Tratto da: http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200902articoli/40836girata.asp
DOPO 17 ANNI IN COMA VEGETATIVO
Eluana Englaro è morta
Il papà: voglio stare solo
UDINE - Eluana Englaro, la donna in stato di coma vegetativo da 17 anni, è morta nella clinica La Quiete di Udine dove era ricoverata. La conferma della morte di Eluana Englaro è arrivata dalla presidente della Quiete, Ines Domenicali. «È morta, non so dire l’ora. Non chiedetemi altro». Poi, a comunicare che è morta alle 20:10, è stato il primario di rianimazione Amato De Monte.
«Sì, ci ha lasciati. Ma non voglio dire niente, voglio soltanto stare solo». Queste le poche parole, pronunciate fra le lacrime, di Beppino Englaro, il papà di Eluana.
«È un momento tragico». Sono le uniche parole che dice Vittorio Angiolini, avvocato dellafamiglia Englaro, dopo aver appreso la notizia della morte di Eluana.
Decine di persone stanno cominciando a radunarsi davanti alla clinica La Quiete. Le campane della città hanno accompagnato la notizia della morte. Davanti alla clinica i visi commossi e in lacrime di decine di persone che sostegno cartelli con la scritta «Udine è vicina a Beppino Englaro». La gente sta accendendo delle fiaccole fuori dalla clinica.
Alcune persone hanno contestato l’ingresso della polizia giudiziaria chiedendo che venga fatta chiarezza sulla fine di Eluana.
I carabinieri si apprestano a recarsi alla clinica ’La Quiete a ritirare la cartella clinica. Domani mattina il procuratore di Udine, Antonio Biancardi, deciderà il da farsi.
Il Senato ha tenuto un minuto di silenzio: era in corso la maratona per un decreto legge per bloccare la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione. «Le nostre considerazioni sono superate dalla tragica attualità. La povera Eluana è andata via. Con grande tristezza concludo il mio intervento». È stato il senatore Riccardo Villari, ex presidente della vigilanza Rai, a dare l’annuncio in aula, durante l’intervento nella discussione generale sul ddl, della morte di Eluana Englaro. Poi è esplosa la bagarre e la seduta è stata sospesa.
Anche la Camera dei Deputati, sotto la Presidenza di Rocco Buttiglione, ha osservato un minuto di silenzio. «Le nostre considerazioni sono superate dalla tragica attualità. La povera Eluana è andata via. Con grande tristezza concludo il mio intervento». È il senatore Riccardo Villari, ex presidente della vigilanza Rai, a dare l’annuncio in aula, durante l’intervento nella discussione generale sul ddl, della morte di Eluana Englaro.
Dagli accertamenti eseguiti ieri su disposizione della Regione Friuli Venezia Giulia non sono emersi elementi tali da indurre a un intervento sulla casa di riposo La Quiete, dove è ricoverata Eluana Englaro. Lo si è appreso oggi al termine della riunione che si è svolta a Udine alla quale hanno partecipato il Presidente dela Regione, Renzo Tondo, gli assessori regionali Vladimir Kosic (Sanità) e Federica Seganti (Autonomie Locali), oltre a dirigenti del settore sanitario.
Anche il medico di Eluana Englaro ha partecipato alle 18 al presidio organizzato dai laici di Bergamo di fronte alla prefettura, al quale hanno partecipato circa 300 persone.
Il neurologo Carlo Alberto Defanti, che vive a Bergamo e da anni segue Eluana, parlando con i giornalisti ha spiegato: «Sono solo un professionista che sta facendo il suo dovere con responsabilità per aiutare un’altra persona e rispettare una sua volontà».
Il dottor Defanti ha attaccato chi pala di «tutela della vita»: «Quando mi agitano di fronte quelle due parole quasi a dirmi che io non tutelo la vita mi vengono i brividi. Io non sono un alfiere di morte, Beppino Englaro non tifa per la morte. Chi ha amato Eluana più di ogni altro sta solo rispettando le leggi e le sentenze. C’è troppa disinformazione sulle realtà cliniche e mediche come quella di Eluana. E giocando sulla scarsa informazione c’è chi ha colto l’occasione per distorcere la realtà. Sento parlare di sofferenza non calcolata, di una donna sofferente e spenta da 17 anni che potrebbe avere figli, sono troppe le idiozie di questo tipo, giocate sull’ignoranza».
Defanti ha criticato anche il presidente del Consiglio: «Ha trovato un altro spunto per una delle sue tante battaglie contro la magistratura. Poi ognuno tragga le sue conclusioni sulle posizioni politiche assunte in questi mesi sulla situazione di Beppino Englaro, sulla sua sofferenza, sul suo ruolo di testimonianza rispetto alle posizioni di sua figlia. Se ne sono dette troppe».
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