Peccato non avere sentito le stesse motivazioni negli interventi dei Consiglieri del PD, che invece con questa delibera e con la precedente relativa alla scuola "Nova Terra" hanno probabilmente inteso invece avallare una idea di "scuola confessionale"dove i bambini figli di famiglie cattoliche debbano crescere, isolati da ogni confronto, all'interno di scuole separate per ogni ordine e grado, dall'asilo nido all'Università.
Una filosofia che ha portato anche i governi nazionali ad una continua riduzione del personale e dei finanziamenti alle istituzioni scolastiche pubbliche, a vantaggio delle istituzioni di proprietà privata.
Significativi gli "apprezzamenti" che ho ricevuto al termine del Consiglio Comunale, quando tentavo di spiegare che come cattolico vorrei che i miei figli potessero liberamente frequentare scuole pubbliche, senza essere costretti a ripegare su scuole di proprietà privata, fino alla possibile (e da me auspicata) futura chiusura di tali istituzioni confessionali.
Chiusura che spero possa avvenire grazie ad una libera scelta dei genitori, che davanti alle diverse opzioni educative possano liberamente scegliere il progetto educativo condiviso e coelaborato proposto dalle scuole pubbliche, e non quello predisposto dalle istituzioni che gestiscono le scuole "confessionali" di proprietà privata.
Secondo alcuni degli interlocutori, "fans" delle scuole confessionali, per un "vero cattolico" la scelta di una scuola pubblica per la educazione dei propri figli è invece incompatibile con la Fede, e le famiglie cattoliche dovrebbero scegliere per i propri figli solo scuole confessionali, in ogni ordine e grado.
Secondo me con la delibera approvata anche dai consiglieri cattolici del PD, si va purtroppo nella direzione indicata da tali fans, e non verso quella indicata dal Consigliere Cortiana nel commento sottostante, e da me condivisa nei principi ispiratori.
Speriamo in un prossimo ripensamento.
Franco
11 marzo 17.58.31
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Le posizioni sulla
Scuola Materna Parrocchiale espresse nell’ultimo Consiglio Comunale non sono
diverse da quelle che in sede privata e pubblica ho sempre espresso ai genitori
della scuola parrocchiale.
Una cosa deve essere chiara: con me non conta lo scambio elettorale, vero o presunto che sia, mi interessa la coerenza con ciò che insieme a tutti voi avevo proposto a tutti i cittadini di Buccinasco in campagna elettorale.
Il programma elettorale della Coalizione Civica sulla questione era/è chiaro:
“12. LE SCUOLE PUBBLICHE E PARITARIE COME RISORSA
La rete composta dalle scuole costituisce una risorsa importante, non solo come agenzie educative che formano bambine e bambini, ragazze e ragazzi affinché esprimano una cultura della cittadinanza condivisa. La rete delle scuole costituisce anche un sistema di agenzie aperte al territorio e alla partecipazione. L’Amministrazione Comunale riconosce il valore dei servizi alla persona,sociali e educativi, attivati da esperienze di sussidiarietà, come contributo aggiuntivo e non alternativo alla risposta educativa fornito dalla Scuola Pubblica.
L’Amministrazione Comunale contribuirà alla realizzazione dei servizi e dei progetti educativi delle scuole paritarie nella misura resa possibile dal Bilancio Comunale e dalla piena attuazione dei servizi pubblici. L’intervento dell’Amministrazione Comunale nei confronti di esperienze sussidiarie di servizio educativo alla persona sarà condizionato non solo dal rispetto delle specifiche leggi a riguardo, ma dalla priorità riconosciuta alle domande dei residenti nel Comune.”
Invito ognuno di noi a leggere o a sentire l'intervento, io ho provato anche ieri sera a proporre una via terza ma, come sempre fino ad ora, la cosa non interessa e viene ritenuta, nel migliore dei casi, un esercizio intellettuale.
Voglio ricordare ancora che io sono stato il promotore della legge vigente sulla parità e che come Coalizione Civica abbiamo cercato, fino ad oggi, di trovare un equilibrio propositivo tra culture e approcci diversi. E' questa ricerca la cosa necessaria al Paese oggi rientrare nella propria trincea può essere rassicurante ma non cambia nulla e non risponde alla richiesta di superare approcci ideologici.
