Inghilterra, Elisabetta sceglie il whisky per far restare la Scozia nel regno
di Luca Lippera
Cosa non si fa, pur di salvare un regno. La regina d'Inghilterra si è “affidata” a una bottiglia di whisky per aiutare i sudditi scozzesi a convincersi che l'idea di staccarsi dal Regno Unito - a settembre si terrà il referendum sull'eventuale indipendenza della Scozia dalla Gran Bretagna - è veramente fuori luogo.
Elizabetta II, chiamata a battezzare la più grande portaerei della Marina Britannica, non solo le ha dato il nome - Her Majesty Queen Elizabeth - ma al varo ha sostituito il tradizionale champagne con una pregiata bottiglia di scotch proveniente dalla distilleria scozzese “Bowmore” sull'isola di Islay.
La Scozia, nel prosimo settembre, deciderà con un referendum se restare o meno nel Regno Unito.
Le navi della Royal Navy, da sempre, vengono battezzate con una bottiglia di champagne. Ma questa volta la regina ha fatto un'eccezione e la cosa - ci si può scommettere - è stata decisa da Buckingham Palace con estrema ponderazione. La superportaerei “Hms Queen Elizabeth", una città galleggiante, è stata costruita in un cantiere navale di Rosyth, non lontano da Edinburgo (di nuovo Scozia) e la scelta del whisky per il varo ha tutta l'aria di un potente messaggio agli elettori: lo scotch fa parte di noi, del Regno Unito, e colei che rappresenta la corona tiene nel cuore tutte le parti della nazione.
Elisabetta II, nata a Londra nel 1926, è particolarmente legata alla Scozia. Il castello di Balmoral, proprietà diretta dei reali inglesi - ventimila ettari, boschi, campi coltivati, oltre duemila cervi rossi - è uno dei ritiri estivi preferiti dalla regina. Filippo, il principe consorte, è il Duca di Edinburgo e benché sia nato a Corfù nel 1921 - il padre era Andrea di Grecia - ha sempre manifestato una grande passione per le highlands e per le tradizioni scozzesi, gonnellino incluso.
Ufficialmente il battesimo della portaerei, 65 mila tonnellate, lunghezza 275 metri, ingresso in servizio nel 2020, sei miliardi di sterline di investimento - è stata solo una delle tante cerimonie a cui prende parte la corona britannica. Ma, pur non essendoci stato alcun esplicito riferimento al separatismo scozzese, è chiaro che la presenza di Elisabetta II ha avuto un grande significato. La regina, vestita di azzurro, ha sfilato con ammiragli e controammiragli in grande uniforme davanti al cantiere navale, mentre sventolavano migliaia di bandierine con la Union Jack. Un sondaggio pubblicato due giorni fa dal quotidiano The Times indica che i il 54 per cento degli scozzesi sono contrari alla secessione da Londra. Il 39 per cento vorebbero l'indipendenza. Gli altri sono indecisi. Una bottiglia di whisky - bevanda nazionale della Scozia insieme alla birra - può spostare più voti di quanto non si immagini, e può ben valere un regno.
Tratto da: http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/ESTERI/scozia_regina_varo_porterei_usa_whisky_champagne/notizie/780915.shtml
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