venerdì 2 marzo 2012

Protesi al seno in silicone inidoneo

Avevo già dedicato all'argomento un commento:  LINKEcco ora i suggerimenti di Altroconsumo:

Protesi al seno Pip: ecco cosa fare

Le persone portatrici di protesi mammarie Pip dovranno sottoporsi a esami clinici ed ecografici. In questo modo il medico potrà valutare i casi in cui è opportuno procedere con l'espianto delle protesi e, eventualmente, con un nuovo impianto. A disposizione anche un supporto psicologico.

Dopo lo scandalo delle protesi mammarie Pip, le protesi francesi low cost, il Ministero della Salute ha effettuato una stima di 4.525 impianti eseguiti in Italia tra il 2000 e il 2011. Adesso, dopo un accordo Stato-Regioni, sono state rese note alcune linee guida di carattere clinico e organizzativo per la gestione clinica dei casi di persone portatrici di protesi mammarie prodotte dalla Pip.

Sottoporsi a esami clinici ed ecografici
Per effettuare i controlli, le persone portatrici di protesi Pip potranno rivolgersi al chirurgo che ha eseguito l'impianto oppure presso i centri individuati dalle regioni e dalle province autonome. Le persone richiamate saranno sottoposte a esame clinico ed ecografico e, nel caso di dubbi sull'integrità dell'impianto, i sanitari valuteranno la necessità di approfondimento mediante risonanza magnetica. Alle persone cui siano state diagnosticate contrattura capsulare, sospetto di rottura, rottura intra o extra capsulare, essudazione o infiammazione periprotesiva sarà proposto l'espianto delle protesi. Se, in assenza di segni clinici e diagnostici, la persona portatrice di protesi Pip manifesti una preoccupazione persistente, il medico può proporre l'espianto per favorire il benessere psichico della persona. Alla persona che manifesta preoccupazioni che il medico reputa esagerate e non risolvibili con l’espianto, è opportuno garantire un adeguato supporto psicologico.

Le prestazioni saranno garantite dal Sistema sanitario nazionale
Prima di un eventuale reimpianto le persone devono essere correttamente informate degli eventuali rischi e questo potrà avvenire contemporaneamente all'espianto, a giudizio del chirurgo. Le Regioni attiveranno un programma di presa in carico delle persone portatrici di protesi Pip che consenta la piena applicazione delle indicazioni per la gestione clinica. Sarà compito delle regioni e delle province individuare adeguati centri di riferimento per la realizzazione del programma. Le prestazioni erogate in applicazione di queste linee guida rientrano nei livelli essenziali di assistenza e saranno soggette al pagamento del ticket sanitario ove previsto dalla normativa nazionale e regionale.

http://p5.altroconsumo.it/nl/NLTS_article2.html

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