Tocco un argomento quasi tabù per un cattolico, e scendo dove farmaceutica ed etica si scontrano...
I fatti:
Il 10 Dicembre l'Agenzia italiana del farmaco (AIFA) valuterà la richiesta di registrazione della pillola abortiva Ru486 (mifepristone).
La società medico-scientifica interdisciplinare Promed Galileo, ha presentato una review alla Camera dei deputati, in cui si sostine che l'aborto farmacologico presenta una mortalità 10 volte superiore a quello chirurgico: fino a oggi sono stati 16 intutto il mondo i decessi riconducibili all'assunzione della pillola abortiva.
Promed e/o la associazione Medicina e persona, tra cui il ginecoloco Nicola Natale, ritengono che le conclusioni degli studi effettuati fino a oggi su questo farmaco sono fra loro contraddittorie e a volte non oggettive.
Risponde il ginecologo Silvio Viale, fra gli sperimentatori in Italia della Ru486, citando anche un articolo pubblicato su Avvenire, intitolato 'Il dossier che inchioda la pillola abortiva'.
"Trattandosi di una procedura europea di mutuo riconoscimento, che si basa su solide evidenze scientifiche, su una ventennale esperienza di uso del farmaco nel Vecchio Continente e sulla recente revisione della scheda della Ru486 da parte dell'Agenzia europea (EMEA), approvata dalla Commissione europea nel giugno scorso, le questioni scientifiche legate alla sicurezza e all'efficacia del farmaco sono fuori discussione. Il medicinale è registrato in 13 paesi europei (mancano solo Italia e Irlanda), lo è già in altri paesi e presto sarà registrata in altri. In 20 anni di storia la pratica clinica ha sempre superato le polemiche. Nel 2007 l'EMEA e la Food and Drug Administration (FDA), hanno ribadito la sicurezza del farmaco. L'Organizzazione mondiale della sanità ha confermato il mifepristone nella lista dei farmaci essenziali.
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2 commenti:
"La pillola abortiva Ru486 negli ospedali da marzo"
Arriverà in Italia entro marzo la pillola abortiva Ru486.
Il 10 novembre 2007 Exelgyn, azienda francese produttrice del farmaco, ha depositato la richiesta di autorizzazione ad AIFA.
Ora ci vorranno al massimo 4 mesi per il via libera.
La pillola potrà essere assunta solo in ospedale e sotto stretto controllo medico.
Attualmente questo medicinale è utilizzato in 14 Paesi europei.
"La pillola del giorno dopo gratis e libera in Spagna"
(Corriere della Sera: pag. 25 - 27 gennaio 2008)
Il Primo Ministro spagnolo Zapatero punta al cambio della legge sull'interruzione di gravidanza e promette l'accesso libero e gratuito alla pillola del giorno dopo. Questo prodotto si commercializza in Spagna da 7 anni, ma la sua distribuzione non è regolamentata da una legge valida in tutto il territorio. L'unico requisito richiesto in tutto il Paese, attualmente, è la ricetta medica. Negli ultimi 20 anni in Spagna il numero degli aborti è quasi quadruplicato. In Italia la pillola del giorno dopo è in vendita dal 2001 e si può avere solo con la ricetta medica. Tra il 2006 ed il 2007 ne sono state vendute 356.000.
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