martedì 22 luglio 2014

Chi deve pagare per la bonifica di Buccinasco Più?

La risposta sembrerebbe facile: chi ha inquinato, o i proprietari. Certamente non tutta la Comunità.
Come se domandassi: chi deve tinteggiare il mio bagno, scopare il mio cortile, lavare la mia auto.  Il proprietario o chi utilizza bagno, cortile, auto.
Invece sembra che per Buccinasco più la situazione sia più complessa.  La Amministrazione Comunale potrebbe tentare di far pagare a tutti i cittadini le spese per le indagini sull'inquinamento e quelli ipotizzati per la bonifica.
Affibbiando un costo anche a chi non abita, non è proprietario di nulla in quel comprensorio, e non ha alcuna responsabilità nell'inquinamento
E stabilendo un precedente.

Meglio di me ha fatto una analisi della situazione, quasi un decalogo, Andrea Dalseno in un commento sul sito Città Ideale

#7 scritto da Andrea D. il 21 luglio 2014 18:12

La procedura è complessa, articolata e volutamente opaca (meno se ne sa meno si può parlare e meno possono emergere fatti imbarazzanti).
Da quel che si sa:
1) Questa Amministrazione sembra aver fatto promesse elettorali mirabolanti che le hanno fatto guadagnare cospicui consensi nel collegio di riferimento.
2) Il primo responsabile è colui che ha materialmente commesso il fatto, cioè la società che ha scaricato il materiale (che non sembra sia stata presa nemmeno in considerazione, o sbaglio? )
3) Questa Amministrazione, per ragioni non meglio precisate, ha deciso di cambiare la strategia processuale decisa dal Commissario prefettizio, ha cambiato gli avvocati, nominato nuovi consulenti e speso una bella “cifretta” per cosa ancora di preciso non si sa.

4) Questa Amministrazione ha deciso di buttare dalla finestra altri soldi (non pochi) e altro tempo (tantissimo) per ripetere delle analisi che già gli accertamenti dell’ARPA avevano definito INUTILI!
5) Questa Amministrazione ha emesso un’ordinanza, sulla cui legittimità (almeno procedurale) ho più di qualche dubbio, nei confronti di Finman per obbligarla a procedere con la rimozione dei rifiuti (nessun tentativo verso i diretti responsabili, nessun coinvolgimento della proprietà, attuale o dell’epoca dei fatti, nessuna verifica puntuale degli accadimenti per determinare di chi fosse la reale responsabilità degli eventi e quali gli attori da coinvolgere).
6) Questa Amministrazione ha atteso un tempo ingiustificabile per da corso alla propria strategia, giusta o sbagliata che fosse (è la loro e se ne assumono la responsabilità) e ha presentato una richiesta di risarcimento, guarda caso, proprio qualche giorno dopo che la società aveva presentato istanza di concordato preventivo.
7) Nessuna notizia è stata fornita in merito alle fasi successive, cioè al fallimento e all’ammissione o meno del credito tra quelli privilegiati (ammesso che venga poi riconosciuto come valido). Le notizie su questo ambito non sono rassicuranti, ma non trapela nulla di ufficiale.
8 ) L’area, qualora, ipoteticamente, la rimozione venisse effettuata dal Comune, diventerebbe di proprietà comunale, e, in tal caso, si creerebbe un serio problema nei confronti delle costruzioni edificate che non avrebbero più correttamente adempiuto al loro dovere di consegnare un’area di concambio con, presumo, seri problemi per gli inquilini (occorrerebbe comunque sanare la faccenda, ammesso e non concesso che sia possibile).
9) Nel frattempo, nessuno si è mosso per coinvolgere tutti i potenziali responsabili, da chi materialmente ha eseguito i lavori (e i loro eventuali amministratori), dalla proprietà (le cooperative e i loro eventuali amministratori), agli attuali proprietari a, ovviamente, i politici del tempo (ma quelli, più o meno, sono gli stessi, e, si sa, si sono già definitivamente assolti: “non si poteva fare altro”).
Insomma, l’unica cosa chiara è che c’è stata una variante di progetto mai approvata da nessuno (c’è stata, appunto, la famosa presa d’atto) che ha creato una situazione imbarazzante e, lasciatemelo dire (perché le avvisaglie c’erano già state tutte, belle chiare ed evidenti) facilmente prevedibile sulla quale nessuno ha vigilato (ma loro sono quello che hanno fatto le denunce?!?
Bravi, e poi non hanno fatto nulla? Hanno lasciato che dei Cittadini ignari finissero nei pasticci per poi tentare di correre a salvarli con denaro pubblico?
E’ Questo l’interesse che hanno dimostrato per quelle famiglie?
) e che ora questa Amministrazione vorrebbe risolvere la faccenduola con un bel po’ di soldi della Comunità, una pacca sulla spalla e una bella bevuta all’insegna dei chi ha avuto, ha avuto, chi ha dato ha dato, scurdammoce ‘o passato!
E hanno, mi sembra il minimo, l’ardore di scandalizzarsi e di scagliarsi contro chi vuole scoperchiare il vaso di Pandora e pretende che chi ha sbagliato paghi di tasca propria e non, come troppo spesso acaccde in Italia, lasciare che paghi il solito Pantalone, cioè tutti i cittadini di Buccinasco, anche e soprattutto quelli che non li hanno mai votati! 

