martedì 3 febbraio 2009

Una voce fuori dal coro.

Io sottoscritto Gatti Franco, membro fondatore del Partito Democratico, considero come una solenne sciocchezza l'adesione del mio partito a criteri limitativi del libero esprimersi del voto popolare.
Specificatamente disapprovo le norme attualmente in discussione per la limitazione della rappresentanza al Parlamento Europeo ai soli partiti che raccoglieranno a livello nazionale una percentuale superiore al 4%.

Rinviando ad un successivo commento le motivazioni storiche e politiche della mia disapprovazione, ed un’analisi dei risultati di norme di questo tipo, voglio in questa sede evidenziare la possibile incostituzionalità di questa limitazione, in base ai seguenti articoli della costituzione.


Art. 1. ... La sovranità appartiene al popolo ...

Art. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. ...

Art. 48. ... Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico. ... Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge.

Art. 49. ... Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.

Introdurre criteri per i quali i voti ricevuti da alcuni partiti varranno di più, ridurre o impedire la rappresentanza alle minoranze (4% su base nazionale !) è qualche cosa di più di una sciocchezza, è un attacco alla democrazia.

Suggerisco quindi di valutare la possibilità di un VOTO veramente UTILE: quest'anno per le Elezioni Europee non votare i partiti che stanno appoggiando questa norma liberticida.
Non votare per il PDL, ma neppure per il PD, e per nessuno dei partiti che approveranno questa norma sbarramento a poche settimane dal voto.

Grazie per l'attenzione.

Franco Gatti

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Franco credo che la tua non sia una voce fuori dal coro, la posizione di PD + PDL è fuori da ogni logica pluralista. Credo proprio che per cominciare veramente a cambiare le cose bisogna cominciare a votare altro.
Giuseppe

Franco Gatti ha detto...

Grazie Giuseppe, fa piacere non essere soli.
E ti ringrazio per la attenzione con la quale segui il mio blog.

Speriamo che i nostri eletti capiscano l'errore che stanno facendo, e non ragionino solo con la corta prospettiva di recuperare qualche soldo in più dai rimborsi elettorali ..., o peggio ancora che non votino la riforma per tentare di abbellire dati elettorali che in base ai sondaggi si presenterebbero come modesti ...

Anonimo ha detto...

Premesso che sono tendenzialmente astensionista, annuncio che annullerò anche alle Europee, e quindi non sono qui a difendere un partito d'appartenenza.
Di fatto si sancisce che se il partito è piccolo non è legittimato ad esistere, poi come se non bastasse, il limite che decide quando un partito può esistere viene stabilito dai due partiti maggiori.
Se è vero che la sovranità appartiene al popolo, allora lascia che sia il il popolo, non votandoli, a decretare la fine di questi partiti "inutili", come puoi, anche se stragrande maggioranza in parlamento, limitare in questo modo la sovranità popolare e sostituirti preventivamente ad essa?
Ne hai forse così paura?
Nascesse oggi dal basso il più bel partito del mondo, con tutti i crismi per cambiare le cose, riuscirebbe mai a eleggere un solo rappresentante? Nutro serissimi dubbi.

Il fatto che alle politiche gli stessi partiti che ora protestano, fossero d'accordo sullo sbarramento al 5% non significa nulla, se non travisare la realtà.
Europee e Politiche sono elezioni diverse, per le politiche voti una coalizione affinchè governi, alle europee rinnovi semplicemente il parlamento, sono elezioni rappresentative, il buonsenso democratico avrebbe voluto che all'unanimità si scegliesse il proporzionale puro.

Poi Veltroni che stabilisce quali sono gli interessi degli altri partiti invitandoli ad unirsi, per superare la soglia che ha stabilito insieme a Berlusconi, è uno sfregio vero e proprio, non solo ai partituncoli che magari si meritano pure di peggio, ma questo è uno sfregio ai concetti base della democrazia.

Se è questo lo schema di una democrazia che funziona... siamo in una botte di ferro.

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