
Grazie all'introduzione del gene Par-4 infatti viene prodotta una proteina che attacca le cellule neoplastiche senza danneggiare quelle sane.
Gli effetti antitumorali di questa proteina sono stati evidenziati nei confronti del cancro al fegato e alla prostata e, secondo alcuni test, ci sarebbero risvolti positivi anche nel caso di cancro al seno, al pancreas, al cervello e al collo.
Si stima che nell'arco di una decina d'anni si potrà inserire questo gene protettivo anche nell'uomo tramite un trapianto di midollo.
Nella frenesia di dare la notizia, i nostri quotidiani non hanno neppure accennato a rischi e costi.
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