giovedì 24 gennaio 2008

Consiglio Comunale del 23 Gennaio - Commenti (1)

Grande serata in sala Consiliare ieri sera.
Si è partiti con un OdG urgente "a favore del Papa", presentato da alcuni consiglieri di Forza Italia. Lunga discussione secondo me fuori tema, o basata su premesse errate. Sarò banale, ma prima di ieri sera io avevo alcune certezze sugli avvenimenti dei giorni scorsi:
a) Il rettore dell'Università la Sapienza invita il Papa, in quanto ex professore, a parlare all'inaugurazione dell'anno accademico
b) Alcuni professori, una ridottissima minoranza, critica il rettore (e non il papa !) per avere formalizzato l'invito senza alcuna discussione preventiva nel Senato accademico, e scegliendo una cerimonia "ufficiale", e non una occasione specifica.
c) Nel dibattito vengono riproposte alcune prese di posizione del Pontefice "difficili da accettare" per gli scienziati. Alcune affermazioni sono vere, altre sono fraintese, o estrapolate erroneamente dal contesto. Un pasticcio.
d) Qualche centinaio di studenti, sulle centinaia di migliaia che gravitano attorno alla Università, protestano per la visita.
e) Il Papa rinuncia.

L'Ordine del Giorno presentato da FI riferisce invece
1) Una presunta incapacità dell'attuale governo di difendere la sicurezza del Papa.
2) Un presunto tentativo di impedire la libera espressione del Papa

Entrambi argomenti che non capisco.
1) il Santo Padre continuerà a fare visite pastorali in Italia, o sarà obbligato d'ora in poi a stare chiuso in Vaticano, per paura che lo Stato Italiano faciliti attentati alla sua vita ?
2) Ritengo che criticare il Papa sia legittimo. Non si può richiedere al Popolo Italiano ubbidienza pronta ed assoluta alle sue valutazioni morali. Come ci sono molti cattolici che vivono quotidianamente in disaccordo con gli insegnamenti della Chiesa (potremmo confrontarci, magari a partire dai 10 Comandamenti ...), così ci sono non cattolici che ascoltano con attenzione la Sua parola, ne apprezzano l'insegnamento, ma pongono dei distinguo.
Sarebbe TROPPO facile fare oggi l'esempio dei richiami contro la guerra in Iraq fatti dal precedente pontefice, ignorati dalla allora maggioranza di governo, nella quale Forza Italia era ben rappresentata con il Presidente del Consiglio ...
Allora si scrisse che si poteva ascoltare le parole del Papa, e non ritenerle vincolanti nelle scelte di politica estera, ora si vorrebbe limitare la possibilità di critica alle posizioni della Chiesa sulla ricerca scientifica e medica ....

Non capisco l'utilità di farne un caso che richieda una decisa presa di posizione anche dai nostri consiglieri comunali. Che importanza hanno i loro distinguo tra cattolico praticante, non praticante (?), ateo, non credente, ... Non mi ci raccapezzo !

Allego un articolo di Nando dalla Chiesa, che ha bene espresso le stesse mie perplessità

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