giovedì 26 gennaio 2012

Scatola nera sulle auto?

Un interessante dibattito è in corso nel blog di Quattroruote
http://autodifesa.quattroruote.it/norme/il-topolino-della-scatola-nera/


Il topolino della scatola nera

AutoDifesa, il blog di Mario Rossi, gennaio 24, 2012

Alla fine la lenzuolata “monstre” di liberalizzazioni ha liberalizzato ben poco. Sia perché non sembra incidere veramente sia perché diluisce l’applicazione delle misure nel tempo. Per quanto riguarda il mondo dell’auto, il decreto del governo (che, tra parentesi, ancora non c’è) interverrà su carburanti e assicurazioni. Molto si è parlato della “scatola nera”. Ma mi chiedo (e vi chiedo): ha senso scrivere che “nel caso in cui l’assicurato acconsenta all’istallazione di meccanismi elettronici che registrano l’attività del veicolo, denominati scatola nera o equivalenti, i costi sono a carico delle compagnie che praticano inoltre una riduzione rispetto alle tariffe”? Ci volevano Mario Monti, Corrado Passera e Antonio Catricalà per scrivere una simile banalità? (scusate la rima baciata).

A parte il fatto che sul fronte polizze i problemi sono altri, come giustamente denunciò tre mesi fa Catricalà, allora presidente dell’Antitrust e oggi (inutilmente?) sottosegretario alla presidenza del consiglio, sono anni che si sente parlare di scatola nera e sono anni che se ne sta facendo una sperimentazione (in Italia, si sa, non c’è nulla di più definitivo del provvisorio). Addirittura nell’ultima riforma del codice della strada si prevedeva un’altra sperimentazione di una scatola nera “idonea a rilevare, allo scopo di garantire la sicurezza stradale, la tipologia del percorso, la velocità media e puntuale del veicolo, le condizioni tecnico-meccaniche del medesimo e la condotta di guida, nonché, in caso di incidente, a ricostruirne la dinamica” per i veicoli per i quali sono richieste le patenti C, D o E, sperimentazione che ovviamente è rimasta sulla carta.

Il fatto è che la scatola nera nessuno la propone e nessuno la chiede. Non so voi, ma a me, in occasione di ogni rinnovo della polizza (e mi faccio fare sempre parecchi preventivi) la scatola nera non l’hanno mai proposta (e io non l’ho mai chiesta). Però se me la offrissero non avrei problemi ad accettarla, soprattutto se in cambio dell’installazione del dispositivo sull’auto vi fosse un tangibile risparmio sulla tariffa, che oggi di fatto non c’è se non sulla copertura furto & incendio.

Come dicevo ieri a NascarMan che mi chiedeva un parere sulla questione della privacy, considerata l’arbitrarietà e l’aleatorietà che spesso vi sono nello stabilire le responsabilità di un incidente io sarei favorevole a subordinare l’emissione di ogni polizza all’installazione di una scatola nera. Mi sentirei più tutelato se TUTTI l’avessero a bordo e se vi fossero dei dati oggettivi che consentissero di attribuire con certezza colpe e responsabilità o che, quantomeno, aiutassero le forze dell’ordine e i periti a stabilirle con minore approssimazione di quanto accada oggi. Insomma, se la colpa di un sinistro fosse mia non avrei problemi a prendermi la responsabilità, se invece fosse di altri scanserei il timore di vedermi affibbiato un concorso di colpa inesistente, come quasi sempre capita oggi a causa della superficialità e dell’ignavia degli “addetti ai lavori”.

Ovviamente tutto ciò dovrebbe essere accompagnato da norme rigorose sulla gestione e sull’utilizzo dei dati, che non dovrebbero essere in mano alle compagnie bensì in quelle di un organismo indipendente e forniti alle compagnie solo su richiesta in caso di incidente e/o di contenzioso (e solo quelli immediatamente precedenti e immediatamente successivi all’evento). Insomma, scatola nera sì e per tutti ma con paletti rigorosi. E risparmi significativi. Che ne dite?

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