Regione,
Maroni azzera i manager: via i ciellini, spazio per Lega e Pdl
Cambiano
tutti i direttori generali: alla Sanità arriva Bergamaschi, direttore del
Niguarda, al posto di Lucchina. La spartizione si basa sul "rapporto di
fiducia" con gli assessori. E ora il giro di valzer in Asl e ospedali
L’era del ticket fra Roberto
Maroni e Mario Mantovani alla guida della Lombardia inizia con il cambio dei
vertici di tutte le direzioni generali degli assessorati.
Una decisione che
nelle intenzioni della nuova amministrazione ridimensiona fortemente la
presenza dei ciellini negli incarichi di maggiore responsabilità, e di fatto
apre le porte a un imminente giro di poltrone anche tra i dirigenti di ospedali
e Asl. Perché, come pare abbia rimarcato il neogovernatore Maroni durante la
prima seduta di giunta, da ora in poi «il direttore generale di ogni
assessorato non dovrà più avere un ruolo di controllo politico, ma di fiducia».
Lo stesso che al governo c’è normalmente tra un ministro e il suo
sottosegretario. Di qui la scelta di far scegliere a ogni assessore il proprio
massimo dirigente. Anche se la trattativa tra Pdl e Lega in realtà è durata ore
e pare sia stata estenuante.
L’esclusione più eccellente è
quella del formigoniano Carlo Lucchina, storico direttore generale alla Sanità
da oltre dieci anni, coinvolto in alcune inchieste della magistratura che hanno
travolto la sanità lombarda. Al suo posto, al fianco del neoassessore Mario
Mantovani, arriva Walter Bergamaschi, un passato da direttore del Sistema
informativo del ministero della Salute, poi alla guida dell’ospedale di Circolo
di Varese e infine, dallo scorso settembre, direttore dell’ospedale di
Niguarda, chiamato a sostituire un altro formigoniano doc, Pasquale Cannatelli, indagato
per lo scandalo degli appalti assegnati in cambio di case e retrocesso alla
guida dell’ospedale Sacco.
Il neoassessore regionale alla
Sanità, Mario Mantovani, promette: «Chiuderò con il passato». Il prossimo passo
sarà la nomina di una commissione guidata da Umberto Veronesi con il compito di
garantire la massima trasparenza. Dall’entourage del famoso oncologo
confermano: «Un accordo c’è». Al momento «ipotesi da verificare», sulle basi «delle
disponibilità delle professionalità contattate». Medici, ma non solo.
L’addio di Lucchina era stato preceduto da quello di un altro formigoniano: Francesco Beretta si era
dimesso da direttore sanitario dell’ospedale San Gerardo di Monza. Cambia
poltrona un altro ciellino storico: Roberto Albonetti. Lascia
l’assessorato alla Famiglia, finora feudo incontrastato di Cl, e segue Mario
Melazzini alle Attività produttive. Per sostituirlo, la maroniana Maria
Cristina Cantù ha chiamato Giovanni Daverio, finora direttore generale
dell’Asl di Varese, nonché cantante di Distretto 51, la storica band di Roberto
Maroni.
Franco
Picco passa dall’Ambiente all’Agricoltura. Mario Nova lascia la Casa per
l’Ambiente: alla Casa lo sostituisce Raffaele Tiscar, che in passato aveva
collaborato con Maurizio Bernardo alle Reti idriche. Alle Infrastrutture e
all’Istruzione arrivano due dirigenti della Regione, rispettivamente Anna
Tavano e Giovanni Bocchieri. Viviana Beccalossi porta Paolo
Baccolo al Territorio. Sabrina Sammuri segue la leghista
Cristina Cappellini alle Culture. Daniela Marforio va alla Sicurezza
e Giuseppina Panizzoli allo Sport.
di ANDREA MONTANARI 21 marzo 2013
Tratto da: http://milano.repubblica.it/cronaca/2013/03/21/news/regione_maroni_azzera_i_manager_via_i_ciellini_spazio_per_lega_e_pdl-55008712
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3 commenti:
Maroni sceglie i direttori Deciso il taglio alle spese
Sabrina Cottone - Gio, 21/03/2013 - 07:21
Roberto Maroni l'aveva promesso. E nella prima riunione della sua giunta l'ha confermato: come esponente della Lista Maroni, sarà il primo firmatario di una proposta di legge per cambiare l'attuale norma sui rimborsi dei consiglieri. Il neo presidente della Regione, in campagna elettorale, aveva parlato più volte dell'intenzione di abolirli.
Ieri la giunta ha adottato anche provvedimenti tagliacosti immediatamente esecutivi. Sarà tagliato il 10 per cento delle spese di segreteria per ciascun componente della giunta Maroni. E la dotazione finanziaria per le spese di rappresentanza e di funzionamento è stata ridotta del 30 per cento rispetto a quanto deciso per il 2012. Inoltre, nessun assessore potrà organizzare missioni all'estero senza il via libera preventivo del governativo.
La giunta ha fatto le importanti nomine dei direttori generali. Il criterio è molto diverso dal passato, perché prevede che l'area di riferimento dell'assessorato indichi anche il direttore generale e non che ci sia una specie di controllo incrociato tra partiti diversi.
Il numero uno dell'organizzazione, come noto, è l'ex vicepresidente Andrea Gibelli. E anche il direttore centrale alla Programmazione integrata, era direttore di Gibelli nel settore Agricoltura. Resta al personale Michele camisasca, di area Cl, mentre Luca Dainotti sarà direttore centrale del Legislativo.
