Il Consiglio di Circolo del II Circolo Didattico di Buccinasco, riunitosi in convocazione straordinaria, esprime la propria contrarietà al Decreto Legge n° 137 del 01 settembre 2008 che, tra l’altro, prevede:
1) la costituzione di classi con orario di 24 ore settimanali affidate ad un unico insegnante nella scuola primaria.
2) La riorganizzazione della scuola secondaria di primo grado nei campi della valutazione individuale, dell’orario scolastico e del numero di alunni per classe.
La volontà del ministro Gelmini di reintrodurre il “maestro unico” nella scuola primaria lascia increduli, infatti, ormai sono vent’anni che questa figura è stata superata definitivamente, estendendo a tutta la scuola italiana l’esperienza di collaborazione e condivisione di responsabilità tra docenti, maturata nel Tempo Pieno e nell’organizzazione modulare. La pluralità docente ha permesso ai maestri e alle maestre di approfondire la conoscenza disciplinare e ha rafforzato lo spirito di collaborazione, rendendo la scuola primaria una comunità in cui, attraverso la scelta di percorsi ritenuti dai docenti più appropriati, si elaborano nuove conoscenze, si affinano le abilità e crescono le competenze degli allievi. L’introduzione del “maestro unico” costituisce a nostro avviso un salto nel passato, al solo fine di ottenere nuovi risparmi ai danni della scuola pubblica statale, la quale necessiterebbe invece di maggiori risorse.
Il Consiglio di Circolo ritiene che affidare le classi ad un unico insegnante comporterà:
a) La mancata suddivisione delle materie disciplinari tra diversi docenti: “il maestro unico” dovrà insegnare tutte le materie per tutto il programma previsto nei 5 anni, mortificando le specializzazioni delle singole discipline con una conseguente banalizzazione nozionistica della didattica.
b) L’impossibilità di programmare ed impostare il lavoro dei docenti a riguardo della collaborazione e del confronto (specialmente in riferimento ai bambini con difficoltà), delle scelte didattiche e degli stili di apprendimento. Ogni insegnante tornerà ad essere solo di fronte alla classe, alla didattica, alla psicologia dei bambini; si ripropone così un modello scolastico ormai superato, che non è in grado di soddisfare le richieste di una società complessa come quella in cui viviamo.
c) L’impossibilità ad effettuare le uscite didattiche e di istruzione nel territorio. Per evidenti questioni di sicurezza, il singolo insegnante non potrà uscire dalla scuola con la classe. Questa didattica è possibile solo in compresenza di più insegnanti.
d) L’impossibilità per i genitori a rapportarsi verso un team di insegnanti. Il riferimento diverrebbe unico, senza possibilità di un confronto a più voci; i bambini sarebbero privati della possibilità di crescere confrontandosi con una pluralità di figure.
e) L’impossibilità ad effettuare una didattica di recupero e di arricchimento dell’offerta formativa, perché spariranno le compresenze, e quindi la possibilità di organizzare percorsi specifici per alunni in difficoltà o attività di laboratorio che necessitano di tempi adeguati, sia nella scelta della metodologia che nelle fasi di elaborazione. È evidente che la restaurazione del “maestro unico” annulla di fatto il Tempo Pieno, trascurando il fatto che tale esperienza è stata il canale di pratiche e sperimentazioni attraverso cui la pluralità docente si è affermata per tutta la scuola italiana.
Inoltre non risulta chiaro come, a parte le 24 ore settimanali obbligatorie, saranno articolate le restanti 16 ore non obbligatorie, ma garantite. Sarà lo stato a coprirle? O sarà il comune a doverci pensare? Ed in questo caso, il servizio risulterà economicamente a carico delle famiglie?
Inoltre non risulta chiaro come, a parte le 24 ore settimanali obbligatorie, saranno articolate le restanti 16 ore non obbligatorie, ma garantite. Sarà lo stato a coprirle? O sarà il comune a doverci pensare? Ed in questo caso, il servizio risulterà economicamente a carico delle famiglie?
In conseguenza di quanto sopra Il Consiglio di Circolo ritiene inoltre che:
a) L’introduzione della valutazione del comportamento di ogni studente, attraverso un voto in decimi, in assenza di informazioni circostanziate sulla condotta dell’alunno, non ha una valenza formativa ma punitiva, tenuto conto anche della particolare fascia d’età.
a) L’introduzione della valutazione del comportamento di ogni studente, attraverso un voto in decimi, in assenza di informazioni circostanziate sulla condotta dell’alunno, non ha una valenza formativa ma punitiva, tenuto conto anche della particolare fascia d’età.
b) La non ammissione alla classe successiva, con un giudizio numerico inferiore a 6, svilisce la funzione educativa e valutativa del Consiglio di Classe, e procura l’umiliazione del bambino;
c) La riconduzione a 18 ore settimanali dell’orario di ciascun docente riduce drasticamente la qualità dell’offerta formativa, impedendo la piena attuazione del diritto allo studio per tutti, in particolare per gli alunni del primo ciclo, che necessitano di alfabetizzazione.
d) L’aumento del numero di alunni per classe è incompatibile con le normative vigenti di sicurezza e, spesso, con le strutture esistenti.
d) L’aumento del numero di alunni per classe è incompatibile con le normative vigenti di sicurezza e, spesso, con le strutture esistenti.
Per i suddetti motivi il Consiglio di Circolo si dichiara fermamente contrario all’introduzione del “maestro unico” e al piano programmatico attualmente proposto e si impegna:
1) Ad aprire un dialogo con il Collegio dei Docenti ed il Dirigente Scolastico chiedendo loro di discutere al più presto della nuova legge tenendo conto del nostro dissenso.
2) A informare le famiglie degli alunni, tramite circolare o assemblea pubblica, circa gli effetti che tale legge comporterà sull’organizzazione strutturale delle nostre scuole e sull’attuale piano dell’offerta formativa.
Buccinasco 14/10/2008
1) Ad aprire un dialogo con il Collegio dei Docenti ed il Dirigente Scolastico chiedendo loro di discutere al più presto della nuova legge tenendo conto del nostro dissenso.
2) A informare le famiglie degli alunni, tramite circolare o assemblea pubblica, circa gli effetti che tale legge comporterà sull’organizzazione strutturale delle nostre scuole e sull’attuale piano dell’offerta formativa.
Buccinasco 14/10/2008
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