sabato 10 marzo 2012

4-methylimidazole (4-MEI)

Coke and Pepsi alter recipe to avoid cancer warning

9 March 2012 - Coca-Cola and PepsiCo account for nearly 90% of the US fizzy drink market Coca-Cola and Pepsi are changing the recipes for their drinks to avoid being legally obliged to put a cancer warning label on the bottle.
The new recipe for caramel colouring in the drinks has less 4-methylimidazole (4-MEI) - a chemical which California has added to its list of carcinogens.
The change to the recipe has already been introduced in California but will be rolled out across the US.
Coca-Cola says there is no health risk to justify the change.
'No risk'
Spokeswoman Diana Garza-Ciarlante told the Associated Press news agency they wanted to ensure their products "would not be subject to the requirement of a scientifically unfounded warning".
The chemical has been linked to cancer in mice and rats, according to one study, but there is no evidence that it poses a health risk to humans, said the American Beverage Association, which represents the wider industry.
The US Food and Drug Administration (FDA) claims a person would need to drink more than 1,000 cans of Coke or Pepsi a day to take in the same dose of the chemical that was given to the animals in the lab test.
Coca-Cola and PepsiCo account for nearly 90% of the US fizzy drink market, according to one industry tracker, Beverage Digest.
The companies say changing their recipes across the whole of the US, not just in California, makes the drinks more efficient to manufacture.
In a statement Coca-Cola added that the manufacturing process across Europe would not change.
It said that apart from California "not one single regulatory agency around the world considers the exposure of the public to 4-MEI as present in caramels as an issue".

4-methylimidazole (4-MEI)


Formed naturally in the heating and browning process
Occurs in caramel colouring as well as some roasted and cooked foods
Can be in some cleaning, photographic and agricultural chemicals, dyes and pharmaceuticals
Exposure can be through consumption or during manufacturing process
Source: California Office of Environmental Health Hazard Assessment

Trattio da   http://www.bbc.co.uk/news/world-us-canada-17308181

1 commento:

Anonimo ha detto...

Coca-Pepsi: esperto, no rischi colorante, e'guerra lobby
'Nessuna prova tossicita' su uomo'
09 marzo, 20:16

Tratto da: http://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/alimentazione/2012/03/09/visualizza_new.html_130058172.html

ROMA - ''Non c'e' assolutamente alcun rischio per l'uomo''. Cosi' il tossicologo Alessandro Barelli, del Centro antiveleni del Policlinico Gemelli di Roma, commenta la decisione dello Stato della California di introdurre nella lista delle sostanze cancerogene il 4-methylimidazole, un colorante utilizzato da Coca cola e Pepsi, che stanno ora modificando negli Usa la formula delle proprie bevande per evitare di dover apporre una etichetta per avvertire del "rischio cancro".

Un allarme contestato, oltre che dalla stessa Coca Cola, anche dall'autorita' regolatoria statunitense, la Food and Drug Administration (Fda), secondo cui si dovrebbero bere 1.000 lattine di Coca al giorno per arrivare alla quantità di sostanza che iniettata agli animali sembra aver generato un cancro.

Posizione, quella della Fda, condivisa pienamente da Barelli: ''Il colorante in questione, il 4-mei, si e' dimostrato cancerogeno per i ratti, ma non c'e' alcuna evidenza scientifica in tal senso sull'uomo''. Inoltre, rileva il tossicologo, ''si potrebbe eventualmente parlare di qualche tipo di rischio per la salute, anche se non strettamente o unicamente connesso a questo particolare colorante, solo se si consumassero tali bevande in dosaggi enormi, cioe' in quantita' non compatibili con dosaggi umani''. Il fatto, afferma, e' che ''sull'uomo non c'e' alcuna prova di tossicita' per le sostanze contenute nella Coca cola''.

Si tratta, sottolinea l'esperto, di una ''polemica che va avanti da alcuni mesi''. Ma le ragioni alla base della vicenda, commenta, ''credo siano di tutt'altro genere: questa - afferma - e' una battaglia commerciale, non certamente una battaglia sanitaria o per la salute del cittadino''. Si tratta cioe', secondo Barelli, di una ''lotta tra lobby e contro il colosso della Coca Cola. La salute - dice - non c'entra''.

Dunque, conclude lo specialista, ''dal momento che non ci sono evidenze scientifiche a sostegno dell'ipotesi di tossicita' di tale colorante sull'uomo, bene ha fatto la Fda a minimizzare in qualche modo l'allarme''. (ANSA).

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