giovedì 7 febbraio 2008

Veltroni: strategia elettorale

Qualche volta Veltroni parla e ragiona come fosse un alieno.

Veltroni vorrebbe rappresentare la novità, cominciare da zero, e forte dell'ottimo risultato personale alle primarie del 14 Ottobre andò a parlare con Berlusconi di riforma elettorale, senza consultarsi neppure con la persona che aveva nominato come suo vice, che infatti se ne uscì pochi giorni dopo con una tesi opposta.
Poi fece dire ai suoi fedelissimi che Berlusconi è un grande statista. Come se non potesse immaginare come sarebbe andata a finire.

Ora Veltroni, con la scelta di andare da solo alle elezioni, vorrebbe riportare il Berlusconismo al potere in Italia, regalandogli una vittoria sicura.

Secondo me , con l’attuale legge elettorale, andare da soli contro avversari che siano alleati tra loro, significa voler scientemente e premeditatamente perdere le elezioni.
Mi domando in base a quali sensazioni Veltroni immagini che il PD, da solo, possa prendere più voti di FI + AN + Lega + Pensionati + altri, tutti assieme.
Forse potremo fare un testa a testa con la coalizione arcobaleno alla nostra sinistra, ma battere degli avversari alleati combattendo da soli mi sembra irrealistico.
Suggerisco che il Sindaco di Roma ristudi la storia, e ricordi l'episodio degli Orazi e Curiazi.
Quando si è soli si combatte con un solo nemico per volta, non con tutti assieme !

Direi che la strategia fa il paio con la scelta "dall'alto" di inserire candidati "forestieri", in posti sicuri nelle liste per le circoscrizioni dove vincere potrebbe essere più facile (vedi la dichiarazione di Fassino di Lunedì: vogliamo inoltre che con la scelta delle candidature tutte le province italiane siano rappresentate in Parlamento) .
Temo che nelle liste saranno imposti posti sicuri anche per Follini e soci.
I candidati locali dovranno accontentasi degli ultimi posti, quelli dove si è sicuri di non essere eletti.
Niente primarie per la scelta dei candidati, o meglio dell'ordine dei candidati in lista.
E sul programma si cederà ai ricatti di Binetti e soci.

Scusate, ma QUESTE non sono le scelte politiche che mi aspettavo dal PD.Secondo me questo è semplicemente un suicidio politico.

Suggerisco di rileggere l'episodio degli Orazi (Romani) e dei Curiazi (da Alba Longa) nel riassunto che ne dà Wikipedia, al link: http://it.wikipedia.org/wiki/Orazi

1 commento:

Franco Gatti ha detto...

Per vincere occorre recuperare
a) tutti i propri voti
b) i voti dei non votanti e degli indecisi
c) MA ANCHE (veltronianamente...) sfruttare al meglio le regole delle elezioni.

Correre da soli mette secondo me a rischio il punto c

Se ricordo bene, già in passato una volta il centro sinistra aveva preso PIU' voti del centro destra, MA siccome avavamo corso divisi... avevamo perso le elezioni.

Si può decidere di correre da soli per "TESTIMONIANZA" o per "IDEALE".

Ma, con entrambe le motivazioni, POI si dovranno subire le conseguenze delle scelte della nuova maggioranza.

Pensiamo alla parola "CONDONO", e a tutti i modi nei quali è stata declinata dai precedenti governi a guida Berlusconi...

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