Credo che la questione vada sottratta dalle logiche di appartenenza religiosa o politica e alle ruggini o ai veleni conseguenti, per vederla dal punto di vista dei bambini di Buccinasco nel rispetto della Costituzione della Repubblica e della legge. Così come va sottratta ad ogni riduzione di carattere aziendale che consideri i bambini e le loro famiglie come consumatori o utenti. C’è una funzione costitutiva e costituzionale assegnata alla scuola statale: la promozione di una cultura della cittadinanza condivisa, indipendentemente dalla provenienza sociale, culturale, religiosa ed etnica degli studenti e degli insegnanti. Sono stato il promotore della legge sulla parità scolastica, una traduzione del dettato costituzionale cui ho contribuito con convinzione. E' chiaro che l'esperienza privata, di qualsiasi tipo, si aggiunge e si affianca a quella statale ma non può essere sostitutiva, quella statale deve costituire un'offerta capace di coprire tutto il territorio. Chi frequenta la scuola privata deve usufruire di ciò che è messo a disposizione per il diritto alla studio come tutti gli studenti della scuola pubblica. Questo per un Sindaco ha a che fare con le sue prerogative ed il suo bilancio, non oltre. Come ho detto negli incontri pubblici di confronto con gli allora candidati sindaco, credo che l'esperienza della scuola materna parrocchiale di Buccinasco costituisca un fatto educativo e sociale importante che occorre riconoscere e sostenere nei limiti delle possibilità di bilancio anche per la funzione che ha avuto e per quella che ancora ha di supplenza rispetto ai limiti dell’offerta statale. Quest’ultima va considerata in relazione alla domanda-offerta dei comuni contigui a Buccinasco per massimizzare le risorse e i servizi pubblici pagati con le tasse di tutti, dentro la costituenda città Metropolitana. Sono federalista, convinto assertore dell'assunzione di responsabilità diretta e diffusa attraverso la cittadinanza attiva e la sussidiarietà. Credo altresì che una società composta da contiguità che definiscono i loro servizi su basi religiose-etniche-politiche, dentro uno stato minimo, possa preludere a conflitti sociali implosivi per il Patto Civile. La laicità è proprio il reciproco riconoscimento di dignità tra le differenze che non si presumono migliori o giuste in assoluto. Ciò vale per credenti e non, si può non essere credenti ma integralisti ideologizzati quindi per nulla laici. Per questo occorre trovare una compatibilità tra la promozione di una cultura della cittadinanza condivisa e i diversi progetti educativi per trovare soluzioni possibili. Quanti bambini di Buccinasco frequentano la scuola parrocchiale perché in esubero rispetto all'offerta degli asili pubblici di Buccinasco-Corsico-Assago? Quanto costano, per bambino, la mensa, il taglio dell'erba, le pulizie...voci che possono rientrare negli appalti comunali in proporzione.
Voglio adoperarmi per trovare soluzioni concrete e possibili tanto per il bilancio comunale, quanto nel rispetto della legge.
Nel caso di specie mi interessa che i bambini di Buccinasco, quale che sia la loro condizione sociale o/e psico-fisica possano andare alla scuola materna.
Se fossi parte di una maggioranza di governo o se fossi parte del tavolo di negoziazione mi farei carico di >dare concretezza< alla legge che ho contribuito a promuovere e a scrivere, ma così non è e, quel che è peggio, la comunità della scuola materna parrocchiale ha fino ad ora tenacemente perseguito logiche di negoziazione e di scambio molto tradizionali dentro l'interlocuzione ben rappresentata dal PDL e dal sindaco PD affidandosi magari al consigliere UDC (che si è astenuto, pur richiamato dal sindaco, perché si appresta a entrare in giunta e non poteva votare a favore e, men che meno, contro).
Non mi sento di assumere alcuna parte in questa commedia ipocrita, ogni volta che posso provo a indicare un altro approccio.
Approccio che non ho mai adeguato al alcuna convenienza di scambio elettorale o di applauso.
Come detto in altra mail, non mi arrenderei alle logiche di trincea e alle loro ipocrisie e scambi, sono interessato a una iniziativa che coinvolga la comunità della scuola materna parrocchiale in un confronto finalmente libero da ipoteche.
Un futuro diverso è possibile se ognuno contribuisce a produrlo.
Una cosa deve essere chiara: con me non conta lo scambio elettorale, vero o presunto che sia, mi interessa la coerenza con ciò che insieme a tutti voi avevo proposto a tutti i cittadini di Buccinasco in campagna elettorale.
Il programma elettorale della Coalizione Civica sulla questione era/è chiaro:
“12. LE SCUOLE PUBBLICHE E PARITARIE COME RISORSA
La rete composta dalle scuole costituisce una risorsa importante, non solo come agenzie educative che formano bambine e bambini, ragazze e ragazzi affinché esprimano una cultura della cittadinanza condivisa. La rete delle scuole costituisce anche un sistema di agenzie aperte al territorio e alla partecipazione. L’Amministrazione Comunale riconosce il valore dei servizi alla persona,sociali e educativi, attivati da esperienze di sussidiarietà, come contributo aggiuntivo e non alternativo alla risposta educativa fornito dalla Scuola Pubblica.
L’Amministrazione Comunale contribuirà alla realizzazione dei servizi e dei progetti educativi delle scuole paritarie nella misura resa possibile dal Bilancio Comunale e dalla piena attuazione dei servizi pubblici. L’intervento dell’Amministrazione Comunale nei confronti di esperienze sussidiarie di servizio educativo alla persona sarà condizionato non solo dal rispetto delle specifiche leggi a riguardo, ma dalla priorità riconosciuta alle domande dei residenti nel Comune.”
