
Il centrodestra voleva modificare l'attuale sistema di turni, passando dalle 45 ore settimanali a 52.
Il Partito Democratico chiedeva invece più flessibilità, per arrivare a 66 ore e tenere aperto durante la pausa pranzo e la notte.
Risultato: le farmacie lombarde potranno chiedere alle ASL un'apertura di 54 ore settimanali.
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Sommario delle informazioni che ho trovato sui media:
La Lombardia ha approvato il progetto di legge regionale che prevede la possibilità di allungare l'orario di apertura delle farmacie
Il provvedimento, di cui è stato relatore il consigliere, e farmacista, Carlo Maccari (AN) non prevede la possibilità di optare per un'apertura 24 ore al giorno.
NON è stato accolto il progetto di iniziativa popolare presentata dal 'Comitato farmacie 24 ore'.
La nuova normativa è stata approvata a larga maggioranza (?),
con il solo voto contrario dell'Italia dei Valori e
con l'astensione di Pd (che proponeva un emendamento per consentire un'apertura pari a 66 ore settimanali), Sinistra Arcobaleno e del consigliere ed ex assessore regionale alla Sanità Alessandro Cè.
Le nuove norme si applicano alle circa 2.600 farmacie e 200 dispensari della Lombardia.
L'apertura viene portata a 54 ore settimanali (contro le attuali 45) nelle città, nell'hinterland di Milano e nelle località turistiche.
Nel resto del territorio lombardo il normale orario di apertura è di 40 ore settimanali distribuite su 5 giorni; le farmacie che ne faranno richiesta possono salire a 48 ore ripartite su 5-6 giorni, mentre per gli esercizi cui è consentito arrivare a 54 ore è previsto un eventuale turno notturno volontario (22 ore al giorno).
L'opzione di apertura per tutte le 24 ore è riservata alle farmacie di aeroporti e grandi stazioni ferroviarie.
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