giovedì 9 febbraio 2012

Car sharing

Ndr: contrariamente all'autore dell'articolo, io ritengo invece che sia una proposta interessante.  Forse anche per i privati, risolti i problemi legali, assicurativi e finanziari che potrebbero sorgere.
Consiglio di partecipare al dibattito aperto nel blog di Quattroruote

Car sharing fai da te

gennaio 25, 2012
via mazzocchi 2.0 - il blog del Direttore Caludio Cavicchi

Di tanto in tanto si torna a parlare del car sharing, un’idea di per sé molto intelligente che però fatica a sfondare. Come molti sanno, si tratta di un servizio di noleggio già attivo in 13 città italiane che permette a chi non possiede un’auto di utilizzarne una per brevi spostamenti, di norma nell’ambito della stessa città sfruttando sia la possibilità di circolare anche durante i divieti al traffico che di parcheggiarla dentro le linee blu senza pagare alcun che di aggiuntivo. Ci si abbona al servizio una volta all’anno, si riceve una tessera magnetica, del costo di 100-120 Euro, e con quest’a si può prelevare in aree riservate una vettura pagando soltanto costo chilometrico che ruota sui trenta-cinquanta centesimi a chilometro a seconda del tipo di auto prenotata. Il servizio è gestito non solo dalle aziende di trasporto pubblico, come per esempio a Milano dall’Atm e a Roma dall’Atac, ma anche da imprese private.

Insomma, una buona idea per chi dell’auto non ne ha un bisogno quotidiano, (è stato calcolato che può convenire fino a una percorrenza massima di 8 mila km all’anno) con il benemerito fine di svuotare i grandi centri di un parco auto inutile. ma pure un’iniziativa che non sta incontrando i favori della gente anche se negli ultimi tempi pare che qualche cosa si sta muovendo. Copmunque un triste flop se ci si confronta con altri paesi europei dove, invece, le cose paiono funzionare molto meglio. In Germania, in particolare, pare che gli stessi proprietari di vetture poco sfruttate le stiano mettendo a disposizione di chi ne ha bisogno. Pubblicizzano la loro offerta su internet e le… noleggiano a chi vuole servirsene.

Non ho conferme a tutto questo, in compenso ho molte perplessità. M’immagino l’italiano medio, che vive la sua automobile come un bene prezioso, quindi meritevole di cure meticolose e a volte di un affetto morboso, che poi la cede a uno sconosciuto che la usa come si fa con le cose non di proprietà. E che magari la riconsegna in condizioni ben differenti da come l’ha presa. Ovviamente non mi riferisco a anni evidenti di carrozzeria e di tappezzeria (perché saranno sicuramente previste penali), ma anche solo ad odori, figli di roba che si è trasportata a bordo, per non parlare di passeggeri che magari hanno appoggiato i loro piedi sul cruscotto per non arrivare a un uso maldestro del cambio o della frizione.

Non so come la pensiate voi, ma fatico molto ad immaginare una cosa simile in Italia.

http://viamazzocchi.quattroruote.it/senza-categoria/car-sharing-fai-da-te/


1 commento:

Ilaria ha detto...

Il Car sharing è sicuramente un'idea interessante e originale. Effettivamente ha forse più successo all'estero, ma con la crisi e la ritrovata passione per la natura molti utilizzano questo nuovo servizio, soprattutto tramite la prenotazione online dei passaggi su siti come per esempio avacar.it. Io mi ci trovo molto bene e non ho mai riscontrato nessun problema. Non mancherà comunque molto perchè questo nuovo modo di viaggiare sfondi anche in Italia!

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