Tratto da: http://www.farmacista33.it/cont/getnl.asp?path=%2Fcont%2F010new%2F0907%2F2800%2F&num=140&anno=5&d=29+luglio+2009
La produzione a ritmi accelerati del vaccino per la nuova influenza in Europa, dove il trattamento dovrebbe essere disponibile anche due mesi prima rispetto agli Usa, preoccupa l'Organizzazione mondiale della sanità
Ma l'Emea va per la sua strada, e sta rendendo più celere il processo di approvazione del vaccino mirato contro il virus A/H1N1, ribadendo che sarà comunque un prodotto sicuro, e disponibile quando servirà. Già alcuni Paesi, fra cui Gran Bretagna, Grecia e Francia, pensano di iniziare a utilizzarlo il prima possibile. E se i ricercatori delle quattro case farmaceutiche che stanno lavorando sui ceppi del virus sembrano sempre più vicini a concludere il loro lavoro, l'Emea "sta consentendo alle compagnie di bypassare i trial sull'uomo su vasta scala", si legge sul quotidiano britannico Guardian. Tutto si deve all'allarme suscitato a suo tempo dall'influenza aviaria. In quell'occasione l'Ente aveva disegnato un protocollo per dare una corsia preferenziale all'approvazione di un vaccino mirato anti-pandemia. L'idea era condurre la maggior parte dei test prima di una pandemia, in modo che le aziende potessero inserire in seguito il virus pandemico nel vaccino quasi pronto, e procedere con una pre-registrazione "al buio" (in gergo tecnico mock-up). Quando le prime dosi saranno pronte, insomma, l'Emea le approverà per lo più basandosi sui dati dell'agente dell'influenza aviaria, simile sia nella sigla sia per la struttura all'H1N1 (H5N1). L'agenzia poi richiederà un continuo e regolare aggiornamento sugli effetti del vaccino. La sicurezza, garantisce l'Emea, non è a rischio. "Tutto è fatto nel migliore dei modi in una situazione che è lontana dall'essere ideale. Con l'approssimarsi della stagione invernale - ha detto un portavoce dell'Agenzia del farmaco europea - dobbiamo essere sicuri che il vaccino sia disponibile". Ma Keiji Fukuda, vicedirettore generale dell'Oms, in questi giorni mette in guardia sui potenziali pericoli di vaccini non testati. E gli Stati Uniti hanno scelto una via più prudente, cercando diverse migliaia di volontari per testare la sicurezza del vaccino, a partire da agosto. I risultati saranno pronti in tempo per la campagna vaccinale di ottobre.
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