
Rutelli la premia imponendola nella lista bloccata della Margherita per le elezioni del Aprile 2006: senza avere conquistato neppure un voto di preferenza (non sono previste dal cosiddetto Porcellum"), e non essere passata al vaglio di nessuna elezione primaria, diventa quindi senatrice della Repubblica Italiana.
In Agosto 2007 dichiara: "I valori cattolici devono comunque essere interpretati non come una corrente politica, ma come coerenza di comportamenti e fedeltà al magistero, il che non significa clericalismo o dipendenza politica dalla CEI''.
Quindi si candida alle primarie del 14 Ottobre per la lista "democratici con Veltroni" nel collegio 22. Roma-Tomba di Nerone, e viene eletta alla Assemblea Nazionale del Partito Democratico. Successivamente è indicata da Veltroni come componente della Commissione Manifesto dei Valori.
Il 6 Dicembre 2007 in Senato Paola Binetti vota contro un articolo del cosiddetto "pacchetto sicurezza", che vorrebbe punire penalmente le discriminazioni fondate sul sesso, la razza e l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali.
Il suo dissenso è sulle norme che vietano le discriminazioni relative al genere e alla omosessualità.
Il voto contrario rischia di provocare la sfiducia al governo presieduto da Romano Prodi.
P.S. Ho inviato per tre (3) volte, in data 7, 8 e 10 Dicembre, una bozza di questo articolo alla Senatrice Binetti, chiedendole un commento. La Senatrice non mi ha risposto.
1 commento:
Successivamente al post, ho scritto ancora alla Senatrice Paola Binetti, senza ricevere alcuna risposta.
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