lunedì 23 febbraio 2009

Vaticano sì, Vaticano forse

Ndr: Dichiarazioni adattate, ho inserito le dichiarazioni integrali nei commenti

Agostino Marchetto, vescovo, segretario del pontificio consiglio dei Migranti:
"Varare le ronde rappresenta una abdicazione dello Stato di diritto e non è una strada da percorrere perché la tutela della sicurezza spetta sempre alle autorità"
"C' è il fondato pericolo che il decreto possa alimentare un clima di criminalizzazione dei migranti, causando una incontrollabile caccia al clandestino e un clima di intolleranza verso gli stranieri"
"Il decreto certamente non trova il consenso della Chiesa"
"Criminalizzare le migrazioni irregolari significa non riconoscere il diritto ad emigrare, un diritto tutelato dalla dichiarazione sui diritti umani e difeso dalla Chiesa"

Don Vinicio Albanesi, presidente del Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza (Cnca):
"Purtroppo con decreti simili stiamo scivolando verso l' apartheid"
"Siamo solo capaci a mostrare i muscoli e ad affrontare il fenomeno migratorio in termini razziali, senza però disdegnare di sfruttare clandestini e badanti in quei lavori che gli italiani non vogliono fare più, come l' edilizia e l' agricoltura e l' assistenza agli anziani"

Servizio dei Gesuiti per i rifugiati:
"Nel paese c' è un clima di intolleranza e xenofobia, provocato anche dalle dichiarazioni ad effetto di alcuni politici"

Angelo Bagnasco, cardinale, Presidente della Cei:
" Sui provvedimenti del Governo italiano in materia di sicurezza non si puo' entrare nel merito 'perche' bisognera' vedere i risultati'"

Padre Federico Lombardi, portavoce vaticano:
"Quando la Santa Sede intende esprimersi autorevolmente, lo fa usando mezzi propri e modi consoni, come comunicati, note e dichiarazioni, e che ogni altro pronunciamento non ha lo stesso valore"

2 commenti:

Franco Gatti ha detto...

Il Vaticano: muore lo stato di diritto, il futuro del paese sarà l'apartheid
di Orazio La Rocca - da La Repubblica


«Così si va verso l' apartheid». «E' l' abdicazione dello Stato di diritto e si criminalizza l' immigrazione». E' senza appello la bocciatura del Vaticano e dei rappresentanti delle comunità di accoglienza sul decreto sicurezza. In particolare, alla Chiesa preoccupano i due capisaldi del decreto, le ronde antistupro e il prolungamento dei tempi di permanenza degli irregolari nei centri di identificazione (Cie).

Analoghe critiche nei giorni scorsi erano state fatte da ambienti cattolici anche per il disegno di legge che obbliga i medici a denunziare i malati clandestini ora al vaglio del Parlamento. Critiche completamente ignorate dal premier Berlusconi alla ricorrenza dei Patti Lateranensi del 18 febbraio, quando aveva assicurato che «tra governo e Vaticano c' è piena identità di vedute».

Ieri la doccia fredda. Varare le ronde «rappresenta una abdicazione dello Stato di diritto e non è una strada da percorrere perché la tutela della sicurezza spetta sempre alle autorità», lamenta il vescovo Agostino Marchetto, segretario del pontificio consiglio dei Migranti. Per il monsignore, c' è il fondato pericolo che il decreto possa «alimentare un clima di criminalizzazione dei migranti», causando una incontrollabile caccia al clandestino e un clima di intolleranza verso gli stranieri. Per cui il decreto «certamente non trova il consenso della Chiesa».

Analoghe riserve anche per il prolungamento della permanenza nei Cie e per l' obbligo dei medici a denunziare i clandestini. «Se gli irregolari si fanno prendere dalla paura - ragiona il vescovo - perderanno la fiducia e, non conoscendo i propri diritti, potrebbero preferire non curarsi, o favorire la creazione di strutture illegali. Criminalizzare le migrazioni irregolari significa non riconoscere il diritto ad emigrare, un diritto - conclude Marchetto - tutelato dalla dichiarazione sui diritti umani e difeso dalla Chiesa».

«Purtroppo con decreti simili stiamo scivolando verso l' apartheid», denunzia don Vinicio Albanesi, presidente del Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza (Cnca). «Siamo solo capaci a mostrare i muscoli e ad affrontare il fenomeno migratorio in termini razziali, senza però - accusa ancora Albanesi - disdegnare di sfruttare clandestini e badanti in quei lavori che gli italiani non vogliono fare più, come l' edilizia e l' agricoltura e l' assistenza agli anziani». Anche per il Servizio dei Gesuiti per i rifugiati, «nel paese c' è un clima di intolleranza e xenofobia» provocato anche dalle «dichiarazioni ad effetto di alcuni politici».

tratto da: http://www.democraticidavvero.it/adon.pl?act=doc&doc=3878

Franco Gatti ha detto...

RONDE: OSSERVATORE ROMANO CITA BAGNASCO, ''NON ENTRO NEL MERITO'

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 21 feb - ''Sui provvedimenti del Governo italiano in materia di sicurezza non si puo' entrare nel merito 'perche' bisognera' vedere i risultati''': lo scrive l'Osservatore Romano dedicato all'approvazione del decreto anti-stupri del governo, riportando le dichiarazioni in merito rilasciate questa mattina dal presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco. Il quotidiano della Santa Sede riporta oggi, in prima pagina, anche la dichiarazione diffusa questa mattina dal portavoce vaticano, p. Federico Lombardi, che ha ricordato che quando la Santa Sede ''intende esprimersi autorevolmente'', lo fa usando ''mezzi propri e modi consoni'', come ''comunicati, note e dichiarazioni'', e che ''ogni altro pronunciamento non ha lo stesso valore''. La dichiarazione di p. Lombardi e' arrivata dopo che ieri il segretario del Pontificio consiglio per la pastorale dei migranti, mons. Agostino Marchetto, interpellato da un'agenzia, aveva duramente criticato il provvedimento.

Il quotidiano pontificio, nel suo articolo, ricorda anche la nota diffusa ieri sera dal Quirinale, intitolata ''Precisazione sulla leale collaborazione istituzionale tra Governo e Presidenza della Repubblica in materia di decreti legge'', in cui si chiarisce che il Colle ''concorre, in uno spirito di leale collaborazione istituzionale, a verificare i profili di costituzionalita', oltre che la coerenza e correttezza legislativa nel rapporto con l'attivita' parlamentare. Resta naturalmente l'autonoma ed esclusiva responsabilita' del Governo per scelte di indirizzo e di contenuto del provvedimento d'urgenza da sottoporre per l'emanazione al Presidente della Repubblica''.


Tratto da: http://www.asca.it/news-RONDE__OSSERVATORE_ROMANO_CITA_BAGNASCO____NON_ENTRO_NEL_MERITO_-810650-POL-1.html

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