Invito ognuno di noi a leggere o a sentire l'intervento, io ho provato anche ieri sera a proporre una via terza ma, come sempre fino ad ora, la cosa non interessa e viene ritenuta, nel migliore dei casi, un esercizio intellettuale.
Voglio ricordare ancora che io sono stato il promotore della legge vigente sulla parità e che come Coalizione Civica abbiamo cercato, fino ad oggi, di trovare un equilibrio propositivo tra culture e approcci diversi. E' questa ricerca la cosa necessaria al Paese oggi rientrare nella propria trincea può essere rassicurante ma non cambia nulla e non risponde alla richiesta di superare approcci ideologici.
Credo che la questione vada sottratta dalle logiche di appartenenza religiosa o politica e alle ruggini o ai veleni conseguenti, per vederla dal punto di vista dei bambini di Buccinasco nel rispetto della Costituzione della Repubblica e della legge. Così come va sottratta ad ogni riduzione di carattere aziendale che consideri i bambini e le loro famiglie come consumatori o utenti. C’è una funzione costitutiva e costituzionale assegnata alla scuola statale: la promozione di una cultura della cittadinanza condivisa, indipendentemente dalla provenienza sociale, culturale, religiosa ed etnica degli studenti e degli insegnanti. Sono stato il promotore della legge sulla parità scolastica, una traduzione del dettato costituzionale cui ho contribuito con convinzione. E' chiaro che l'esperienza privata, di qualsiasi tipo, si aggiunge e si affianca a quella statale ma non può essere sostitutiva, quella statale deve costituire un'offerta capace di coprire tutto il territorio. Chi frequenta la scuola privata deve usufruire di ciò che è messo a disposizione per il diritto alla studio come tutti gli studenti della scuola pubblica. Questo per un Sindaco ha a che fare con le sue prerogative ed il suo bilancio, non oltre. Come ho detto negli incontri pubblici di confronto con gli allora candidati sindaco, credo che l'esperienza della scuola materna parrocchiale di Buccinasco costituisca un fatto educativo e sociale importante che occorre riconoscere e sostenere nei limiti delle possibilità di bilancio anche per la funzione che ha avuto e per quella che ancora ha di supplenza rispetto ai limiti dell’offerta statale. Quest’ultima va considerata in relazione alla domanda-offerta dei comuni contigui a Buccinasco per massimizzare le risorse e i servizi pubblici pagati con le tasse di tutti, dentro la costituenda città Metropolitana. Sono federalista, convinto assertore dell'assunzione di responsabilità diretta e diffusa attraverso la cittadinanza attiva e la sussidiarietà. Credo altresì che una società composta da contiguità che definiscono i loro servizi su basi religiose-etniche-politiche, dentro uno stato minimo, possa preludere a conflitti sociali implosivi per il Patto Civile. La laicità è proprio il reciproco riconoscimento di dignità tra le differenze che non si presumono migliori o giuste in assoluto. Ciò vale per credenti e non, si può non essere credenti ma integralisti ideologizzati quindi per nulla laici. Per questo occorre trovare una compatibilità tra la promozione di una cultura della cittadinanza condivisa e i diversi progetti educativi per trovare soluzioni possibili. Quanti bambini di Buccinasco frequentano la scuola parrocchiale perché in esubero rispetto all'offerta degli asili pubblici di Buccinasco-Corsico-Assago? Quanto costano, per bambino, la mensa, il taglio dell'erba, le pulizie...voci che possono rientrare negli appalti comunali in proporzione.
Voglio adoperarmi per trovare soluzioni concrete e possibili tanto per il bilancio comunale, quanto nel rispetto della legge.
Nel caso di specie mi interessa che i bambini di Buccinasco, quale che sia la loro condizione sociale o/e psico-fisica possano andare alla scuola materna.
Se fossi parte di una maggioranza di governo o se fossi parte del tavolo di negoziazione mi farei carico di >dare concretezza< alla legge che ho contribuito a promuovere e a scrivere, ma così non è e, quel che è peggio, la comunità della scuola materna parrocchiale ha fino ad ora tenacemente perseguito logiche di negoziazione e di scambio molto tradizionali dentro l'interlocuzione ben rappresentata dal PDL e dal sindaco PD affidandosi magari al consigliere UDC (che si è astenuto, pur richiamato dal sindaco, perché si appresta a entrare in giunta e non poteva votare a favore e, men che meno, contro).
Non mi sento di assumere alcuna parte in questa commedia ipocrita, ogni volta che posso provo a indicare un altro approccio.
Approccio che non ho mai adeguato al alcuna convenienza di scambio elettorale o di applauso.
Come detto in altra mail, non mi arrenderei alle logiche di trincea e alle loro ipocrisie e scambi, sono interessato a una iniziativa che coinvolga la comunità della scuola materna parrocchiale in un confronto finalmente libero da ipoteche.
Un futuro diverso è possibile se ognuno contribuisce a produrlo.
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