Retronebbia: istruzioni per l’uso
VairanoRing - il blog di Carlo Di Giusto, novembre 15, 2011, Sicurezza
Oggi alle porte di Milano è arrivato l’inverno. Temperatura di 3 °C, molta umidità, un filo di foschia. E almeno la metà degli automobilisti in coda – uno dietro l’altro, incollati come francobolli – coi loro bei retronebbia accesi, orgogliosi di cotanto accessorio e fieri di dare il loro contributo alla sicurezza stradale. Ecco, è ora di smetterla! Il retronebbia va acceso solo se dietro non c’è nessuno e va spento non appena un altro automobilista s’avvicina. Serve per farsi scorgere in lontananza, non per accecare chi segue. Tra l’altro, non è nemmeno difficile capire se serva o meno. Basta guardare davanti a sé: se si possono distinguere le luci di posizione delle auto che ci precedono, vuol dire che non c’è bisogno di accendere il retronebbia. Chi accende il retronebbia quando non serve è come se puntasse gli abbaglianti contro le vetture sulla corsia opposta. Quella luce rossa è così intensa che spesso crea un alone totalmente impenetrabile alla vista. E da dispositivo di sicurezza, il retronebbia si trasforma in potenziale pericolo. Prima di accendere il retronebbia, date un’occhiata allo specchietto: se non c’è nessuno e siete su una strada di campagna o state percorrendo un’autostrada deserta, accendetelo. Non appena v’accorgete che qualcuno vi sta seguendo, spegnetelo: gli farete una cortesia. In città non serve quasi mai, di sicuro non serve in coda o nel traffico. E se qualcuno dietro di voi vi fa i fari, prima di mandarlo a quel paese controllate di non aver dimenticato il retronebbia acceso
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