Le aziende produttrici di farmaci spendono in attività di marketing, in media, il doppio di quanto dedicano alla ricerca, e in alcuni casi le spese promozionali assorbono fino al 46% dell'intero budget aziendale. È quanto emerge da stime del Centro studi dell'Agenzia italiana del farmaco (AIFA).
Il risparmio acquistando un medicinale con brevetto scaduto non è sulla sua qualità, nè sulla purezza delle materie prime e la loro qualità, nè sui controlli nelle procedure di produzione, nè sulle ispezioni e sulla verifica che ogni medicinale venga prodotto secondo standard garantiti. E' anche sulle spese di Marketing.
Fatta salva la bioequivalenza dei medicinali sotto brevetto con quelli che hanno perso l'esclusività, possono sussistere ragioni mediche per cui il prescrittore preferisce continuare la cura con una particolare specialità, che possono valere come eccezione alla regola generale.
Ciò può accadere sia con i farmaci equivalenti che con gli originator e non mette in discussione le procedure di verifica della qualità del medicinale, che sono le stesse.
Liberamente adattato e ridotto da un comunicato dell'AIFA
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