Oggi audizione alla commissione Cultura della Camera del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Ricardo Franco Levi, a proposito del disegno di legge sull'editoria.
Inizialmente si temevano limitazioni alla libertà di espressione di blog e siti individuali. Una circostanza, questa, che lo stesso Levi punta subito a smentire.
La legge intende regolare il mercato dell’editoria, e dunque si rivolge agli operatori del mercato dell’editoria, tutti quelli che professionalmente producono giornali, riviste, libri e dunque esclude, per definizione, i blog o i siti individuali che non sono oggetto della nostra legge. Questo è stato chiaro fin dall’inizio, visto che però c’è stata qualche preoccupazione in materia e c’è qualche margine di ambiguità possibile nella legge, io già fin da domani nel mio primo incontro con la Commissione proporrò un’aggiunta alla legge che chiarisca fino in fondo che in questa legge non ci si occupa dei blog».
Continueremo a sostenere il mondo dell’editoria, e gli abbonamenti in modo particolare, evitando i problemi del vecchio sistema che di fatto era incentrato sul monopolio delle poste».
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Le ragazze dagli ovuli d’oro
CONSIGLIO LAA LETTURA DELL'ARTICOLO SOLO A VISITATORI ADULTI https://www.tempi.it/le-ragazze-dagli-ovuli-doro/ Di Caterina Giojelli 12 ...
-
La sclerosi multipla non ferma le gemelle Laviai e Lina Nielsen ai Giochi di Parigi, con tanto di medaglia di Giampaolo Mattei «Dieci anni f...
-
RIPUBBLICO AGGIORNANDOLO UN ARTICOLO GIA' POSTATO IL 19 NOVEMBRE, MA ANCORA ATTUALE... E' DIFFICILE ORIZZONTARSI IN MEZZO A TUTTI Q...
-
Come credo molti già sappiate, venerdì scorso è morto Jacopo Bini Smaghi. Non voglio aggiungere parole a chi meglio di me ha saputo descriv...
1 commento:
Uhm, c'è da dire che la sconfinata galassia di internet non aiuta: spesso il confine fra sito personale e testata giornalistica è veramente ridotto; d'altra parte fa un po' ridere che un fenomeno come quello dei blog sia finito sulla scrivania di chi di dovere solo dopo che l'opinione pubblica ha scoperto l'esistenza del sito di Beppe Grillo e del suo nutrito seguito.
Posta un commento