venerdì 24 febbraio 2012

Voglio raccontarvi una favola


Molto tempo fa in una regione italiana c'erano due comuni:  il comune A ed il comune B.

In entrambi i comuni c'erano famiglie con bambini piccoli, e c'era quindi bisogno di scuole materne.
In entrambi i comuni c'erano bambini più piccoli che frequentavano asili nido, ragazzi più grandi, persone anziane, malati, handicappati e famiglie in situazioni di disagio.

Entrambi i comuni avevano a disposizione un milione di euro per offrire questi servizi ai propri cittadini.

Il comune A aveva scelto di puntare sulle scuole statali. Gli insegnanti erano pagati dallo Stato e poteva quindi spendere tutte le sue risorse per offrire servizi sociali. Riusciva anche a destinare una certa cifra alle scuole pubbliche per interventi di ampliamento del Piano di offerta formativa.

Il comune B aveva invece una grande scuola materna privata.  Era una scuola molto vecchia, che esisteva da decenni, per la quale il comune molti anni prima aveva firmato una convenzione che la impegnava a pagare tutte le spese.

Nel comune A con un milione di euro l'amministrazione riusciva ad offrire un discreto servizio ai cittadini. Non ottimale, perché si sarebbe potuto fare di meglio, ma tentava di non sprecare nulla in spese inutili.

Nel comune B invece circa metà del bilancio per i servizi sociali serviva a mantenere in vita la scuola materna privata, che era frequentata da meno della metà dei bambini del paese. Tutti gli altri cittadini (bambini, anziani, handicappati, famiglie con disagio) dovevano quindi accontentarsi di ciò che era possibile offrire con la metà rimanente delle risorse.

Poi un giorno un gruppo di saggi scoperse che la gestione delle scuole materne private costava meno di quelle pubbliche, e decise che era giusto farle crescere ulteriormente. Quindi, il comune B, anziché spendere la metà del bilancio per la scuola materna privata, decise di spenderne il 75%.  Tutti gli altri cittadini, compresi i bambini più grandi che erano ormai alle scuole elementari o medie, le famiglie e tutti i bisognosi ridussero le loro richieste, ma ci fu un risparmio!

Poi proseguendo nella azione di risanamento, il gruppo di saggi decise di spendere non solo il 75%, ma tutte le risorse destinate dal comune ai servizi sociali per creare una scuola materna privata ancora più grande.  Era bellissima, e venivano a frequentarla anche bambini di altri comuni, compresi alcuni del comune A! Tutti gli altri servizi dovettero cessare, ma i saggi erano contenti, perché si stava risparmiando.

Ciò che ai saggi era sfuggito era che le scuole materne nel comune A erano a carico dello Stato, mentre la scuola materna privata del comune B era a carico esclusivamente del Comune, e lo Stato non aveva incrementato i propri finanziamenti al comune apprezzando il loro buon governo. Anzi, anno dopo anno stava riducendo i propri trasferimenti!

Ma erano davvero grandi saggi, e capito questo punto essenziale, tornarono sui loro passi, e decisero che non era giusto destinare tutte le risorse ad un solo gruppo, e che c'erano anche altri cittadini che avevano bisogno.

Decisero quindi di ridurre gradualmente i fondi alla scuola materna privata, modificando la convenzione. Decisero inoltre che i bambini provenienti da altri comuni pagassero una retta che copriva l'intero costo del servizio, e non una agevolata. Poi programmarono i finanziamenti in modo da non trovarsi ancora a spendere la maggior parte delle risorse per un solo gruppo.

Ora anche il comune B può offrire ai propri cittadini servizi simili a quelli dei cittadini di A, e sono tutti più contenti

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