficialità del Miur, ma appare pressoché scontato che il termine delle iscrizioni degli alunni al prossimo anno scolastico slitterà di un mese per dare modo a quelli delle prime classi, in particolare delle superiori, di informarsi delle novità introdotte dai cosiddetti decreti Gelmini: oggi i sindacati, rompendo gli indugi, hanno commentato le intenzioni di viale Trastevere dopo aver avuto conferme da «autorevoli fonti ministeriali».

Sa da viale Trastevere non arrivano né assensi né smentite, rimangono comunque significative la parole pronunciate ieri dal ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Mariastella Gelmini: intervenendo in seno alla commissione Cultura del Senato, il responsabile del dicastero ha infatti annunciato che nei prossimi giorni il ministero emanerà una circolare «per posticipare al 28 febbraio le iscrizioni, onde dedicare i prossimi due mesi proprio all’orientamento».

Gelmini con l’occasione ha anche motivato il provvedimento, messo a punto «per non strumentalizzare le occasioni di orientamento delle famiglie, che devono necessariamente seguire l’emanazione dei regolamenti e non costituire una sede di scontro politico di cui farebbero le spese gli studenti».

La decisione appare, del resto, anche in linea con l’esplicita richiesta contenuta nel parere sul piano programmatico approvato nei giorni scorsi dalla commissione Cultura della Camera. La stessa che aveva auspicato di non mettere a repentaglio il tempo pieno della scuola primaria (adottando le 24 ore settimanali e quindi il maestro unico solo qualora fosse espressamente richiesto dalle famiglie) e di non mutare gli attuali limiti numerici di studenti per classe.

A questo punto è probabile che il ministero dell’Istruzione «sveli» il suo programma di rinvio della scadenza delle iscrizioni entro la fine di questa settimana, in corrispondenza del termine del dibattito presso la commissione Cultura del Senato.

La volontà di spostare in avanti il termine delle iscrizioni è stata accolta con umori diversi dai sindacati. Molto critica è stata la Flc-Cgil, secondo cui lo slittamento sarebbe insufficiente perché «in assenza di un quadro di rinnovamento chiaro c’è il forte rischio che gli studenti e le famiglie scelgano le scuole senza le adeguate informazioni».

Meno critico, invece, il giudizio della Uil Scuola: il segretario, Massimo Di Menna, ha detto che la scadenza al 28 febbraio è una decisione «necessaria visto l’attuale stato di incertezza: lo slittamento dovrebbe permettere - ha spiegato il leader Uil Scuola - decisioni e delibere da parte delle scuole che debbono presentare i piani dell’offerta formativa e per consentire un efficace orientamento degli studenti».

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