E veniamo agli assessorati di maggior peso, a partire dalla Salute. Mario Mantovani, vicepresidente e assessore, si avvarrà della collaborazione del suo uomo di fiducia Walter Begamaschi, ex direttore generale dell'azienda ospedaliera di Varese e attuale direttore dell'ospedale Niguarda. L'importante assessorato a Famiglia e Solidarietà sociale, gestito dalla Cantù, resta in mani totalmente leghiste: a dirigerlo sarà Johnny Daverio, direttore della Sl di Varese, che annovera nel curriculum anche l'essere la voce della band di Maroni. Il Pdl avrebbe preferito Giorgio Scivoletto, direttore generale della Asl Milano.
A Scuola, Formazione e Lavoro, l'assessorato gestito da valentina Aprea, arriva Giovanni Bocchieri, 41 anni, che era in predicato di diventare presidente dell'Isfol, l'istituto che si occupa della Formazione professionale. È stato capo della segreteria tecnica del ministero dell'Istruzione dal giugno 2008, con Mariastella Gelmini, e ha anche lavorato al ministero del Welfare con l'ex ministro Maurizio Sacconi.
Viviana Beccalossi, esponente di Fratelli d'Italia ed ex vicepresidente della Regione, avrà come direttore generale Paolo Baccolo, che era al suo fianco come direttore generale dell'assessorato all'Agricoltura, e che è poi passato all'Ersaf, l'ente regionale che si occupa delle Foreste. Tra le competenze dell'assessorato, c'è anche la difesa del suolo.
L'assessore alle Attività produttive, Mario Melazzini, scelto da Roberto Formigoni, avrà con sé l'ex direttore generale del settore Famiglia, assessorato guidato da Giulio Boscagli, vicino all'area Cl. New entry alle Infrastrutture: ad affiancare Maurizio Del Tenno, arriva a sorpresa Anna Tavano.
Su richiesta di Maroni, la prima seduta del consiglio è stata anticipata al 27 marzo. All'ordine del giorno la nomina del presidente del consiglio e dell'ufficio di presidenza.
Tratto da: http://www.ilgiornale.it/news/milano/maroni-sceglie-i-direttori-deciso-taglio-alle-spese-898159.html
Regionali - Lombardia
SCHEDA) LOMBARDIA: I 14 ASSESSORI IN SQUADRA CON MARONI
18:50 19 MAR 2013
(AGI) - Milano, 19 mar. - Sette donne e sette uomini, meta' componenti di Lega-Lista Maroni presidente, meta' Pdl-Fratelli d'Italia. Ecco la squadra di 14 assessori che affianchera' Roberto Maroni in Regione Lombardia. - AL PDL ASSESSORATI DI 'PESO' Il coordinatore lombardo del Pdl, Mario Mantovani, ricopre la carica di vice presidente e assessore alla Salute. Sessantadue anni, di Arconate (Comune del Milanese di cui e' sindaco), Mantovani e' un ex parlamentare europeo e senatore del Pdl. - Maurizio del Tenno, 39 anni, ex parlamentare originario di Sondrio (Infrastrutture e Mobilita'); - Alberto Cavalli, 63enne bresciano ex sottosegretario regionale (Commercio, Turismo e terziario); - Mario Melazzini, 54 anni di Pavia, assessore uscente alla Sanita' e ritenuto vicino a Roberto Formigoni (Attivita' produttive, Ricerca e innovazione); - Valentina Aprea, 56enne, originaria di Bari, ex parlamentare di Forza Italia, prima, del Pdl, poi, e componente dell'ultima giunta politica di Formigoni (Istruzione, formazione e lavoro).
- Viviana Beccalossi (Territorio, urbanistica e difesa del suolo), 41 anni, della provincia di Brescia, ex vicepresidente nella giunta Formigoni, indicata da Fratelli d'Italia.
- Paola Bulbarelli (Casa, housing sociale e pari opportunita'), 56 anni, originaria di Mantova dove e' stata presidente dell'Aler, giornalista e autrice dell'Ultima parola.
(AGI) Fed (Segue)
Tratto da: http://www.agi.it/milano/notizie/201303191850-pol-rmi0073-scheda_lombardia_i_14_assessori_in_squadra_con_maroni
Regionali - Lombardia
SCHEDA) LOMBARDIA: I 14 ASSESSORI IN SQUADRA CON MARONI (2)
18:50 19 MAR 2013
(AGI) - Milano, 19 mar. - - ALLA LEGA ECONOMIA, AGRICOLTURA E IDENTITA' Il Carroccio schiera due uomini di 'peso' all'Economia, crescita e semplificazione e all'Agricoltura. - Il primo incarico e' affidato a Massimo Garavaglia, 44enne bocconiano di Marcallo con Casone (Milano), responsabile del dipartimento fisco e finanze del movimento, senatore rieletto alle ultime politiche. - Il secondo va a Gianni Fava, coetaneo di Garavaglia, di Viadana (Mantova), responsabile dello Sviluppo economico del partito; anche lui rieletto a Roma (alla Camera). - All'ex campione olimpionico di canoa Antonio Rossi, lecchese, 44 anni, per la lista civica Maroni, vanno lo Sport e le politiche giovanili; - al dg dell'Asl di Monza, Maria Cristina Cantu', varesina 48 anni, la Famiglia, solidarieta' sociale e volontariato. - Il sindaco di Dalmine, provincia di Bergamo, Claudia Terzi, 38 anni, all'Ambiente, energia e sviluppo sostenibile; - il presidente del Consiglio comunale di Brescia, Simona Bordonali, alla Sicurezza, protezione e immigrazione, - Cristina Cappellini di Soncino, provincia di Cremona alle Culture, identita' e formazione. (AGI) Fed
tratto da: http://www.agi.it/milano/notizie/201303191850-pol-rmi0074-scheda_lombardia_i_14_assessori_in_squadra_con_maroni_2
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