venerdì 21 dicembre 2007

La fatica di pensare

Ospito un articolo di un visitatore del blog.

Interessante la riflessione generale che da più parti viene posta circa il concetto di "politica" e dell'esercizio della "funzione di responsabilità", ma questo ci porterebbe a sviluppare concetti che sempre più sembrano svanire nel quotidiano, dove i "politicanti" di mestiere influiscono in maniera determinante sulla conduzione del nostro vivere civile e sociale.
E' infatti indubbio che quello che giornalmente occupa tutti i media è la conduzione del potere da parte dei "politicanti" e della relativa ampia e trasversale "casta", che impattano di fatto su larga parte degli interessi collettivi con cui dobbiamo giorno per giorno confrontarci.
Che si tratti del lavoro, dei servizi sociali e previdenziali, degli argomenti scientifici e della politica di sviluppo e competitività del nostro sistema paese nel contesto sempre più globale, il tutto è largamente ed ampiamente condizionato dal blaterare dei politicanti e dalle incredibili schermaglie dialettiche ed ideologiche che consentono alla "casta" di tenere il bandolo del discorso e del fluire delle decisioni che impattano poi sul nostro vivere comune.
Certo, su tutto questo non può non avere un impatto significativo il sistema di "potere"
economico-finanziario e culturale che è gestito da entità spesso trasversali, che si tramandano da generazioni nella conduzione dei loro interessi e che appoggiano o favoriscono soluzioni apparentemente contraddittorie perchè appaia un cambiamento senza che nulla di fatto cambi.
Più ci si pensa e più ci si accorge di "girare in circolo ed a vuoto" ed allora non potendo
modificare a breve tale ordine delle cose, ritengo sarebbe quantomeno opportuno cominciare a porre i "gestori" dell'azione di governo di fronte alle loro contraddizioni e responsabilità, incalzando ed emarginando quegli interpreti che palesemente si trovano a recitare una parte in commedia ormai insopportabile e superata dalla storia e dalla realtà quotidiana.
Cominciamo allora a dibattere dei vari temi in maniera seria e pragmatica, senza farci scrupoli nel contestare le assurde teorie quotidianamente proposteci dai "politicanti" che occupano le funzioni operative di governo, che pesantemente impattano sul vivere quotidiano e sull'umore e sulla motivazione dei cittadini.
Etica, religione, servizi sociali, educazione, lavoro e competitività del sistema Paese, energia, ambiente e scienze correlate, ecc. ecc. sono tutti argomenti che necessitano di un riesame e di un approfondimento critico che miri a fare ordine e chiarezza, quanto meno in prima istanza per discernere tra concetti seri ed al passo con i tempi e mistificazioni o forzature che artatamente ci vengono continuamente proposte per confonderci le idee e deviarci nel cammino collettivo, sempre e solo per "giustificare" il "posto al sole" della casta e dei politicanti che, attenzione, non sono solo le poche migliaia che siedono nelle poltrone vellutate centrali ma che si diramano per li rami ed i rivoli che coprono l'intero territorio nazionale ed oltre (Bruxelles).
A questo compito sono chiamati tutti gli uomini di buona volontà e soprattutto gli educatori ed il mondo scientifico ed universitario, dove sono migliaia i "saggi" che detengono le conoscenze e che potrebbero unire le proprie forze per condurre il cammino, cominciando loro stessi a fare chiarezza e pulizia nel loro contesto operativo.
Mi accorgo di essermi imbarcato in un discorso lungo e indubbiamente difficile e quindi mi taccio, nella speranza di avere quantomeno proposto qualche argomento di riflessione comune.

Rinaldo Sorgenti


(L'immagine: Auguste Rodin, Il pensatore, 1881, Scultura in bronzo, 189 x 98 x 140 cm, Musée Rodin, Parigi)

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