CITTÀ DEL VATICANO - Prima di pensare alla scomunica di medici e familiari della bambina brasiliana che ha abortito due gemelli concepiti in seguito allo stupro da parte del patrigno, «era necessario e urgente salvaguardare la sua vita innocente». Monsignor Rino Fisichella esprime così perplessità sulla decisione dei vescovi brasiliani. Dalle colonne dell'Osservatore romano, il presidente della Pontificia accademia per la Vita accusa il vescovo di Recife, sostenitore della scomunica, di avere espresso sulla vicenda «un giudizio che pesa come una mannaia».
SEGUE NEI COMMENTI - Tratto da: - http://www.corriere.it/cronache/09_marzo_14/bimba_stuprata_brasile_fisichella_e02ac9b6-10bb-11de-a338-00144f02aabc.shtml - 14 Marzo 2009
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1 commento:
Monsignor Fisichella: «Era necessario e urgente salvaguardare la sua vita innocente»
Il caso della minorenne che ha abortito 2 gemelli concepiti in seguito a una violenza
Aborto su bimba brasiliana stuprata Il Vaticano: scomunica inopportuna
CITTÀ DEL VATICANO - Prima di pensare alla scomunica di medici e familiari della bambina brasiliana che ha abortito due gemelli concepiti in seguito allo stupro da parte del patrigno, «era necessario e urgente salvaguardare la sua vita innocente». Monsignor Rino Fisichella esprime così perplessità sulla decisione dei vescovi brasiliani. Dalle colonne dell'Osservatore romano, il presidente della Pontificia accademia per la Vita accusa il vescovo di Recife, sostenitore della scomunica, di avere espresso sulla vicenda «un giudizio che pesa come una mannaia».
«GIUDIZIO COME MANNAIA» - Una storia di «quotidiana violenza», quella della bambina ripetutamente violentata, che - sottolinea Fisichella - ha guadagnato le pagine dei giornali solo perché l'arcivescovo di Olinda e Recife si è affrettato a dichiarare la scomunica per i medici che l'hanno aiutata a interrompere la gravidanza e che «sarebbe passata inosservata se non fosse stato per lo scalpore e le reazioni suscitate dall'intervento del vescovo». La bambina - scrive il presidente dell'Accademia per la vita, il cui intervento segue quello della conferenza episcopale brasiliana che nega la stessa efficacia della scomunica - «doveva essere in primo luogo difesa» e «prima di pensare alla scomunica - ha aggiunto l'esponente vaticano - era necessario e urgente salvaguardare la sua vita innocente e riportarla a un livello di umanità di cui noi uomini di Chiesa dovremmo essere esperti annunciatori e maestri». «Così non è stato - ha proseguito il prelato - e, purtroppo, ne risente la credibilità del nostro insegnamento che appare agli occhi di tanti come insensibile, incomprensibile e privo di misericordia. Vero - ammette poi - Carmen portava dentro di sè altre vite innocenti come la sua, anche se frutto della violenza, e sono state soppresse; ciò, tuttavia - conclude Fisichella - non basta per dare un giudizio che pesa come una mannaia».Tratto da: 14 Marzo 2009 - http://www.corriere.it/cronache/09_marzo_14/bimba_stuprata_brasile_fisichella_e02ac9b6-10bb-11de-a338-00144f02aabc.shtml
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