lunedì 25 gennaio 2010

Primarie e dilemmi

Dopo la vittoria di Niki Vendola in Puglia, aumenta anche in Lombardia il rimpianto per il fatto che non sia obbligatorio organizzare ovunque le primarie tra gli elettori per la scelta dei candidati alle elezioni.

Cosa sarebbe accaduto in Lombardia se Formigoni e Penati non fossero stati scelti da "pochi" ..., ma avessero dovuto superare il vaglio dei propri elettori ? Gli elettori di centro destra e centro sinistra li avrebbero comunque scelti come i migliori candidati possibili ?

5 commenti:

lotarino ha detto...

se le primarie debbono essere fatte come in Puglia dove si sfidavano gli esponenti di 2 partiti,ricordo ke Vendola si presentava a come esponente di Sinistra Ecologia e libertà, e ha vinto quello non appogiato dai vertici del PD,allora meglio nn farle

lotarino ha detto...

se le primarie debbono essere fatte come in Puglia dove si sfidavano gli esponenti di 2 partiti,ricordo ke Vendola si presentava a come esponente di Sinistra Ecologia e libertà, e ha vinto quello non appogiato dai vertici del PD,allora meglio nn farle

http://www.loccidentale.it/articolo/la+puglia+mostra+la+vera+differenza+tra+pd+e+pdl.0085220

Franco Gatti ha detto...

ecco l'articolo a cui rimandava il link precedente:

http://www.loccidentale.it/articolo/la+puglia+mostra+la+vera+differenza+tra+pd+e+pdl.0085220

il blog del direttore
La Puglia mostra la differenza tra Pd e Pdl (e non è quella che crede Vendola)
25 Gennaio 2010 .“Abbiamo segnato la differenza tra noi e il centrodestra: il candidato per la presidenza della Puglia noi non lo scegliamo a Palazzo Grazioli ma insieme a una porzione rilevante del corpo elettorale”. Con queste parole Nichi Vendola ha suggellato la sua vittoria nelle primarie pugliesi, mescolandovi poi i soliti appelli alla bella politica, alla democrazia vera, alla volontà popolare.

Ma è davvero questa la differenza tra il centro-sinistra e il centro-destra, tra il Pd e il Pdl? A me non sembra. Mi pare invece che le cose stiano in tutt’altro modo e che la differenza tra il Pd e il Pdl sia quella tra un partito morto o al meglio moribondo e un partito magari incasinato ma vivo.

Quello che è accaduto in Puglia e per certi versi anche nel Lazio dice questo del Pd: mostra un partito in via di estinzione, scollegato dal suo elettorato, impegnato a corpo morto su battaglie perse e completamente privo di capacità di guida e di orientamento. Una nave senza nocchiero, né timone, né vele, in balia delle tempeste.

Le primarie in Puglia non hanno nulla a che vedere con il modello americano a cui il Pd ama richiamarsi e per molti motivi. Intanto in quelle elezioni si scontravano due esponenti di partiti diversi: Francesco Boccia del Pd e Nichi Vendola portavoce nazionale di un partito che si chiama “Sinistra Ecologia Libertà”. Il primo era espressione di un partito del 30 per cento, il secondo del 2; il primo era sostenuto da tutta la classe dirigente del Botteghino (almeno ufficialmente), il secondo aveva dalla sua un’esperienza di governo controversa (a dir poco) e la capacità di escludere alleanze moderate. Ha vinto il secondo e alla grande.
... segue

Franco Gatti ha detto...

... E’ un po’ come se nelle primarie per le presidenziali Usa si fossero presentati Barack Obama e Ralph Nader (il leader ecologista) e avesse vinto Nader contro tutto l’establishment democratico. E’ ovviamente impensabile ma se fosse accaduto del partito dell’asinello sarebbero rimasti solo i cocci.

Le vere primarie sono questo: due candidati dello stesso partito con coloriture ideologiche appena diverse che mettono alla prova le loro capacità di raccolta del consenso per meglio riuscire nello scontro elettorale con l’avversario. Altra cosa è un partito che le primarie non le sceglie ma le subisce come male minore e per di più le perde.

Quello che è accaduto nel Lazio con la candidatura di Emma Bonino non è tanto diverso e forse è anche peggio. Qui non ci sono state primarie solo perché il Pd non aveva uno straccio di candidato: non si è trovato neppure un Boccia qualsiasi disposto a metterci la faccia. Così si è accettato di sostenere il candidato di un altro partito che già stava preparando le su liste e che si è presentato al tavolo delle trattative con l’articolata piattaforma: o con me o peggio per voi.

Oggi Bersani ha dichiarato: “Le primarie le abbiamo inventate noi e sappiamo bene come ci si comporta”. Su una cosa certamente ha ragione: queste primarie sono un’invenzione tutta loro e non sembra che stia funzionando se non nell’intento di sbriciolare e rendere inessenziale il partito che le ha inventate e il segretario che lo dirige.

E’ un giudizio duro che potrebbe essere sospettato di partigianeria, ma non siamo soli a sostenerlo. Leggete cosa scrive oggi Francesco Piccolo nel suo editoriale sull’Unità di oggi (non su Libero) : “Più si fa uso di primarie, più si creano divisioni chiare. Forse perché le primarie si fanno quando i partiti non sanno decidere. Ma con atteggiamento ipocrita si sostiene che questa è la vera democrazia. Non è vero. La vera democrazia bisogna conquistarsela negli anni, non inventarsela con una trovata populistica”.

Così torniamo alla frase iniziale di Nichi Vendola che rivendicava per la sua vittoria la benedizione della vera democrazia e accusava il Pdl di scegliere i candidati a palazzo Grazioli. Non è vero il primo assunto, come abbiamo cercato di dimostrare. E forse non è vero neppure il secondo. Ci verrebbe da dire: magari! Da queste parti infatti avremmo voluto vedere palazzo Grazioli un po’ più presente e attivo nella scelta delle candidature. Ma ne riparleremo.

Franco Gatti ha detto...

Gentile sig Lotarino
non sono d'accordo con Lei.
Le primarie possono anche essere di coalizione, e quindi i candidati possono anche appartenere a due partiti diversi.

Gli elettori con le primarie scelgono il candidato che ha più possibilità di vincere, e non è detto che sia un esponente del partito maggiore. O della corrente di maggioranza del partito maggiore.

D'altronde Vendola ha vinto le precedenti elezioni Regionali in Puglia, e non era, neppure allora, un rappresentante del PD.

Trovo comunque "strano" che sia il PDL a decidere chi debbano essere i propri avversari ..., forse il PDL teme l'alto numero di elettori che Vendola ha saputo mobilitare alle primarie ..., e quindi di perdere ancora le prossime elezioni in Puglia ?

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