Neurologia - Demenza: a rischio la mezza età
I soggetti single presentano un rischio raddoppiato di sviluppare demenza e morbo di Alzheimer nelle fasi tardive della vita rispetto a quelli sposati o che coabitano, il che suggerisce una sostanziale associazione indipendente fra status coniugale e funzionalità cognitiva.
Rimanere vedovi o divorziare nella mezza età aumenta il rischio ulteriormente, triplicando l'incidenza del declino cognitivo.
Vivere una relazione con un partner potrebbe portare ad una stimolazione sociale e cognitiva che svolge un ruolo protettivo contro i danni cognitivi, il che sarebbe coerente con l'ipotesi della riserva cerebrale.
L'effetto protettivo dello status coniugale potrebbe tuttavia essere influenzato negativamente da esperienze stressanti come perdere la persona amata. (BMJ. 2009; 339: b2462)
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