giovedì 12 marzo 2009

Uno sguardo ai media

Tratto da: http://www.agenziaradicale.com/index.php?option=com_content&task=view&id=7602&Itemid=52

La telecamera dei tg si spegne sulle crisi umanitarie - La denuncia di Medici senza Frontiere
mercoledì 11 marzo 2009 - di FLORENCE URSINO

"Il viaggio in Messico di Sarkozy/Bruni", "l'ex hostess dell'Alitalia eliminata da Grande Fratello e dalla Fattoria", "l'estate dei novelli sposi Briatore-Gregoraci". Il cittadino italiano che ogni giorno segue i tg Rai e Mediaset in Italia è spesso e volentieri abituato a questo genere di notizie. Notizie che 'finalmente' lasciano riposare il cervello, che permettono di gustare appieno il cibo sulla tavola, che obbediscono alla potente regola dell'informazione asservita alle leggi del mercato: in offerta speciale oggi 'l'isola dei famosi' alla modica cifra dell'oblio per tutto quello che di brutto succede nel resto del mondo. E ne succedono di cose nel mondo:
Leggi tutto nei commenti, qui lascio solo un piccolo elenco delle notizie "sparite" dai media...
epidemia di colera in Zimbawe,
guerra civile nel Congo orientale,
scontri che hanno provocato morti e fughe nel Pakistan nord-occidentale,
situazione sanitaria allarmante nella regione somala dell'Etiopia e in Myanmar,
catastrofe umanitaria in Somalia,
bambini malnutriti in Bangladesh, Costa d'Avorio e Haiti,
persistente tragica situazione del Sudan,
assistenza urgente per i civili iracheni,
co-infezione Hiv-Tbc.

1 commento:

Franco Gatti ha detto...

Leggi tutto:

http://www.agenziaradicale.com/index.php?option=com_content&task=view&id=7602&Itemid=52

La telecamera dei tg si spegne sulle crisi umanitarieLa denuncia di Medici senza Frontieremercoledì 11 marzo 2009 - di FLORENCE URSINO
"Il viaggio in Messico di Sarkozy/Bruni", "l'ex hostess dell'Alitalia eliminata da Grande Fratello e dalla Fattoria", "l'estate dei novelli sposi Briatore-Gregoraci". Il cittadino italiano che ogni giorno segue i tg Rai e Mediaset in Italia è spesso e volentieri abituato a questo genere di notizie. Notizie che 'finalmente' lasciano riposare il cervello, che permettono di gustare appieno il cibo sulla tavola, che obbediscono alla potente regola dell'informazione asservita alle leggi del mercato: in offerta speciale oggi 'l'isola dei famosi' alla modica cifra dell'oblio per tutto quello che di brutto succede nel resto del mondo. E ne succedono di cose nel mondo: c'è un'epidemia di colera in Zimbawe, una guerra civile nel Congo orientale, scontri che hanno provocato morti e fughe nel Pakistan nord-occidentale, una situazione sanitaria allarmante nella regione somala dell'Etiopia e in Myanmar, una catastrofe umanitaria in Somalia, i bambini malnutriti in Bangladesh, Costa d'Avorio e Haiti, la persistente tragica situazione del Sudan, l'assistenza urgente per i civili iracheni, la co-infezsione Hiv-Tbc. Queste sono solo le 10 crisi umanitarie più dimenticate dai nostri media nel 2008, raggruppate tutte insieme nella classifica che Medici Senza Frontiere ha presentato oggi a Roma, redatta sulla base di un'analisi condotta all'Osservatorio di Pavia sullo spazio dedicato a questi drammi dai principali telegiornali della televisione generalista italiana. "Abbiamo il dovere di raccontare quello che vediamo sul territorio, e per il quinto anno consecutivo presentiamo il nostro rapporto" afferma Kostas Moschochoritis, direttore generale di Mfs Italia. E il sacrosanto 'gossip' vince indubbiamente su tutto. Certo, si è ben informati sul Medio Oriente, sul Caucaso, sull'Afghanistan, sul Tibet, sull'Iraq. Si è ben informati soprattutto sul dibattito politico nazionale e internazionale che su questi paesi 'caldi' si sviluppa e che è scintilla poi per recriminazioni tra partiti o tra Stati. E sappiamo anche tutto dei nostri vip televisivi grandi benefattori di questa 'povera gente' affamata, bombardata, senza una casa, senza speranza. Ma poi quanto è rassicurante tornare a casa dal lavoro, accendere la tv e spulciare la vita dei nostri Briatore (la notizia delle sue nozze è stata riportata nei tg 33 volte, quella del colera nello Zimbawe 12) delle nostre top-model, dei nostri idoli televisivi? Quanto tranquillizza andare sul link delle notizie più lette del Corriere.it e trovarci al primo posto le intricatissime vicende dell'occhio più indiscreto d'Italia, quello del Grande Fratello? La spirale è alla base di tantissimi fenomeni in natura, e la vita del cittadino italiano medio è sottoposta a questo stesso movimento: uomini e donne preferiscono cullarsi nei racconti della vita (bella e avventurosa o triste e drammatica è uguale) di altri uomini e donne. E' molto meglio sognare la vita della prima donna francese, invidiare una giovane valletta che sposa un milionario e criticare animosamente chi insegue il successo spudoratamente anzichè angosciarsi con la visione di qualche bambino a cui restano pochi giorni di vita perchè l'Hiv lo sta dilaniando. Ed ecco allora il nostro servizio di informazione pronto ad inchinarsi e ad ingraziarsi il pubblico sovrano. E il cane continuerà a mordersi la coda. Le notizie sulle crisi umanitarie sono passate dal 10% nel 2006 del totale delle notizie, all'8% nel 2007 dino al 6% nel 2008: su un totale di 81360 notizie solo 4901 riguardavano i drammi che affliggono più della metà della popolazione mondiale. Per cercare di porre rimedio, anche in minima parte, a questa situazione 'socio-mediatica' l'associazione di Msf, la più grande organizzazione umanitaria indipendente di soccorso medico che opera in 60 oaesi, con il patrocinio della Federazione Nazionale Stampa Italiana (Fnsi) ha deciso di promuovere nei prossimi mesi la campagna "Adotta una Crisi Dimenticata" che chiede ai media italiani di riportare notizie di una o più crisi dimenticate durante quest'anno. Qualcuno ha già risposto alla richiesta aderendo alla campagna. Magari quest'anno dunque qualcuno sarà 'costretto' a sorbirsi immagini e parole che descrivono al mondo ricco quello che succede dall'altra parte, nell'Africa e nell'Asia dei bambini, delle donne e degli uomini afflitti da dissenteria, malaria, tubercolosi, in quei paesi in cui l'occidente si è impegnato a portare i suoi interessi commerciali impugnando la bandiera della democrazia e della libertà. Se perciò i media italiani si ritroveranno a mandare in onda o a pubblicare sulle loro pagine servizi sui drammi del 'terzo mondo', avessero la premura di avvertire il proprio pubblico che certe immagini o certe notizie potrebbero creare un rischioso turbamento per gli spettatori o i lettori. Almeno così la propria sensibilità potrà essere salvaguardata. Uomo avvisato mezzo salvato.

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