Via libera ai test antidroga per gli autisti di autobus, altri mezzi di trasporto pubblico e per i lavoratori che possono mettere a rischio se stessi e gli altri.
La Conferenza Unificata ha ratificato oggi l'intesa per prevedere controlli periodici sull'eventuale uso di sostanze stupefacenti o psicotrope, a garanzia della salute e della sicurezza dei lavoratori con mansioni che possono comportare rischi per sé o per i cittadini. Ne dà notizia il ministero della Salute.
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1 commento:
Test antidroga nei lavori a rischio
Via libera ai test antidroga per gli autisti di autobus, altri mezzi di trasporto pubblico e per i lavoratori che possono mettere a rischio se stessi e gli altri. La Conferenza Unificataha ratificato oggi l'intesa per prevedere controlli periodici sull'eventuale uso di sostanze stupefacenti o psicotrope, a garanzia della salute e della sicurezza dei lavoratori con mansioni che possono comportare rischi per sé o per i cittadini. Ne dà notizia il ministero della Salute. L'intesa - fortemente voluta dal ministro Livia Turco - colma una lacuna normativa di ben 17 anni. Dà infatti attuazione a quanto previsto dall'articolo 125 del Dpr n.309/1990, 'Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza'. essere sottoposti ai test sono i lavoratori con mansioni particolarmente delicate per la sicurezza collettiva nel settore dei trasporti: conducenti di autobus, treni, navi, piloti di aerei, controllori di volo, addetti alla guida di macchine di movimentazione terra e merci. Ma anche quanti si trovano a maneggiare sostanze pericolose come gas tossici, esplosivi e fuochi d'artificio. Il provvedimento - sottolinea nella nota il ministero della Salute - si propone di assicurare una efficace prevenzione degli infortuni e degli incidenti, con la immediata sospensione temporanea dell'idoneità per tali delicate mansioni del lavoratore risultato positivo agli accertamenti sanitari; favorire il recupero della tossicodipendenza del lavoratore, avviandolo a programmi di riabilitazione dopo cui sarà possibile la riammissione alle precedenti mansioni; scongiurare il passaggio da un uso saltuario di droghe alla tossicodipendenza, prevedendo controlli specifici e periodici da parte del medico competente in collaborazione con il SERT locale.
Tratto da:
Farmacista33, 31 ottobre 2007 - Anno 3, Numero 182
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