domenica 10 febbraio 2008

Basovizza

Qualche anno fa ho visitato, ho meglio sono andato in pellegrinaggio, al parco all'interno del quale c'è la cosiddetta Foiba di Basovizza, dichiarata monumento nazionale dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro con decreto del 11 settembre 1992.

E' in realtà la Foiba di Basovizza è un pozzo minerario, scavato dall'uomo per l'estrazione del carbone, e successivamente abbandonato perché improduttivo.
Nel Maggio 1945 vi venne occultato un numero imprecisato di cadaveri di prigionieri, militari e civili uccisi dall'esercito jugoslavo.
Prima del 1945 il pozzo era profondo 228 metri, nel 1945 i metri erano diventati 198, per cui si hanno 250-500 metri cubi riempiti con materiali che, secondo molte testimonianze erano corpi umani.
Come spesso accade in Italia, esiste anche una versione differente, che racconta di infoibamenti in altre località, ma non a Basovizza. Ho trovato citato un rapporto dell'esercito alleato del 24 Luglio 1945 che afferma che in uno scavo della foiba erano stati trovati solo alcuni resti umani. Sempre secondo queste fonti, nel 1954 vennero effettuati degli scavi nel pozzo (non ho capito organizzati da chi) che, pare, abbiano raggiunto la profondità di 225 metri senza rilevare la presenza di resti umani nella cavità.
Tra il 1954 e il 1957 il pozzo venne adibito a discarica comunale, tanto che nel 1957 era diventato profondo solo 135 metri rispetto ai 198 metri del 1945.

Direi che i dettagli forse non servono, lo scopo del mio pellegrinaggio di allora, e delle mie riflessioni oggi, è ricordare, ancora una volta, di cosa è capace l'uomo quando non considera i propri nemici ed avversari come uomini anch'essi.

Nessun commento:

“Ci ha amati”, l’Enciclica del Papa sul Sacro Cuore di Gesù

Dilexit nos”, quarta Enciclica di Francesco, ripercorre tradizione e attualità del pensiero “sull’amore umano e divino del cuore di Gesù Cri...