mercoledì 10 giugno 2009

Gheddafi, Berlusconi, ed i migranti

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Tra Gheddafi e Berlusconi "un patto a spese dei migranti"
di Vittorio Longhi - da La Repubblica, 10/6/2009
"Mi picchiarono tre guardie con sbarre di legno e di metallo. Mi picchiarono per più di 10 minuti. Mi chiamavano "negro" mentre mi picchiavano. Quando caddi a terra mi presero a calci. Mi colpirono in testa con una sbarra di metallo. Ho ancora le cicatrici e dolori alla testa".
Tomas, un ventiquattrenne eritreo intervistato a Roma il 20 maggio, ha riferito a Human Rights Watch di abusi e pestaggi subiti dalle guardie delle prigioni libiche di Jawazat e di Kufra, luoghi di deportazione in cui - secondo l'organizzazione umanitaria - gli agenti sono in combutta con i trafficanti, che chiedono ai migranti centinaia di dollari per farsi portare a Tripoli.
"Il primo ministro Silvio Berlusconi e Muammar Gheddafi stanno costruendo il loro accordo di amicizia a spese di individui, di altri paesi, ritenuti sacrificabili da entrambi", afferma Bill Frelick, direttore per le politiche dei rifugiati di Human Rights Watch, nel giorno della visita del leader libico in Italia. "Più che un trattato di amicizia - aggiunge - si direbbe uno sporco accordo per permettere all'Italia di scaricare i migranti e quanti sono in cerca di asilo in Libia e sottrarsi ai propri obblighi".
La Libia non si può considerare seriamente come un interlocutore in qualsivoglia schema di protezione dei rifugiati, dice l'organizzazione, perché non ha ratificato la Convenzione sui rifugiati, non ha alcuna legislazione in materia d'asilo e invece vanta una triste storia di abuso e maltrattamento sui migranti colti nel tentativo di scappare dal paese via nave.
Da quando l'Italia ha stabilito la sua nuova politica di intercettazione e respingimento sommario il 6 maggio, sono stati intercettati 500 tra migranti e richiedenti asilo dalle forze di sicurezza italiane e le loro imbarcazioni trainate in Libia. I migranti vengono respinti senza neanche una valutazione superficiale per determinare se abbiano bisogno di protezione o siano particolarmente vulnerabili, come nel caso di malati o feriti, donne incinte, bambini non accompagnati, o vittime di tratta.
Tratto da: http://www.democraticidavvero.it/adon.pl?act=doc&doc=4226

1 commento:

Franco Gatti ha detto...

L'INCONTRO CON IL SINDACO ALEMANNO
Gheddafi: «In Italia abolirei tutti i partiti»
Il «sogno» del Rais espresso durante la visita in Campidoglio. Poi il corteo con il saluto alla folla

Un Paese senza più partiti. Con il potere solo al popolo. È il «sogno» di Muammar Gheddafi per l'Italia. Lo ha espresso durante la sua visita in Campidoglio.

«SENZA PIU' DESTRA E SINISTRA» - Annullare tutti i partiti, «senza più destra, sinistra e centro». «Il simbolo del popolo italiano sarà la fratellanza perché il partitismo è un aborto della democrazia», ha aggiunto il colonnello parlando in Campidoglio.

LO STRISCIONE - «Chiediamo il rispetto dei diritti umani». Così era scritto su uno striscione srotolato di consiglieri capitolini del Pd, Athos De Luca e Umberto Marroni, in Piazza del Campidoglio, durante il discorso del leader libico Muammar Gheddafi. Lo striscione è stato rimosso dalle forze dell'ordine.

LA
11 giugno 2009
tratto da: http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/09_giugno_11/gheddafi_campidoglio-1601455268758.shtml

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