venerdì 22 febbraio 2008

Se ne parla all'estero: extraordinary renditions

Suggerisco di leggere l'articolo linkato:
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=69&ID_articolo=1307&ID_sezione=138&sezione=Anteprime%20dagli%20Usa

1 commento:

Anonimo ha detto...

21/2/2008 - Dichiarazione del ministro degli esteri inglese Miliband

Voli Cia, Londra ammette: “Abbiamo aiutato i trasferimenti segreti”

Aerei militari americani impegnati in consegne speciali di detenuti accusati di terrorismo hanno fatto rifornimento due volte nell’isola britannica di Diego Garcia

Dal 2005, con cadenza annuale, la Gran Bretagna ha negato di essere coinvolta nelle “extraordinary renditions”, i trasporti speciali di presunti terroristi condotti dalla Cia con voli segreti. Oggi arriva invece, imbarazzata e imbarazzante, l’ammissione del coinvolgimento: il ministro degli esteri inglese David Miliband si è scusato davanti al parlamento per le informazioni errate diffuse dal suo predecessore Jack Straw e dall’ex primo ministro Tony Blair e ha riconosciuto che nel 2002, per due volte, aerei americani hanno sostato - ufficialmente solo per fare rifornimento - sull’isola britannica di Diego Garcia, nell’Oceano Indiano, sede una base militare Usa, mentre erano impegnati in trasferimenti segreti di prigionieri verso Guantanamo e il Marocco.

Washington, ha ricordato Miliband, aveva dato per certa l’esclusione dei territori britannici dalle rotte di questi voli, ma le dichiarazioni ora vanno corrette: “Contrariamente alle esplicite rassicurazioni sul fatto che l’isola di Diego Garcia non sia mai stata usata per le consegne straordinarie”, ha dovuto concludere il ministro, “recenti indagini delle autorità americane hanno rivelato due occasioni, entrambe nel 2002, in cui questo è effettivamente successo”.

Informazioni arrivate, dunque, con un colpevole ritardo che potrebbe incrinare i rapporti con gli Stati Uniti, ma Milliband ha cercato immediatamente di smorzare i toni ricordando di aver già discusso della questione con il segretario di stato americano Condoleezza Rice: “Siamo entrambi d’accordo sul fatto che gli errori commessi siano inaccettabili”, ha assicurato il ministro, “Rice condivide con me il profondo dispiacere che queste informazioni siano venute alla luce solo ora”.

La ritardata ammissione costituisce un nuovo, duro colpo per il Regno Unito: spesso al centro di aspre critiche per la stretta alleanza con gli Stati Uniti, ora il governo di Londra deve affrontare, oltre al peso di essere un sostenitore della guerra in Iraq, anche l’accusa di complicità negli abusi commessi in nome della guerra al terrorismo.

FOLLIA - La politica climatica della Svizzera viola i diritti umani

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