mercoledì 25 marzo 2009

Testamento biologico: la parola ai giuristi

Dopo i primari (LINK), anche i giuristi si schierano contro il ddl Calabrò

TESTAMENTO BIOLOGICO: APPELLO 150 GIURISTI CONTRO DDL CALABRO'
... il testo appare fortemente limitativo del fondamentale diritto alla intangibilita' del corpo...
... la Convenzione di Oviedo, che all'art. 5 dispone che ''ogni intervento nel campo della salute (nel quale va ricompresa anche la alimentazione artificiale) non puo' essere effettuato se non dopo che la persona interessata abbia dato consenso libero e informato''
... l'art. 3 della Carta europea dei Diritti dell'Uomo afferma il principio di autodeterminazione basato sul rispetto ''del consenso libero e informato''.
... l'art. 32 della Costituzione, dove si afferma che anche dove il legislatore imponga un trattamento sanitario, ''in nessun caso possa violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana''.
... il principio condiviso in bioetica e biodiritto per cui l'interruzione deve essere praticata quando le cure siano inutili o abbiano il solo effetto del mantenimento in vita artificiale.
... Confidiamo che il legislatore eviterà di espropriare la persona del diritto elementare di accettare la morte che la malattia ha reso inevitabile, senza rimanere prigioniera di meccanismi artificiali di prolungamento della vita''
LEGGI TUTTO NEI COMMENTI o al link: http://www.asca.it/news-TESTAMENTO_BIOLOGICO__APPELLO_150_GIURISTI_CONTRO_DDL_CALABRO_-817681-ORA-.html

1 commento:

Franco Gatti ha detto...

24-03-09
TESTAMENTO BIOLOGICO: APPELLO 150 GIURISTI CONTRO DDL CALABRO'

(ASCA) - Roma, 24 mar - Centocinquanta giuristi e cultori di scienze sociali, di diversi ambiti culturali, hanno preparato un documento, inviato ai parlamentari, nel quale si esprimono forti critiche alla proposta di legge sul testamento biologico. Dopo avere sottolineato che ''il testo appare fortemente limitativo del fondamentale diritto alla intangibilita' del corpo'' si richiamano alcuni capisaldi giuridici in netto contrasto con la legge in esame.

Il primo e' la Convenzione di Oviedo, che all'art. 5 dispone che ''ogni intervento nel campo della salute (nel quale va ricompresa anche la alimentazione artificiale) non puo' essere effettuato se non dopo che la persona interessata abbia dato consenso libero e informato''. Il secondo e' l'art. 3 della Carta europea dei Diritti dell'Uomo, che afferma il principio di autodeterminazione basato sul rispetto ''del consenso libero e informato''.

Il terzo e' l'art. 32 della Costituzione, dove si afferma che anche dove il legislatore imponga un trattamento sanitario, ''in nessun caso possa violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana''. E infine si ricorda il principio condiviso in bioetica e biodiritto per cui l'interruzione deve essere praticata quando le cure siano inutili o abbiano il solo effetto del mantenimento in vita artificiale.

''Confidiamo, conclude il documento, che il legislatore evitera' di espropriare la persona del diritto elementare di accettare la morte che la malattia ha reso inevitabile, senza rimanere prigioniera di meccanismi artificiali di prolungamento della vita''. Il documento e' firmato, tra gli altri, dai professori Gudo Alpa, Tommaso Auletta, Rodolfo Bettiol, Umberto Breccia, Paolo Cendon, Gilda Ferrando, Gregorio Gitti, Riccardo Guastini, Nuccio Luminoso,Salvatore Patti, Marcello Pedrazzoli, Valerio Pocar, Umberto Romagnoli, Enzo Roppo, Liliana Rossi Carneo, Mario Segni, Paolo Zatti.

res-dnp/sam/rob

tratto da: http://www.asca.it/news-TESTAMENTO_BIOLOGICO__APPELLO_150_GIURISTI_CONTRO_DDL_CALABRO_-817681-ORA-.html

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