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ahahahah grande gatti, se ne fotte del sindaco, del comune, degli avvocati e si schiera con il dalseno senza aver letto (ne tantomeno cpaito) una mazza! forza jack! non hai rivali a bucci(nasco)

Franco Gatti ha detto...

Grazie Anonimo
Purtroppo questo è il livello della risposta ottenuta da Lei, sulla falsariga dei precedenti commenti dal Lei qui postati.

Per l'affetto e la stima che ho per alcuni membri della maggioranza, spero Lei non sia un componente della attuale Amministrazione Comunale di Buccinasco.

Spero invece che la VERA Amministrazione possa fornire informazioni affidabili, suggerisca correzioni alle inesattezze che avessi involontariamente riportato, e non risponda alle domande con insulti.

Mi auguro che la Amministrazione Comunale non si sobbarchi / non faccia subire alla cittadinanza spese improprie o inappropriate.
E se dovesse farlo, mi auguro che i responsabili possano pagare in solido per il loro eventuale dolo.

Gli errori sono possibili, possono farli tutti, tranne ovviamente (a sentire Lei) questa Amministrazione pro-tempore.
Troppo brava e troppo onesta per fare errori.
Lo spero per Lei e per me.
Franco

Andrea D. ha detto...

Credo che il commento dell'anonimo sia quantomai esplicativo: letto cosa? La relazione dell'ARPA del 2009? Letta! La narrazione delle vicende come riportata nelle sentenze Cerberus e similari o gli atti della Commissione parlamentare? Letti! Assistito alla (penosa, ad opinione di chi scrive) serata organizzata dal Comune per spiegare i fatti (tante chiacchiere e poche, per non dire nessuna vera spiegazione)? Fatto! La normativa sull'argomento? Letta! Cos'altro ci sarebbe stato da leggere? Non c'è nulla, solo "silenzio e riservatezza" e il tentativo, maldestro, di questa Amministrazione di appostare 5 milioni di euro come investimento per "bonificare" i luoghi, prontamente rientrato dopo la "denuncia" del fatto ad opera di Città Ideale (i cui rappresentanti, in qualità di privati cittadini, avevano assistito alla commissione bilancio).
La realtà è che si capisce benissimo, anche con quel poco che l'Amministrazione fa trasparire e con l'offuscamento della propaganda dei blog filo-governativi: se è vero che sono state fatte le denunce per tempo (sullo scarico di materiale improprio nel cantiere) per quale motivo non si è prontamente intervenuti, evitando così il disastro che si è poi profilato? Questa è la vera domanda a cui, ad oggi, nessuno ha fornito puntuale risposta (ma si sa, "non si poteva fare altro"), accompagnata dall'altro quesito, altrettanto rilevante: si è proceduto nei confronti di tutti i soggetti potenzialmente coinvolgibili nel pieno rispetto delle procedure formali richieste o no? Chi amministrava il Comune all'epoca dei fatti in questione? Chi lo amministra, oggi, tentando di scaricare sulla collettività l'onere di errori privati e di una vigilanza a dir poco vacillante? Ci dica, il nostro ben informato anonimo, e ci spieghi, in maniera chiara e non con proclami apodittici!

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